Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] di Francia, il pontefice fece propria la posizione imperiale: tentò comunque dapprima una mediazione, offrendo in cambio di Parma il cardinale Innocenzo del Monte, incarcerato da P. per un delitto commesso mentre si recava al conclave del 1559). Del ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] risorse pubbliche e private, che Giuliano aveva tentato di ristrutturare eliminando il parassitismo di corte90, più importante non è la punizione, ma la prevenzione del delitto. E se il delitto viene commesso, il governo spirituale è incline a far ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] documentato sulle responsabilità di Emilio De Bono nel delitto Matteotti. All’interno dell’Aventino cominciavano ad affiorare , fra molte difficoltà e con pochi risultati. De Gasperi tentò di espatriare nel marzo 1927 con documenti falsi, ma dovette ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] un’altra diversa. Poiché risulta evidente quale sia la motivazione per cui molti tentano questo, dato che non si è mai saputo di un vescovo che accuse. La sua giustificazione fu che l’unico delitto commesso era stato di essersi mantenuto fedele alla ...
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Pasquale II
Glauco Maria Cantarella
Si ignora tutto della famiglia e della nascita di Raniero, che potrebbe essere avvenuta in Romagna (a Bleda o a Galeata) e ascritta al 1053-1055. Monaco, giunse a [...] l'aspirazione alla povertà della Chiesa, che si è tentato recentemente di attribuirgli. Ma fin qui è soltanto l per me, misero peccatore, perché si degni di rimettere a me questo delitto e tutti i miei peccati" (ibid., Libelli de lite imperatorum et ...
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JACOVACCI (Jacovazzi, Jacobacci, Giacovazzi, de Jacobatiis), Domenico
Rotraud Becker
Nacque a Roma, probabilmente il 2 luglio 1444, da Cristoforo, di famiglia nobile residente nel rione S. Eustachio, [...] nuovo conclave (1° ottobre - 19 nov. 1523) Colonna tentò di nuovo con grande tenacia di raccogliere una maggioranza contro l papa. Lo J. vede come possibili motivi di accusa non un delitto comune del pontefice, bensì soltanto l'eresia, la simonia, la ...
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GIUFFREDI (Giuffrè), Argisto
Bernardo Piciché
Nacque a Palermo, da Giovanni, banchiere, di famiglia originaria di Pisa; il nome della madre è ignoto. La data di nascita non è documentata, ma non dovrebbe [...] dei baroni. In effetti, l'accusa di concorso nel tentato omicidio di due membri del potente casato dei Valguarnera condusse birri, sul culto dell'onore spinto fino alla giustificazione del delitto. In maniera del tutto anacronistica, il G. giunge ...
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tentare
v. tr. [lat. tĕmptare e tĕntare (prob. due verbi di diversa origine, confusisi già in latino)] (io tènto, ecc.). – 1. letter. a. Toccare leggermente: Io era in giuso ancora attento e chino, Quando il mio duca mi tentò di costa, Dicendo:...
tentativo
s. m. [der. di tentare]. – L’azione e il fatto di tentare, cioè quanto si prova, si sperimenta, si mette in atto per riuscire in un intento: fece un vano t. di fuga; ogni t. di resistenza fu inutile; tutti i t. sono stati vani; ha...