La società araba contemporanea, sia essa musulmana o non, è attraversata da tensioni politiche che influiscono inevitabilmente sulla sua produzione letteraria e poetica. Gli attentati terroristici dell'11 [...] e intellettuali arabi si ritrovano coinvolti in una sorta di netta e inconciliabile contrapposizione: far parte del campo laico, democratico, oppure del campo religioso o, meglio, 'islamista'. La realtà però è ben lontana da questo genere di ...
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Letterato (Padova 1730 - Selvazzano, Padova, 1808). Spirito irrequieto, iniziò ma non proseguì la carriera ecclesiastica, pago del solo titolo di abate. Professore nel seminario di Padova, ove era stato [...] formazione filosofica. Intimamente affine allo spirito degli enciclopedisti, all'arrivo dei Francesi scrisse opuscoli di temperato sentimento democratico. Ammiratore di Napoleone, che lo protesse, scrisse a esaltazione di lui (1807) il poema in versi ...
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Poeta elegiaco greco (sec. 6º-5º a. C.). Della sua produzione rimane la silloge nota come Corpus Theognideum, in origine quasi un manuale di etica aristocratica, conservatasi per l'interesse pedagogico [...] con le testimonianze del testo che ci portano alle guerre persiane. Di origine nobile, T. fu ostile al regime democratico istituito nella sua città (ch'egli dovette abbandonare per ritornarvi dopo un lungo esilio, ma senza riavere i beni perduti ...
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Fortis, Leone
Giornalista, scrittore e patriota (Trieste 1824 - Roma 1896). A Padova in gioventù entrò in contatto con l’ambiente letterario cittadino e nel 1847 scrisse una novella in versi, Luigia, [...] le sue prime esperienze da giornalista dirigendo per breve tempo «Il Vero operaio». Spostatosi a Firenze collaborò al quotidiano democratico «L’Alba», ma caduto il governo si recò a Roma dove partecipò alla difesa della città. Dopo la restaurazione ...
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WHITMAN, Walt
Mario Praz
Poeta nato a West Hills, Long Island (o Paumanok, secondo il nome da lui preferito), nello stato di New York, il 31 maggio 1819, e morto a Camden il 26 marzo 1892. La fattoria [...] of Grass. Ma né le concezioni puritane, né le campagne politiche cui prese parte in questi anni, militando nel partito democratico, avevano a che vedere con la più profonda personalità del W., che si veniva intanto rafforzando al contatto del popolo ...
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Scrittore e uomo politico romeno, nato a IaŞi l'8 novembre 1857, morto a Sibiu il 3 novembre 1947. Studiò a IaŞi, Dresda, Parigi, Bruxelles.
Nel 1887 pubblicò un volume di Versuri che lo rivelò un fine [...] opera antisemitica. Arguto oratore, fondò nel 1910 con N. Jorga il partito nazionalista democratico e nel 1919 fondò con lo stesso Jorga il Partito nazionalista democratico cristiano, nel 1922 l'Unione nazionale cristiana che nel 1923 divenne la Lega ...
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Filologo e prosatore greco (Smirne 1748 - Parigi 1833). Laureatosi in medicina a Montpellier, nel 1788 si trasferì a Parigi dove acquistò crescente rinomanza come editore di testi classici e medievali. [...] grammaticali e filologici, fissò le tipologie di una lingua greca moderna che, contemperando forme pure e volgari, divenisse strumento democratico di espressione. Tradusse il trattato di C. Beccaria Dei delitti e delle pene (1802). Il suo epistolario ...
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Scrittrice francese (Francoforte sul Meno 1805 - Parigi 1876), conosciuta sotto lo pseudonimo di Daniel Stern. Già molto nota e ammirata nell'alta società francese, divenne celebre quando nel 1835 abbandonò [...] nei suoi romanzi (Hervé, 1841, Nélida, 1846, ecc.) e nei suoi saggi sulla cultura tedesca, il suo liberalismo umanitario e democratico si espresse nelle Lettres républicaines (1848), nell'Histoire de la révolution du 1848 (1851-53): fu amica di Moses ...
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POUND, Ezra (App. I, p. 949)
Nemi D'AGOSTINO
Poeta e critico americano. La sua natura di puritano e di eclettico e geniale assimilatore di idee, lo aveva spinto già dopo il 1915 alla formulazione di [...] assai mal conosciuto, e che egli connetteva, in una visione del tutto soggettiva e antistorica, all'etica confuciana e al pensiero democratico di Jefferson. Dopo un soggiorno di quattro anni a Parigi, P. venne a stabilirsi a Rapallo (1924-1945), dove ...
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- Intellettuale e scrittore arabo (Aleppo 1849 - Cairo 1902 ). Fondò la prima rivista di orientamento riformista del mondo arabo (al-Furat, 1878) che subì la censura del governatore ottomano in Siria. [...] del dispotismo") insistette sul ruolo preminente degli Arabi in seno al mondo islamico, confidando nella creazione di uno stato democratico arabo che facesse da guida a tutti i popoli musulmani. Di ritorno da un viaggio a Karachi morì avvelenato ...
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democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...
democratismo
(o democraticismo) s. m. [der. di democratico]. – Ostentazione o falsa affermazione di principî democratici e di attaccamento alla democrazia.