Muro di Berlino
Silvia Moretti
Il simbolo di un mondo spaccato a metà
Alla fine della Seconda guerra mondiale, Berlino divenne il simbolo della divisione del mondo in due blocchi: i regimi comunisti [...] comunista controllato dall’Unione Sovietica; a ovest la Repubblica Federale, un paese Democratico alleato delle potenze occidentali. La città di Berlino si trovava nella Repubblica Democratica ed era anch’essa divisa in due parti, spartita a metà tra ...
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La fase della storia di vari paesi successiva alla caduta dei regimi comunisti che li governavano, nonché il processo di trasformazione conosciuto dai partiti comunisti dopo la fine del blocco sovietico [...] Europa orientale, dopo la caduta a catena dei regimi comunisti nel 1989, i diversi paesi si diedero Costituzioni democratiche e introdussero i principi del libero mercato. Ciò rappresentò la base di un processo di allargamento della NATO (inclusione ...
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anticomunismo
Con a. si intende tanto l’antagonismo ideologico e religioso nei confronti del comunismo, quanto l’attività organizzata di Stati e movimenti politici avversi all’Unione Sovietica. La mobilitazione [...] del mercato). Su un piano più generale è molto importante per la nascita, nel secondo dopoguerra, di un a. democratico, il ruolo svolto da intellettuali ex comunisti che raccontarono l’esperienza comunista per così dire dall’interno. Significativo è ...
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movimento operaio e sindacale
L’espressione indica l’insieme delle forme di organizzazione, rappresentanza e tutela assunte dalla classe operaia a difesa delle proprie condizioni di lavoro e di vita [...] al nazionalsocialismo e di integrazione del lavoro nell’apparato produttivo. Le cose andarono diversamente nei regimi liberali e democratici dove il movimento operaio e sindacale, soprattutto a partire dagli anni Trenta, tese a stabilire con lo Stato ...
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fronti popolari
Raggruppamenti di movimenti e partiti politici di sinistra, perlopiù europei (segnatamente comunisti, socialisti, radicali e repubblicani), costituiti nel 1934-38 in funzione antifascista [...] porte al governo di f. p. guidato dal socialista L. Blum con un largo programma di riforme sociali. In Italia, un Fronte democratico popolare (formato da PCI, PSI e alcune formazioni minori) si costituì per le elezioni del 18 apr. 1948, ma si sciolse ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] con il 29,77 % mentre il PSI raggiungeva l’eccezionale risultato del 19,54%, a fronte del deludente esordio del Partito Democratico di Sinistra (PDS) attestatosi al 12,70%. Si formò una giunta composta da DC, PSI, PSDI, con la conferma del socialista ...
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Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] italiana dopo l’Unità, Roma 1977, pp. 98-100.
41 Seppur con il punto interrogativo, come mostra E. Poulat, Catholicisme, démocratie et socialisme et Mgr Benigni de la naissance du socialisme à la victoire du fascisme, Tournai 1977, in partic. pp. 70 ...
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Totalitarismo. Un problema storiografico
Luciano Cafagna
Il tema, le idee e la prassi relativi al totalitarismo riguardano un preciso periodo storico, quello che va dalla fine della Prima guerra mondiale [...] nazista e ai suoi metodi. La sconfitta tedesca nella quale quella guerra si concluse venne assunta dai vincitori alleati democratici non solo e non tanto come semplice vittoria militare, ma come espressione e simbolo di una liberazione ideologica del ...
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Palestinese, movimento
Guido Valabrega
(App. IV, ii, p. 727; V, iv, p. 30)
La scelta compiuta nel settembre 1993 dall'OLP, firmando a Washington la Dichiarazione dei principi sulle disposizioni transitorie [...] ), ai resti dei movimenti di estrema sinistra (il Fronte popolare di liberazione della Palestina di G. Ḥabbāš e il Fronte democratico di liberazione della Palestina di N. Ḥawātma), ad alcuni intellettuali come E. Said e il poeta M. Darwīš.
Di contro ...
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L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti [...] si propongono il compimento di atti di violenza su persone o cose, con finalità di t. o di versione dell'ordine democratico è punito con la reclusione da 7 a 15 anni. La sola partecipazione alle predette associazioni è punita con la reclusione ...
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democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...
democratismo
(o democraticismo) s. m. [der. di democratico]. – Ostentazione o falsa affermazione di principî democratici e di attaccamento alla democrazia.