Commediografo greco (445 a. C. circa - 385 a. C. circa), il massimo rappresentante della commedia attica "antica", il solo di cui siano sopravvissute commedie intere. La satira di A. ebbe spesso contenuto [...] continuamente e amaramente riconduce: ché la fondazione della nuova città tra gli uccelli ha bisogno anch'essa d'una preparazione demagogica e di un'impresa guerresca (la guerra che gli uccelli dichiarano ai numi), e nella città appena costituita si ...
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GRÜNDGENS, Gustav
Attore e regista drammatico, nato a Düsseldorf il 22 dicembre 1899; ha esordito recitando allo Stadtth. di Halberstadt nel 1920, passando poi a Kiel e ad Amburgo (1922), dove esordiva [...] Staatsth. di Berlino, interpretato come agente e produttore di Faust, un inviato dell'Inferno, agitato e violento demagogo, organizzatore prepotente; nel 1941-42, l'interpretazione avviene in chiave di estrema tragicità, e Mefistofele diviene preda ...
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Uomo politico e scrittore, nato il 6 dicembre 1802 a Castelnuovo Calcea presso Asti, morto a Locarno il 28 maggio 1866. Frequentò a Torino i corsi di giurisprudenza, ma che egli fosse fra gli studenti [...] al parlamento subalpino, vi sostenne i principî democratici: fu anzi nel '48-'49 il più irruente demagogo repubblicaneggiante: guerrafondaio dopo l'armistizio di Salasco, presidente di circoli popolari, paladino della costituente; difese dopo ...
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Lucca
Michele Messina
Pier Vincenzo Mengaldo
Isa Barsali Belli
– È ricordata da D. in VE I XIII 1 a proposito di Bonagiunta, citato tra i poeti toscani che mostrano di arrogarsi l'onore del volgare [...] da L. della fazione magnatizia, instaurò, insieme con Picchio di Guglielmo caciaiolo e Cecco di Erro, un governo violento e demagogo. È questo uno dei periodi più tristi della storia di L., in cui gente superba e inetta, salita d'improvviso alle ...
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GIANO della Bella
Bernardino Barbadoro
Magnate fiorentino passato nelle file del popolo e al quale sono attribuiti dalla tradizione cronistica e dagli storici (da L. Bruni all'Ammirato) gli Ordinamenti [...] tra il popolo grasso e la gente minuta. E l'insidia riuscì, perché le calunnie dei Grandi fecero di G. un demagogo agli occhi del popolo grasso. I disordini di un tumulto contro il podestà, nel gennaio del 1295, diedero occasione alla nuova ...
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Legislatore. Secondo Diodoro (XIII, 34; XVI, 82) fu membro d'una commissione per un codice di leggi, che da lui prese il nome e per cui ebbe onori divini. Egli si sarebbe punito da sé stesso con la morte [...] eroe che i Siracusani avrebbero poi considerato come loro legislatore. Esso sarebbe stato confuso da Diodoro con l'omonimo demagogo che dopo il disastro ateniese in Sicilia riformò in senso democratico la costituzione siracusana.
Bibl.: V. Costanzi ...
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ricco e povero
Gennaro Maria Barbuto
Nel binomio r. e p. si riconosce uno degli aspetti qualificanti del pensiero machiavelliano. Il Segretario dichiarava la sua incompetenza nelle questioni economiche, [...] e alla conquista del potere. Il Segretario si dimostrava molto attento verso gli effetti perniciosi provocati da un demagogo, soprattutto se questi possedesse una ingente disponibilità finanziaria e proprietaria.
Preoccupazione costante di M. era che ...
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MESSENE (Μεσσήνη, Messene)
Doro LEVI
Giuseppe CARACI
Nome della nuova capitale della Messenia fondata da Epaminonda dopo Leuttra, nel 369 a. C., attorno all'antica fortezza di Itome (v.); ad abitarla [...] . Entrata Messene per costrizione nella Lega achea nel 191 a. C., sollevatasi nel 182 per istigazione del demagogo Dinocrate, fece prigioniero e condannò alla cicuta il suo antico liberatore Filopemene, però tosto vendicato dal suo successore ...
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Uomo politico inglese, nato a Port Eliot (Cornovaglia) il 20 aprile 1592. Fu fatto cavaliere nel 1611, vice ammiraglio di Devon nel 1619, grazie alla sua amicizia col duca di Buckingham, favorito del re. [...] . si rifiutò di sottomettersi e rimase quindi in prigione fino al giorno della sua morte, seguita nel novembre 1632. Fu più un demagogo che un uomo di stato; tuttavia merita il nome di patriota per l'attaccamento sincero alle sue convinzioni e la sua ...
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MONTMORIN de Saint-Hêrem, Armand-Marc, conte di
Alberto Maria Ghisalberti
Uomo politico francese, nato nel castello della Barge (Alvernia) il 13 ottobre 1746, morto a Parigi il 2 settembre 1792. Discendente [...] monarchia e le nuove idee superò anche la primitiva diffidenza verso il Mirabeau e acconsentì a secondarne le idee. La morte del gran demagogo fu un grave colpo per il M. (2 aprile 1791), alla cui politica una più dura scossa diede poco dopo la fuga ...
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demagogo
demagògo s. m. (raro il femm. -a) [dal gr. δημαγωγός, comp. di δῆμος «popolo» e ἀγωγός «che guida, che trasporta», der. di ἄγω «guidare»] (pl. m. -ghi). – In origine, presso i Greci antichi, oratore e uomo di stato. Nell’uso com.,...
demagogia
demagogìa s. f. [dal gr. δημαγωγία; v. demagogo]. – In origine, genericam., arte di guidare il popolo; in seguito (già presso gli antichi Greci), la pratica politica tendente a ottenere il consenso delle masse lusingando le loro...