GAZZOLA (Gazola), Carlo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Piacenza il 28 febbr. 1804 da Giovanni e da Anna Maria Buzzetti. Scomparsa prematuramente la madre (1812), venne affidato alle cure di uno zio, il [...] popolo, come diceva il sottotitolo, ma anche per dare battaglia senza inibizioni di sorta e forse con qualche eccesso di demagogia su questioni sociali e amministrative.
Richiamato a Roma il 15 giugno 1848 dopo una permanenza in Romagna e in Toscana ...
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TOGNI, Giuseppe
Michele Marchi
– Nacque a Pontedera, presso Pisa, il 5 dicembre 1903, terzo di una famiglia di quattro figli. Il padre, Ettore, lavorava nella pretura di San Giovanni Valdarno e la madre [...] , ma contemporaneamente metteva in guardia da chi puntava esclusivamente sul «fascino delle autostrade», dichiarandosi contro «la demagogia e il miracolismo» su questo tema. Si esprimeva dunque contro la «febbre indiscriminata delle autostrade, come ...
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CESANA, Luigi
Alessandra Cimmino
Nacque a Milano l'11 apr. 1851 da Giuseppe Augusto e Giulia Ghiotti.
Il padre apparteneva alla media borghesia milanese e, in un primo tempo impiegato all'Intendenza [...] A. Luzzato. Pur svolgendo opera di sensibilizzazione dei ceti popolari Il Messaggero, tuttavia, indulgeva spesso ad una generica demagogia e conservò sempre una vena non indifferente di qualunquismo che attirarono sulla persona del C. accuse non ...
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ALBERGATI, Fabio
Elena Fasano Guarini
Nacque a Bologna nel 1538 da Filippo e da Giulia Bargellini. Le notizie sulla sua vita sono scarse e non prive di incertezze. Chiamato ad Urbino da Guidubaldo della [...] l'ulteriore distinzione, in base "ai vizi ed alle virtù", di monarchia e tirannia, aristocrazia ed oligarchia, democrazia e demagogia. Contro il Bodin, fautore di una forma di monarchia temperata, l'A., che pur sostiene, in polemica con il francese ...
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SAITTA, Armando
Vittorio Criscuolo
– Nacque a Sant’Angelo di Brolo (Messina) il 15 marzo 1919, ultimo di quattro figli, da Francesco Paolo, proprietario di una piccola fabbrica di sapone, e da Maria [...] la rottura definitiva con una università che non sentì più sua. Gli ultimi anni furono segnati da aspre polemiche contro la demagogia e le mode imperanti nella cultura e nel mondo accademico: emblematica al riguardo è la causa che intentò e vinse ...
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MALMUSI, Giuseppe
Mario Pecoraro
Nacque a Modena il 19 marzo 1803 da Benedetto, avvocato, e da Carolina Corridori. Studiò giurisprudenza all'Università di Modena, dove si laureò nel 1825. L'anno successivo, [...] per le cose militari del governo provvisorio, si definiva "incorreggibile codino", amante più della libertà che della demagogia ed esprimeva una recisa condanna dei repubblicani.
Rientrato a Modena nel 1859, fu raggiunto dalla notizia che il ...
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(XIV, p. 847; App. I, p. 571; II, I, p. 904; III, I, p. 593)
La questione del fascismo. - Scomparso da quasi mezzo secolo come protagonista della politica europea, il f. è tuttora uno dei problemi più [...] del "volto demoniaco del potere" (G. Ritter) con le tirannie di nuovi ''superuomini'' che fondavano il loro potere sulla demagogia, sul terrore e sulla "intronizzazione del pensiero mitico" (E. Cassirer). E come "malattia morale", il f. era stato un ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] sfascia nella poesia, perché si sfasciava di fatto nella pratica della vita, in quei momenti in cui la società, demagogica e turbolenta, perdeva negli eccessi plebei la misura dell'antica dignità e dell'antico valore. Le tragedie euripidee, piegando ...
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Democrazia
Luciano Pellicani
di Luciano Pellicani
Democrazia
sommario: 1. La terza ondata. 2. Capitalismo e democrazia. 3. Le nuove sfide. 4. Verso la democrazia elettronica. □ Bibliografia.
1. La terza [...] sono gli studiosi che si chiedono se la democrazia elettronica non risulterà essere una democrazia plebiscitaria, nella quale i demagoghi di ogni specie la faranno da padroni in virtù della loro disponibilità ad assecondare gli umori della 'gente'; o ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] 'E. vi sono un giudizio decisamente negativo nei confronti delle masse, sostanzialmente passive e facile preda della demagogia, e l'esigenza di un pieno recupero di valori spirituali nell'ambito di una morale autenticamente aristocratica, obiettivo ...
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demagogia
demagogìa s. f. [dal gr. δημαγωγία; v. demagogo]. – In origine, genericam., arte di guidare il popolo; in seguito (già presso gli antichi Greci), la pratica politica tendente a ottenere il consenso delle masse lusingando le loro...
demagogico
demagògico agg. [dal gr. δημαγωγικός] (pl. m. -ci). – Fondato sulla demagogia, ispirato da demagogia, o che è proprio di un demagogo: un governo, un regime d.; fare discorsi d.; provvedimenti dettati da spirito d. o emanati a fini...