GARAUDY, Roger
Giuseppe Bedeschi
Filosofo e uomo politico, nato a Marsiglia il 17 luglio 1913; è stato per molti anni uno dei più autorevoli dirigenti del Partito comunista francese, del cui ufficio [...] delle sue riflessioni ideologico-politiche, ispirate a una ferma critica dello stalinismo e all'elaborazione di una strategia democratica per il socialismo, in due libri; Le grand tournant du socialisme (1969) e Toute la vérité (1970).
Secondo ...
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Europeismo
Sergio Pistone
L'idea dell'unità europea fino allo scoppio della prima guerra mondiale
L'europeismo, inteso come movimento per l'unificazione europea, è nato nell'epoca delle guerre mondiali [...] volta nella storia il progetto di una federazione dei popoli, stabilendo un preciso legame fra la realizzazione del regime democratico all'interno degli Stati (a cui lo scoppio della Rivoluzione francese aveva dato un decisivo impulso storico) e la ...
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Germania, storia della
Francesco Tuccari
Grande cultura e potenti eserciti
La Germania ha fatto parte per circa novecento anni ‒ dal 10° al 19° secolo ‒ del Sacro Romano Impero, in un quadro di profonda [...] Germania ha nuovamente perduto la propria unità con la nascita nel 1949 della Repubblica Federale e della Repubblica Democratica. Le due Germanie, tuttavia, si sono riunificate nel 1990
Dalle origini alla dissoluzione dell'Impero carolingio
Abitato ...
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ASSERETO, Luigi Domenico
Nilo Calvini
Nacque il 9 apr. 1753 (secondo alcune fonti nel 1759) a Genova, da nobile famiglia originaria di Rapallo. Suo padre, Tomaso, si rese tristemente noto nelle giornate [...] non abbia avuto migliore fortuna, essendo stato coinvolto in un processo per furto. Entusiasmatosi, dopo la trasformazione democratica della Repubblica di Genova nel 1797, alle idee di libertà e di uguaglianza proclamate dai rivoluzionari francesi ...
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(ted. Berlin) Città della Germania (3.552.123 ab. nel 2018), capitale federale e del Land omonimo; posta lungo le rive della Sprea, alla confluenza nel fiume Havel (affluente dell’Elba), in una pianura [...] della città in due settori, orientale e occidentale. Dall’ottobre 1949 il settore orientale diventò capitale della Repubblica Democratica Tedesca. Con il memorandum consegnato da Chruščëv a Vienna al presidente Kennedy nel 1961, l’URSS invitò le ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e uomo politico russo Lejba Bronštein (Janovka, Cherson, 1879 - Coyoacán, Città di Messico, 1940). Durante la rivoluzione del 1905 presiedette il soviet di San Pietroburgo [...] della rivoluzione permanente, secondo la quale al proletariato spettava il compito di realizzare la rivoluzione borghese e democratica nei paesi economicamente arretrati, come la Russia, la cui borghesia era giudicata troppo debole. La politica ...
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Mongolia
Guido Barbina
Martina Teodoli
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(XXIII, p. 667; App. I, p. 872; II, ii, p. 344; III, ii, p. 152; IV, ii, p. 500; V, iii, p. 538)
Popolazione e condizioni economiche
di Guido Barbina
La capitale, [...] seggi a fronte dei 26 ottenuti dal Partito rivoluzionario con il 40,5% dei voti.
Il nuovo governo dell'Alleanza democratica, guidato da M. Enhsayhan, avviò un ampio e radicale programma di riforma dell'economia, comprendente drastici tagli alla spesa ...
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Muro di Berlino
Silvia Moretti
Il simbolo di un mondo spaccato a metà
Alla fine della Seconda guerra mondiale, Berlino divenne il simbolo della divisione del mondo in due blocchi: i regimi comunisti [...] comunista controllato dall’Unione Sovietica; a ovest la Repubblica Federale, un paese Democratico alleato delle potenze occidentali. La città di Berlino si trovava nella Repubblica Democratica ed era anch’essa divisa in due parti, spartita a metà tra ...
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Nome dell’assemblea popolare nelle libere città dell’antica Grecia. Vi partecipavano con diritto di parola e di voto tutti i cittadini nel pieno possesso dei loro diritti: la partecipazione dei non abbienti [...] possono ritenersi modellate le e. di tutte le città greche a regime democratico: le assemblee popolari di Sparta (apella) e di Creta (agorà) differivano invece dall’e. democratica in quanto i cittadini non vi discutevano le proposte di legge ma si ...
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Storico, etnografo e patriota ucraino (Jurasovka, Voronež, 1817 - Pietroburgo 1885), prof. nell'univ. di Kiev; nel 1847 fu arrestato come membro della Società segreta dei ss. Cirillo e Metodio ed esiliato [...] tracce nel popolo ucraino. Piuttosto propenso al romanticismo slavofilo, vagheggiò la creazione di una federazione di repubbliche slave, retta da una costituzione democratica. Le sue opere (Sobranie sočinenij, 1903-1906) sono raccolte in 21 volumi. ...
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democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...
democratismo
(o democraticismo) s. m. [der. di democratico]. – Ostentazione o falsa affermazione di principî democratici e di attaccamento alla democrazia.