BUONDELMONTI, Benedetto
Gaspare De Caro
Figlio di Filippo e di Costanza di Marco Parenti, nacque a Firenze il 30 maggio del 1481.
Scarse sono le notizie a lui relative sino a tutto il primo decennio [...] conti. Catturato ed imprigionato, sotto l'accusa di aver tentato di sollevare il contado contro la Repubblica, di aver mantenuto Antonio Nori, ed infine di essere responsabile di un delitto politico nella persona di un suo cugino, Andrea Buondelmonti ...
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GASPARDONE, Bianca Maria, contessa di Challant
Donatella Rosselli
Nacque tra il 1499 e il 1501 a Casale Monferrato, figlia unica di Giacomo Gaspardone, facoltoso mercante e uomo d'affari, tesoriere [...] , secondo il quale il Cardona, appena arrestato, fece subito il nome della G. quale mandante del delitto, e quest'ultima avrebbe addirittura tentato di riottenere la libertà offrendo in cambio la somma di 15.000 scudi.
Proprio quando gli arrestati ...
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CAPODIVACCA, Giovanni (Gian Capo)
Sisto Sallusti
Nacque il 1º marzo del 1884 a Cervarese Santa Croce (prov. di Padova) da Napoleone e Italia Dainese, modesti possidenti terrieri. Dopo aver insegnato [...] disperazione e respinge anche l'amore, fino a che il tentato suicidio della fanciulla che l'ama gli fa ritrovare la L'uomo in maschera, in Il dramma (Torino), 1º luglio 1929; Delitto e Castigo,ibid., 1º nov. 1929; Quattro commedie (Il mistero delle ...
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GEZONE
François Bougard
Conosciuto anche come Everardo (sottoscrive: "Heverardus"), G., di cui si ignorano data e luogo di nascita, è passato alla storia grazie al racconto di Liutprando di Cremona [...] intervento nella vita politica del Regno italico da lui tentato presumibilmente nell'anno 927. L'autore lo presenta come di grazia per un colpevole, che avrebbe meritato la morte per il delitto di lesa maestà - e gli tagliò anche la lingua per aver ...
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MACHIAVELLI, Ristoro
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 19 ag. 1552 da Ristoro di Lorenzo e dalla seconda moglie di questo, Simona di Ludovico Alamanni. Era il penultimo di sei figli, tre maschi e tre [...] circa venti mesi. Mentre era in carcere, il Capponi tentò di avvicinarlo, chiamandolo nottetempo dalla strada, sotto la finestra niuno per alchun tempo possino di tale pessimo et detestabile delitto gloriarsi, ma che la pena loro siasi in exempio ...
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COLONNA, Stefano
Peter Partner
Appartenente al ramo di Palestrina della potente famiglia dei feudatari romani, nacque con ogni probabilità sullo scorcio del sec. XIV da Niccolò di Stefano e da Clarissa [...] con un insuccesso simile a quello che aveva avuto l'altro, tentato dal padre suo Niccolò: a Roma il partito che sosteneva i a noi ignota per il silenzio delle fonti.
Dopo il delitto, aspettandosi di esservi ricevuto come un liberatore dai suoi ...
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ALBERICO di Spoleto
Girolamo Arnaldi
Forse di origine transalpina, compare per la prima volta, alla testa di un contingente di cento Camertini, sul campo della Trebbia, dove nel gennaio dell'889 si [...] vv. 88-90). Il ponte, presso cui fu consumato il delitto cui fa riferimento il commentatore, si trovava quindi su questo fiume; compresa fra l'aprile e Vagosto 892. Lo Zucchetti ha tentato di risolvere tale difficoltà affacciando l'ipotesi che A. sia ...
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CORREGGIO, Fulvia da
Alberto Ghidini
Nacque a Correggio il 10 febbr. 1543 dal conte Ippolito e Chiara di Gianfrancesco da Correggio. Figlia unica, essa trascorse l'infanzia e la sua prima giovinezza [...] di avere tentato di avvelenarla. Le antiche cronache e gli storici avvalorano la tesi del tentato veneficio, Rizzatti, Un'accusa di venefizio nella corte di Mirandola nel 1575. Delitto o martirio del nobile Poiani?, Parma 1944; V. Cappi, Iconografia ...
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BARATELLI, Flaminio
Aldo Berselli
Nacque a Fiscaglia, frazione di Migliarino (Ferrara), nel 1776. Fuggito il padre per evitare una pena per delitto comune, il B. trascorse una fanciullezza e una giovinezza [...] dei liberali attirandosi l'odio della popolazione.
Caduto in disgrazia presso il governo pontificio perché sospetto di aver tentato di introdurre e diffondere a Ferrara e nelle Romagne la setta "ferdinandea" filo-austriaca, fu esiliato dalla città ...
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CAPOCCI (de Capoccinis, da Capucinis, Capoccini), Giovanni
Massimo Miglio
Nacque nella prima metà del sec. XV dall'autorevole famiglia romana dei Capocci. La prima notizia che abbiamo su di lui è dovuta [...] solo Angelo Del Bufalo, accusato di aver suggerito ai figli il delitto, ma anche il C., padre dell'ucciso, "giacché il metodo 1468, vi aveva trovato ancora rinchiusi i protagonisti e aveva tentato la funzione di paciere, con una nota lettera al C., ...
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tentare
v. tr. [lat. tĕmptare e tĕntare (prob. due verbi di diversa origine, confusisi già in latino)] (io tènto, ecc.). – 1. letter. a. Toccare leggermente: Io era in giuso ancora attento e chino, Quando il mio duca mi tentò di costa, Dicendo:...
tentativo
s. m. [der. di tentare]. – L’azione e il fatto di tentare, cioè quanto si prova, si sperimenta, si mette in atto per riuscire in un intento: fece un vano t. di fuga; ogni t. di resistenza fu inutile; tutti i t. sono stati vani; ha...