Illustratore (Parigi 1804 - Genova 1860). Iniziato da N.-T. Charlet alla tecnica allora nuova della litografia (1824-29), fu poi allievo di J. Gros; fallito il concorso per il Prix de Rome (1831), si dedicò [...] de la Révolution (1834); Voyage en Crimée (100 tavv., eseguite dopo il viaggio intrapreso nel 1837 al seguito di A. Demidov); Histoire de Napoléon di Norvins (1839; 351 vignette); Expédition et Siège de Rome (36 tavv., pubblicate dal 1850 al 1859 ...
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FRECCIA, Pietro
Lia Bernini
Nacque a Castelnuovo Magra, alle pendici delle Alpi Apuane, il 24 luglio 1814 da Giuseppe e Francesca Nicolai, primogenito di sette figli (Alizeri, 1866, p. 305 n. 1). Trasferitasi [...] p. 156 n. 231). Nel 1854 è ricordato un Ritratto virile in marmo esposto in settembre alla Promotrice. Ancora il Demidov nello stesso anno gli commissionò le piccole statue delle Quattro stagioni in sembianza di fanciulli, delle quali il F. riuscì a ...
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GIROMETTI, Giuseppe
Lucia Pirzio Biroli Stefanelli
Nacque a Roma il 7 ott. 1780 da Clementina Patrizi romana e da Lorenzo, credenziere dei principi Altieri, di origine pesarese. Apprese le prime nozioni [...] di un anno. Sempre in scultura eseguì alcuni busti-ritratto per privati, tra questi nel 1829 quelli del conte Paolo Demidov (Firenze, Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti) e della moglie Aurora Stjiernwall Walleen (oggi disperso).
Si dedicò poi ...
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Gruppo di pittori toscani della seconda metà del 19° secolo. Il termine fu usato ironicamente per la prima volta in occasione della Promotrice fiorentina del 1861, dove si esponevano ‘macchie’ (paesaggi [...] la conoscenza diretta delle opere di E. Delacroix, A.-G. Decamps e dei pittori di Barbizon (possedute dal conte Demidov a Firenze), il gruppo abbandonò la polemica ‘scapigliata’ dei primi anni, orientandosi verso la ricerca di nuovi valori pittorici ...
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GAJANI, Egisto
Emanuela Bianchi
Nacque a Firenze il 16 ag. 1832 da Pompilio e Caterina Corsini, sarti, appartenenti al "popolo" di S. Lucia sul Prato. Iniziò la sua fortunata carriera di intagliatore [...] russi, francesi, inglesi. Tra le richieste più significative vanno ricordati, nella villa di San Donato a Firenze del principe A. Demidov, i pregevoli intagli con soggetti di caccia e pesca per le porte e gli infissi della sala da pranzo - suo anche ...
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DANINI, Silvio Valentino (Valentin Amvrosievič)
Carla Muschio
Non sappiamo di dove fosse originario il padre di questo architetto operoso in Russia.
Nato nel 1867 da Ambrogio e da madre russa a Char´kov [...] della guardia imperiale (progettata inizialmente dall'architetto V. Kuricin). Negli anni seguenti costruì l'edificio dell'ospizio Demidov-Šeekov (1902), la scuola per infermiere (1903) e l'ospizio per i mutilati di guerra (1905), intitolati ...
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BOLDINI, Giovanni
Luciano Caramel
Nacque a Ferrara il 31 dic. 1842, ottavo dei tredici figli del pittore Antonio e di Benvenuta Caleffi. Incominciò a disegnare molto presto, e a sedici anni era qualcosa [...] interessarono ai problemi dell'arte europea, di cui poté anche studiare direttamente più di un esempio significativo nella ricca collezione Demidov. Ma la vita a Firenze non fu per il B. troppo facile. Per vedere ammessi a una pubblica esposizione i ...
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GILARDI, Domenico (in russo, Dementij Ivanovič Žiljardi)
Maria Lucia Tonini Steidi
Figlio di Giovan Battista e di Maddalena Carreraghi, nacque a Montagnola, nel Canton Ticino, il 4 giugno 1785.
Il padre, [...] numerosi incarichi privati. Tra il 1798 e il 1800, per esempio, seguì i lavori nelle dimore moscovite di N.N. Demidov a Slobodskoe, Mjasnickoe, nel Moskvoreče e a Petrovskoe, dove visse in questo periodo. Lavorò inoltre per i Golicyn nella tenuta ...
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FINELLI, Carlo
Stefania Frezzotti
Figlio di Vitale e di Maria Antonia Silici, nacque a Carrara il 25 apr. 1785 (cfr. Sica, 1989, p. 37).
II F. fu avviato alla scultura dal padre, discendente di una [...] nel castello di Chatsworth; per H. Galton di Hadzor presso Droitwich); Le ore danzanti per il conte russo N. Demidov, gruppo ispirato alle Tre Grazie canoviane ma con maggiore dinamicità (1824, marmo all'Ermitage di San Pietroburgo, gesso presso ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] non può essere definita antropomorfa, mentre la statua dell'Appennino, scolpita dal Giambologna per la Villa Medicea (poi Demidov) di Pratolino, costituisce un chiaro esempio d'immagine antropomorfa che incarna con le sue fattezze tutta la maestosità ...
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