Movimento di pensiero e di azione politica che riconosce all’individuo un valore autonomo e tende a limitare l’azione statale in base a una costante distinzione di pubblico e di privato.
Le origini
Le [...] il governo migliore è quello che governa di meno», ma con l’ascesa della società industriale la tradizione liberal-democratica americana auspicò l’intervento dei poteri pubblici nei contrasti sociali. Intorno al 1920, il nuovo liberalism si configurò ...
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Entrato nel vocabolario politico nel corso del 19° sec., il termine è stato usato per designare i numerosi movimenti ideali e politici che si proponevano di unire forze individuali o collettive al di là [...] nazionali. L'i. è stato uno dei tratti salienti del movimento socialista, anche se esso non era del tutto assente dalla tradizione liberale e da quella democratica. Agli antipodi dell'i. furono invece, per ovvie ragioni, i movimenti nazionalisti. ...
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Al pari del fascismo, l'a. è un fenomeno politico, nato dalla storia d'Italia, che ha travalicato per importanza ed estensione i confini nazionali. Più del fascismo, si è dimostrato provvisto di vitalità [...] , la critica dell'a. si arricchì di altri motivi, che investivano la plausibilità del richiamo all'a. come fondamento degli ordinamenti democratici del Paese. Da un lato, ebbe accoglienza più ampia il punto di vista sostenuto già in passato da A. Del ...
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López Obrador, Andrés Manuel. - Uomo politico messicano (n. Macuspata, Tabasco, 1953). Laureato in Scienze politiche e amministrazione pubblica presso la Universidad Nacional Autónoma de México, nel 1976 [...] 1988, anno in cui - in ragione di conflitti con alcuni settori del partito - ha aderito al Partido de la revolución democrática, che ha guidato dal 1996 al 1999. Eletto sindaco di Città di Messico (2000-2005), carica che gli ha conferito larghissimi ...
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Uomo politico malgascio (Ambilobe 1927 - Saint-Pierre 2017). Compiuti gli studi di Medicina presso l' Università di Montpellier, al rientro in patria ha ricoperto la carica di ministro della Sanità e [...] nel 1987 del partito di opposizione al regime di D. Ratsiraka Union nationale pour la démocratie et le développement, dal 1991 ha presieduto la coalizione democratica Forces vives Rasalama, e nel 1993 è stato eletto presidente del Paese subentrando a ...
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Jahjaga, Atifete. – Donna politica kosovara (n. Djakova 1975). Dopo la laurea in Giurisprudenza a Pristina, si è specializzata in ambito di sicurezza studiando a Manchester, in Germania e negli Stati Uniti. Ha [...] e vice-capo del corpo. Candidatasi alle presidenziali del 2011 e sostenuta sia dal Partito Democratico per il Kosovo (PDK) che dalla Lega Democratica del Kosovo (LDK), è stata eletta presidente, prima donna a ricoprire tale incarico, permanendo in ...
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Uomo politico portoghese (Porto 1934 - Lisbona, in un incidente aereo, 1980). Deputato indipendente (1969-73), dopo la rivoluzione del 25 aprile 1974 fondò il Partito popolare democratico (PPD), successivamente [...] ), di fronte alla radicalizzazione del processo rivoluzionario, passò all'opposizione (1975-78). Promotore (1979) dell'Alleanza democratica (AD), dopo la vittoria elettorale di questa formazione nel dic. 1979 divenne primo ministro. Il suo governo ...
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Élites, teoria delle
Giorgio Sola
Introduzione
La teoria delle élites si propone di spiegare scientificamente una delle tendenze indiscutibili della storia umana: il fatto che, in ogni società e in [...] la tendenza aristocratica, i membri della classe politica sono selezionati per nascita o cooptazione; se si afferma la tendenza democratica, si fa ricorso alle elezioni per realizzare un rinnovamento più o meno rapido e un ricambio più o meno ampio ...
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Uomo politico greco (n. Volos 1948). Laureatosi in Legge e Scienze politiche all’Università di Atene, ha svolto per qualche tempo la professione di avvocato. Dopo undici anni nel comitato centrale del [...] di spicco di Synaspismós (dal 1992), nel 2010 ha lasciato il partito di A. Tsipras e ha dato vita alla Sinistra Democratica. Con la sua nuova formazione politica ha conquistato una parte rilevante dell’elettorato di sinistra, raggiungendo il 6% delle ...
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Uomo politico polacco (n. Białogard 1954). È stato presidente della Repubblica di Polonia dopo Lech Wałęsa per due mandati presidenziali dal 1995 al 2005. Ha iniziato la sua carriera governativa come ministro [...] mediatore nel momento di passaggio al postcomunismo; membro del partito socialdemocratico che diresse fino alle presidenziali del 1995, tra gli animatori della sinistra democratica e ha fortemente sostenuto l'ingresso della Polonia nella NATO (1999). ...
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democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...
democratismo
(o democraticismo) s. m. [der. di democratico]. – Ostentazione o falsa affermazione di principî democratici e di attaccamento alla democrazia.