Movimenti di risveglio religioso cattolico nelle realtà regionali
Emanuela Contiero
Enzo Pace
Uno degli effetti inattesi della riforma teologica introdotta dal Concilio Vaticano II (1962-65) è stato [...] buon scolaro, un adulto o un ragazzo, un laureato o un lavoratore dei campi e delle officine. La cultura organizzativa, cui il sono riuscite a salvarsi dalla frana che ha travolto la Democrazia cristiana.
Allo stesso modo, altri gruppi o movimenti ...
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Le religiose italiane
Giancarlo Rocca
Introduzione
La storia delle religiose italiane – considerate qui in tutte le loro varie distinzioni canoniche, cioè come monache, suore, vergini consacrate, eremite, [...] , nelle filande le operaie costituivano l’89% della forza di lavoro, di esse il 31% aveva meno di 14 anni e praticamente partic. p. 486.
52 A. da Trobaso, Donna e democrazia cristiana, Milano 1901.
53 Il proclama era stato pubblicato nel periodico ...
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Autoritarismo
Juan J. Linz
Definizione
Definiamo autoritari diversi sistemi politici non democratici e non totalitari, se sono: "sistemi a pluralismo politico limitato, la cui classe politica non rende [...] si affermano in genere dopo che un periodo di democrazia liberale ha permesso la mobilitazione delle classi non organisation des sociétés supérieures, Paris 1902 (tr. it.: La divisione del lavoro sociale, Milano 1962).
Finer, S. E., The man on the ...
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Giovanni Paolo II, beato
Massimo Bray
Le opere e i giorni di G. P. hanno delineato una figura di pontefice della Chiesa Cattolica Romana del tutto eccezionale. Il suo pontificato, iniziato nell'ottobre [...] s. Luigi Maria Grignion de Montfort e letta dal giovane Karol quando lavorava alla Solvay. È lo stesso G. P. a ricordarlo nel libro si è trovata a convivere con forme di grande democrazia e forme di negazione dei principali diritti del cittadino; ...
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Questo contributo ricostruisce brevemente la vicenda storico-politica delle regioni e delle province a statuto speciale, le loro esperienze e il loro significato autonomistici. Si offre, da un lato, una [...] e organizzazione delle attività produttive, commerciali o del lavoro, ecc.), come è dato osservare nelle società di cambiamento» (P. Giovanetti, Alto Adige: il partito di raccolta e la democrazia bloccata, «Il Mulino», 2000, 2, p. 285). Si tratta dell ...
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Le politiche urbane: uno strano contratto comunitario
Paolo Perulli
L’Italia delle cento città
L’importanza delle città per la storia d’Italia, perfino maggiore di quanto non sia per altri Paesi del [...] nel Mezzogiorno, a un decimo nel Centro-Nord; f) il lavoro irregolare nel Mezzogiorno è pari al 33% del totale rispetto alla media etiche della politica, il foro ripropone l’idea classica della democrazia, il cui valore deve però fare i conti con ...
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Le politiche per il Mezzogiorno
Paola Casavola
Necessità e obiettivi delle politiche per il Mezzogiorno
La necessità di politiche per il Mezzogiorno d’Italia ha una storia lunga, ma certamente il Mezzogiorno [...] PIL pro capite (fig. 4) e peggioramenti nell’impiego di lavoro (fig. 5).
A partire dal dopoguerra il prodotto pro capite del per aspirare a ottenere risultati, coniugare tecnica con democrazia, visione allargata con conoscenza locale, metodo generale ...
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Colonialismo
David K. Fieldhouse
di David K. Fieldhouse
Colonialismo
sommario: 1. Introduzione. 2. La funzione storica del colonialismo nel secolo XX. 3. Sistemi di governo: a) tipi di dipendenza; b) [...] 'erano sanzioni penali per inadempienze in fatto di contratti privati di lavoro.
Il Congo Belga. - Il moderno colonialismo belga ebbe inizio solo colonie ereditò dalle potenze imperiali non fu una democrazia - che generalmente fu un'innovazione dell' ...
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Dalla fine della guerra fredda il Vicino Oriente non è più terreno di rivalità e possibile scontro fra superpotenze. L’epicentro delle crisi si è progressivamente spostato verso l’area del Golfo, dove [...] , non si può che essere allora dalla parte della democrazia rispetto all’autoritarismo, della libertà di opinione e di ma fra chi in un campo e nell’altro lavora per la pace e chi lavora, più o meno consapevolmente, per la continuazione del conflitto ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] C., quella Storia della Repubblica di Firenze che, variamente lavorata per tutta una vita, in ispecie dagli anni'50 la convenienza o necessità, "parendo andare il mondo a una democrazia", di studiare la storia di Firenze, come la più democratica ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma...
democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...