GIOLITTI, Giovanni
Emilio Gentile
Nacque a Mondovì (Cuneo) il 27 ott. 1842, da Giovenale, cancelliere del tribunale di Mondovì, e da Enrichetta Plochiù.
La famiglia paterna, appartenente alla media [...] sindacale, che portò alla fondazione della Confederazione generale dellavoro (29 sett. 1906). Dalla concreta azione di sue varie gradazioni, più o meno informate ai principi di democrazia, nelle alternazioni della destra e della sinistra, che avevano ...
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Vedi Stati Uniti d'America dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Stati Uniti d’America
Sebbene gli Stati Uniti escano da un ventennio di supremazia solitaria e incontrastata a livello mondiale e [...] sicurezza all’ambiente, passando per la tutela dellavoro e il controllo transfrontaliero.
Il subcontinente latinoamericano e politici di riferimento per la gran parte delle democraziedel mondo, soprattutto durante il periodo della Guerra fredda. ...
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Enzo Pace
La geopolitica contemporanea senza religione non è pienamente comprensibile. Quest’ultima è una ‘password’ che permette di accedere più facilmente alla decodifica del sistema delle relazioni [...] l’atteggiamento nei confronti della competitività e soprattutto dellavoro. Per talune religioni, il lavoro è solo mezzo e fatica; per il nelle sue pieghe sociali come un bene per la democrazia.
Negli ultimi trent’anni le religioni sono entrate in ...
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ALIENAZIONE
Giuseppe Bedeschi e Alessandro Cavalli
Alienazione
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di alienazione in Hegel
Hegel è il primo pensatore moderno che abbia elaborato una vera e propria teoria [...] del cristianesimo, l'uomo sovrano, ma in quanto ente estraneo [als fremden Wesen], distinto dall'uomo effettivo, diventa nella democrazia solo grazie a esso che l'attività, e il prodotto dellavoro di ogni individuo, diventano per lui un'attività e un ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età dei Lumi
Definizione e periodizzazione
Il termine 'illuminismo' (franc. Lumières, ingl. Enlightenment, ted. Aufklärung, sp. Ilustración) coincide all'incirca, nelle periodizzazioni [...] Pasquale Paoli e la Polonia dei patrioti confederati.La democrazia teorizzata da Rousseau è diretta, ma la sovranità, Smith sul costo e sulla retribuzione dellavoro, del capitale, della terra, sulla composizione del prezzo, sul prezzo naturale e su ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’imprenditoria femminile nell’Italia unita
Adriana Castagnoli
L’introduzione della variabile di ‘genere’ nella business history ha contribuito a una nuova narrazione della figura dell’imprenditore. [...] gli americani consideravano l’elemento economico costitutivo della democrazia, ossia il conseguimento di un più vasto a lungo tanto l’emarginazione delle donne nel mercato dellavoro quanto una sorta di conventio ad escludendum dagli incarichi di ...
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Corporazione
Lorenzo Ornaghi
Posizione del problema
Nelle scienze sociali e in quelle storiche il problema delle corporazioni si ripresenta con ciclica regolarità. Ai prolungati periodi in cui la corporazione [...] necessario per passare dalla condizione di apprendista allo status dellavorante, nonché i particolari privilegi concessi a chi è della Società", destinata a rendere possibile quella "democrazia politica" la quale "si risolverà infine nel regime ...
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Operai
Aris Accornero
Alle origini
Gli operai, insieme agli industriali, sono i protagonisti del processo di industrializzazione e costituiscono pertanto uno dei gruppi fondativi della società industriale. [...] .: La democrazia in America, Milano 1982).
Tolliday, S., Zeitlin, J. (a cura di), Between Fordism and flexibility, Oxford 1986.
Touraine, A., L'évolution du travail ouvrier aux usines Renault, Paris 1955 (tr. it.: L'evoluzione dellavoro operaio alla ...
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BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] ancora, nel 1952, scriverà (Verso il corporativismo democratico o verso una democrazia corporativa?, in Il diritto dellavoro, XXVI [1952], 3-4)che, a causa del "fatale processo di burocratizzazione", nel 1934 il corporativismo era già finito: s ...
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Mezzo secolo di delitti
Marzio Barbagli
Nel presente saggio verrà analizzato in quale modo è mutata in Italia, nella seconda metà del Novecento, la frequenza di alcuni reati particolarmente gravi, o [...] a 75 nel 1978 (anno in cui fu assassinato il leader della Democrazia cristiana Aldo Moro) e raggiunse il picco nel 1979, per poi se non altro perché la crescita del numero di donne entrate nel mercato dellavoro ha creato nuove occasioni di illeciti ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma...
democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...