Movimento modernistico islamico, sorto in Egitto verso la metà dell’Ottocento, dapprima sotto l’influenza di Muḥammad ‛Abduh e Giamāl ad-Dīn al-Afghānī e successivamente di M. Rashīd Riḍā. Il movimento [...] e sunna del profeta). Nel campo sociale e politico, la S. postulava l’unità della comunità islamica attraverso un sistema democratico (per es., l’uguaglianza delle donne).
Alla S. si rifà il Gruppo Salafita per la Predicazione e il Combattimento ...
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Ricostruzione
Periodo tra la fine della guerra civile statunitense e la reintegrazione degli Stati secessionisti nell’Unione. Dopo l’assassinio del presidente A. Lincoln, i dieci Stati della ex Confederazione [...] di segregazione e di violenza razzista. La R. finì nel 1877 quando, malgrado le denunce di brogli, il Partito democratico accettò la vittoria repubblicana nelle elezioni presidenziali del 1876 in cambio del ritiro delle truppe dagli Stati ancora ...
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Pier Virgilio Dastoli
Juncker ostaggio dei falchi
Le ottave elezioni europee hanno registrato una battuta d’arresto per i movimenti anti UE (a parte Francia e Gran Bretagna). Ma resta la spaccatura tra [...] di abitanti, 28 Stati, 24 lingue e 3 alfabeti. Dopo l’India, si tratta del più grande corpo elettorale democratico del mondo, con il valore aggiunto della sua dimensione sopranazionale dotata di un Parlamento con poteri politici e legislativi che lo ...
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Al pari del fascismo, l'a. è un fenomeno politico, nato dalla storia d'Italia, che ha travalicato per importanza ed estensione i confini nazionali. Più del fascismo, si è dimostrato provvisto di vitalità [...] , la critica dell'a. si arricchì di altri motivi, che investivano la plausibilità del richiamo all'a. come fondamento degli ordinamenti democratici del Paese. Da un lato, ebbe accoglienza più ampia il punto di vista sostenuto già in passato da A. Del ...
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Nel presente articolo indicheremo con 'razzismo' l'insieme delle teorie razziali in quanto distinte sia dalla discriminazione razziale intesa come razzismo messo in pratica, sia dall'antisemitismo, sebbene [...] la realtà stessa dei fenomeni.
Il termine 'razzismo' venne coniato tra le due guerre mondiali nell'Occidente democratico come protesta verso teoria e prassi del nazionalsocialismo tedesco, che nel Terzo Reich si appellava alla propria 'dottrina ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] p. 142.
88 A. Ciampani, Lo statuto del sindacato nuovo, cit., p. 193.
89 G. Marongiu, Questione sindacale e questione democratica, in Id., La democrazia come problema. II. Politica, società e Mezzogiorno, Bologna 1994, p. 347.
90 L’articolo 39 della ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] non più dal punto di vista dei padri fondatori, ma nell’ottica del compimento della loro opera da parte di forze democratiche che ne avevano ripreso e sviluppato il progetto, abbandonato e tradito dal fascismo. I risultati del centro-sinistra si sono ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] in special modo, perché maggiormente visibili, con ambito di azione più esteso e, in quanto operanti in un regime democratico, più esposti al controllo politico e dell'opinione pubblica - sia la Central Intelligence Agency (CIA) che il Federal Bureau ...
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Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
(XXI, p. 36; App. II, ii, p. 192)
La società aperta e i suoi nemici
Il 20° secolo è stato il secolo dei grandi regimi totalitari e delle ideologie che li hanno ispirati. [...] nel fare le leggi tutti gli uomini abbiano una parte uguale. Questo è il punto d'incontro fra l. e movimento democratico. Ma la coincidenza finisce qui, perché diversi sono gli obiettivi di l. e democrazia. Il l., infatti, si preoccupa soprattutto di ...
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cooperazione
Azione svolta in comune per raggiungere un fine collettivo; insieme alle organizzazioni che operano in tal senso, in particolare sul terreno economico. In questo campo, la c., eliminando [...] i principi cui si ispirano tutte le cooperative nel mondo: il principio della mutualità, e quelli del controllo democratico, della libera adesione, della neutralità politica e religiosa. Sullo sviluppo del cooperativismo in Europa influirono anche le ...
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democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...
democratismo
(o democraticismo) s. m. [der. di democratico]. – Ostentazione o falsa affermazione di principî democratici e di attaccamento alla democrazia.