CHIARIZIA, Ottavio Maria
Giuseppe Pignatelli
Nato a Sepino (Campobasso) il 22 ott. 1729, entrò nell'Ordine dei predicatori in giovane età. Portò a termine il noviziato e i primi studi nel convento di [...] fuori" (I, p. 56). Sono esclusi in pochi: Machiavelli, "ingegno sublime e di abilità somma" ma "troppo favorevole al governo democratico" nei Discorsi e "maestro di delitti" nel Principe (I, pp. 72 s.); Gregorio Leti; Jean Bodin; Joseph Duguet; John ...
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GIACOMELLI, Antonietta
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Nacque a Treviso il 15 ag. 1857 da Angelo e da Maria Rosmini, parente del filosofo Antonio Rosmini Serbati.
Proprio dall'ambiente familiare, e in particolare dai genitori che [...] I pionieri della D.C., p. 245); di fatto i libri della G. furono basilari per la cultura religiosa dei primi democratici cristiani in Italia.
L'Adveniat avrebbe dovuto comprendere anche un quarto volume, mai edito per una serie di difficoltà. Infatti ...
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FOSSI, Ferdinando
Carlo Fantappiè
Nacque a Firenze nel "popolo" di S. Apostolo (oggi Ss. Apostoli e Biagio) il 19 ag. 1720 da Paolo e Claudia Vittoria Zaballi. Fece gli studi umanistici presso i gesuiti [...]
L'11 luglio 1799, dopo una perquisizione, venne arrestato per ordine del governo come "uno dei componenti il club giansenistico e democratico che si teneva in casa del vescovo Ricci", dovette subire il carcere per alcuni giorni e giustificare la sua ...
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In generale, il fatto di prendere parte a una forma qualsiasi di attività, sia semplicemente con la propria presenza, con la propria adesione, con un interessamento diretto, sia recando un effettivo contributo [...] , mentre si discute sulla necessità e opportunità di una privatizzazione della RAI.
Istruzione
Il più generale principio democratico della p. diretta, per quanto possibile, dei cittadini alla vita e al funzionamento delle istituzioni politiche e ...
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STATO E CHIESA
Venerando Marano
(v. chiesa: Chiesa e Stato, X, p. 46; App. II, I, p. 571; IV, I, p. 418)
Le relazioni fra Chiesa cattolica e Stato in Italia. - Da poco più di un decennio la disciplina [...] 1974; F. Finocchiaro, Artt. 7 e 8, in Commentario alla Costituzione, a cura di G. Branca, ivi 1975; AA.VV., Stato democratico e regime pattizio, Milano 1977; Le intese tra stato e confessioni religiose, a cura di C. Mirabelli, ivi 1978; P. Gismondi ...
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Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] le tutele richieste dalla Chiesa. In ultima istanza vi era il problema di inserire in un documento nato nel nuovo contesto democratico un atto diplomatico che per lo “spirito” e per il momento storico in cui venne stipulato era del tutto estraneo al ...
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CAPECELATRO, Giuseppe
Pietro Stella
Nacque a Napoli il 23 sett. 1744 da Tommaso dei duchi di Morrone e da Maddalena Perrelli dei duchi di Montestarace. Fece i suoi primi studi nel collegio di famiglia [...] stato da Carlo III di Borbone e in forza di tale titolo era passato ai suoi successori. I Francesi e i democratici non erano stati usurpatori, ma nuovi conquistatori. Lo stesso Ferdinando IV in un suo proclama del 1799 aveva parlato di "riconquista ...
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BARBO, Ludovico
Alessandro Pratesi
Figlio di Marco e di una Capello, nacque a Venezia intorno al 1382. Entrato nella vita ecclesiastica come semplice chierico, ottenne in commenda ancor giovinetto, [...] stabilite nelle prime assemblee del capitolo, incontrò peraltro notevoli difficoltà: soprattutto osteggiato fu il principio democratico che prevalse nella composizione del capitolo generale, dove accanto agli abati dovevano sedere alcuni "conventuali ...
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JACOBINI, Domenico Maria
Mario Casella
Nacque a Roma il 3 sett. 1837 da Giovanni e da Teresa Paini. Per le condizioni di estrema povertà della sua famiglia, trascorse alcuni anni della fanciullezza [...] J. suggerì che al porporato piemontese, "stretto fra due fuochi ("il Sabaudismo, cioè i vecchi conservatori, ed i democratici cristiani"), si riepilogasse il concetto di democrazia cristiana e si consigliasse di riprovare gli eccessi di entrambe le ...
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CORDOVANI, Felice (in religione Mariano)
Giuseppe Ignesti
Nacque il 25 febbr. 1883 a Serravalle di Bibbiena nel Casentino, fra Camaldoli e La Verna, da Celestino e Petra Bartolini.
Primogenito di numerosa [...] che, all'interno della Curia romana, egli diede all'azione di mons. Montini, volta a favorire quei gruppi di cattolici democratici che fin dagli ultimi anni del conflitto mondiale cominciavano a porre le basi per una futura azione politica e sociale ...
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democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...
democratismo
(o democraticismo) s. m. [der. di democratico]. – Ostentazione o falsa affermazione di principî democratici e di attaccamento alla democrazia.