In psichiatria, grave processo di deterioramento delle facoltà intellettive; di solito coinvolge le capacità mnesiche, le facoltà propriamente creatrici dell’intelligenza e i processi di sintesi del pensiero. Per essere imperniata sui concetti di depauperamento e di deterioramento, la d. differisce sostanzialmente dalle altre condizioni di debilità mentale (quale, per es., l’oligofrenia), che sono ...
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Periodo di involuzione fisiologica, in cui si possono evidenziare modificazioni psicologiche cognitive, del carattere e dell’affettività. Demenze presenili Malattie degenerative caratterizzate da una compromissione [...] dei poteri intellettivi ...
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Ripetizione, a tipo automatico, di parole o di una frase udite al momento. Si osserva, come stadio normale, nello sviluppo del linguaggio infantile. Come disturbo di natura neuropsichiatrica può essere [...] osservata nelle afasie, nelle demenze presenili e senili, nella catatonia e nell’isteria; nel caso più frequente, il malato, invece di rispondere a una qualsiasi domanda, ripete le stesse parole dell’interrogante. ...
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Neuropsichiatra italiano (Lentini 1893 - Roma 1966). Direttore dell'ospedale psichiatrico provinciale di Roma dal 1939 al 1954. Il B. ha legato il suo nome a ricerche di importanza fondamentale nel campo [...] (encefalite produttiva di B., encefalite protozoaria del coniglio), dell'istopatologia (paralisi progressiva), dell'anatomia clinica (demenze presenili) del sistema nervoso, e agli studî per una radicale riforma della legislazione riguardante la cura ...
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Che segue o è provocato da un trauma; per lo più riferito a processi morbosi (shock, infezioni, ematomi, nevrosi ecc.). Il nesso fra trauma e singoli processi morbosi può essere più o meno evidente: una [...] e diretta del trauma, oppure un’associazione indiretta in cui il trauma rappresenta un precedente anamnestico.
In psichiatria, accanto alle nevrosi, alle psicosi, alle epilessie e alle demenze p., sono importanti le alterazioni p. della personalità. ...
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Psicofarmacologia
Giancarlo Pepeu
Sommario: 1. Introduzione: a) sviluppo della psicofarmacologia dal 1980 a oggi; b) definizione e articolazione della psicofarmacologia. 2. Classificazione degli psicofarmaci. [...] il 9,5% della popolazione italiana nel 1961 e saranno il 20% nel 2000: uno su venti di questi individui soffre di demenza e questo numero sale al 20% negli ultraottantenni. L'elevato costo sociale ed economico di questa malattia spinge a un'attiva ...
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PSICHIATRIA (XXVIII, p. 446)
Lucio BINI
La psichiatria non ha subìto, durante e dopo la seconda Guerra mondiale, sostanziali modifiche di indirizzi e di nosologia. Solo le nuove terapie: la leucotomia [...] al 1947); consultare inoltre i seguenti moderni trattati e monografie: L. Bellak, Dementia praecox, New York 1938; L. Bini, Le demenze presenili, Roma 1948; L. Bini e T. Bazzi, La schizofrenia, I e II, ivi 1949; id., Psiconevrosi, reazioni psicogene ...
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Riduzione di volume di tessuti e organi dovuta alla diminuzione di volume delle singole cellule e della sostanza intercellulare; è per lo più accompagnata anche da diminuzione numerica degli elementi cellulari. [...] o a una loro incapacità di utilizzarlo completamente in via sintetica.
L’a. cerebrale è una delle cause della demenza senile e presenile (malattia di Pick, malattia di Alzheimer-Perusini, encefalopatia spongiforme subacuta, corea di Huntington). La ...
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Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso si è riacceso l'interesse per gli aspetti clinici non cognitivi della demenza, per cui sono stati messi a punto strumenti che sono idonei per la valutazione dei sintomi comportamentali, fino ad arrivare ...
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demenza
demènza s. f. [dal lat. dementia, der. di demens -entis «demente»]. – Nel linguaggio medico, deterioramento grave e irreparabile delle facoltà intellettive. Più in partic., in psichiatria, il decadimento grave e irreversibile dell’attività...
multinfartuale
agg. Provocato da ripetuti episodi di ischemia. ◆ In alcuni casi, si può arrivare a una forma di demenza, detta, appunto, «multinfartuale» commenta Carlo Vergani, professore di gerontologia e geriatria all’Università di Milano....