Diritto
In un rapporto giuridico, chi è estraneo o privo di interessi in comune con una delle due o più parti in causa.
Terzietà del giudice
Elementi essenziali del «giusto processo», costituzionalmente [...] il 1948 e il 1953), espressione usata con varie sfumature per designare quella forza che, secondo una parte dell’opinione democratica e laica, avrebbe dovuto costituirsi (superando le tradizionali barriere ideali e organizzative tra le forze liberali ...
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(XII, p. 983; App. I, i, p. 517; II, i, p. 788; IV, i, p. 594; V, i, p. 834)
I temi generali della scienza giuridica sono ampiamente trattati nel vol. XII dell'Enciclopedia Italiana, nel quale sotto la [...] un criterio ausiliario - che discende la possibilità di individuare con chiarezza quella che è l'essenza del potere statale, democratico o autocratico. In tal modo si ammette l'importanza che ha la forma di governo per qualificare la forma di ...
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Comunità Europea
Joseph H.H. Weiler
Introduzione
Il termine 'Comunità Europea' (CE) viene oggi correntemente usato sia in senso generale che come termine collettivo per indicare la Comunità Europea [...] che da parte della Danimarca - salvo che per le questioni principali. In effetti - e questo è l'altro aspetto del deficit democratico che rimane a tutt'oggi senza risposta - i ministri nazionali possono usare il foro legislativo del Consiglio per far ...
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Giovanni Bianco
Abstract
Il contributo muove da brevi cenni sulla storia dei diritti politici, soffermandosi poi sul riconoscimento di essi nell’ordinamento costituzionale italiano, con particolare [...] . Rèflexions sur l’avenir de l’Europe, in Lenoble, J.-Dewandre, H., (eds), L’’Europe au soir du siècle. Identité et démocratie, Paris, 1992, p. 38).
Si pensi, in primo luogo, all’art. 21 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo adottata ...
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Il concorso esterno nei reati associativi
Guglielmo Leo
Alcune vicende processuali, recenti ed eclatanti, hanno dimostrato come, nonostante l’attuale unanimismo della giurisprudenza circa l’ammissibilità [...] ed economica del Paese, che riserva di legge e tassatività in materia penale sono connotati pertinenti alla stessa forma democratica dello Stato. Una disciplina elaborata dopo il fatto – qual è tipicamente quella definita dal giudice nei casi di ...
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Ennio Triggiani
Abstract
La voce esaminata ripercorre la complessa evoluzione della politica sociale nel processo d’integrazione europea fino alle modifiche introdotte dal Trattato di Lisbona. Viene [...] un’identità svincolata dalla semplice, per quanto fondamentale, integrazione economica per evolversi nella direzione di una società democratica di tipo nuovo. Ne sono testimonianza i primi interventi normativi proprio in tema di parità fra uomo ...
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Marco Pacini
Abstract
Per quanto la CEDU non contenga una specifica disciplina dell’attività amministrativa, la C. eur. dir. uomo ha sviluppato in via giurisprudenziale un complesso di regole e principi [...] essere limitati solo «nei casi previsti dal diritto» e nella misura in cui ciò risulti «necessario in una società democratica». Il principio della «regola del diritto» comporta, dunque, l’obbligo di rispettare l’ordinamento nel suo complesso, di ...
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Armando Dello Iacovo
Abstract
Prima cancellata, poi relegata in un decreto luogotenenziale, infine reintrodotta nel codice penale: la parabola della “reazione legittima ad atti arbitrari del pubblico [...] di Liberazione, fu introdotta unitamente ad altre «ritenute coessenziali al passaggio dal regime autoritario al nuovo ordinamento democratico e alla nuova impostazione dei rapporti tra autorità e cittadino».
Si consideri, poi, il richiamo della Corte ...
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CARCASSI, Giuseppe
Nilo Calvini
Nacque a Genova il 24 giugno 1823 dall'avvocato Pietro e da Elisabetta Simeon. Compì regolari studi umanistici laureandosi in legge nel 1846 nell'università di Genova. [...] la sua chiara ispirazione patriottica sostenendo la necessità di unificare i programmi e l'attività di tutte le forze, sia democratiche sia cavouriane, concordi nella necessità di una guerra contro l'Austria. E questa idea fu sostenuta con tanta ...
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GAMBARUTI, Tiberio
Dario Busolini
, Tiberio. - Nacque ad Alessandria nel 1571, figlio di Adriano, appartenente a una cospicua famiglia della nobiltà cittadina. Del nome della madre, invece, non è rimasta [...] , p. 345; F. Cavalli, La scienza politica in Italia, II, Venezia 1873, pp. 344-346; R. De Mattei, L'idea democratica e contrattualista negli scrittori politici italiani del Seicento, in Rivista storica italiana, LX (1948), p. 50; T. Bozza, Scrittori ...
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democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...
democratismo
(o democraticismo) s. m. [der. di democratico]. – Ostentazione o falsa affermazione di principî democratici e di attaccamento alla democrazia.