U. R. S. S. (XXXIV, p. 816)
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Ugo FISCHETTI
Anna Maria RATTI
Pino FORTINI
Tomaso NAPOLITANO
. La divisione politico-amministrativa ha subito alcune nuove modificazioni, [...] iniziata nel 1928, la Rivoluzione d'ottobre ha tentato di dare alle campagne un'organizzazione più propriamente 6). Perciò, anche se un'azione presenta i caratteri formali di un delitto, essa non è punibile se ha perduto, per la lieve entità e la ...
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(XIII, p. 68; App. II, 1, p. 797; IV, 1, p. 603)
La l. 1° dicembre 1970 n. 898 (Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio), già parzialmente modificata dalla novella di cui alla l. 1° agosto 1978 [...] a qualsiasi pena detentiva per il delitto di cui all'articolo 564 del codice penale (incesto) o per uno dei delitti di cui agli articoli 519 ( anche per omicidio volontario di un figlio ovvero per tentato omicidio a danno del coniuge o di un figlio ...
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Criminalità organizzata
Ernesto U. Savona
sommario: 1. Criminalità organizzata: concetti e definizioni. 2. Le organizzazioni criminali transnazionali. a) Cartelli colombiani. b) Organizzazioni criminali [...] di assoggettamento o di omertà che ne deriva, per commettere delitti, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o plausibile - la Mafia siciliana e la Camorra hanno ripetutamente tentato l'ingresso nel mercato della cocaina fin dalla metà ...
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Individuo
Wilhelm Wengler
di Wilhelm Wengler
Individuo
sommario: 1. Introduzione. 2. I vari modi di considerare e valutare l'individuo: a) l'altro individuo come cospecifico; b) l'individuo come elemento [...] di esseri umani e mancanti negli altri. Se nei giornali si parla di un delitto, esso non sarà stato commesso da un ‛essere umano', bensì da un uomo, scomparsa quasi dappertutto la punibilità del tentato suicidio contemplata nei vecchi codici penali, ...
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Criminologia
Jean Pinatel
Introduzione
Origini e sviluppo
Un lungo periodo prescientifico precede la nascita della criminologia e la sua organizzazione in quanto disciplina a sé stante. Anche se la [...] nella teoria di Ferri, il quale sottolinea che il delitto è un fenomeno di origine complessa, tanto biologico quanto dei minori che, nella maggior parte dei paesi, ha tentato di integrare la clinica criminologica nei suoi meccanismi procedurali ...
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Concorso esterno nel reato di associazione di tipo mafioso [dir. pen.]
Elvira Dinacci
Abstract
Viene esaminata la ricostruzione “necessitata” da esigenze reali indifferibili, operata in sede applicativa [...] tali temi si rinvia a Insolera, G., Il concorso esterno in delitti associativi: la ragione di stato e gli inganni della dogmatica, in Pisapia, presentata l’8.4.1998, con la quale si è tentato di introdurre l’art. 379 bis c.p. «Favoreggiamento o ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] non per cercar di venire a capo del quesito che avevo tentato di sciogliere ... nell'Europagiovane: aquali segni si possa riconoscere Magrini, P. Schinetti e altri pochi. Dopo il delitto Matteotti si associò a tutte le ancora possibili attività ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] sono state ulteriormente sviluppate da R.K. Merton, che ha tentato un’integrazione del punto di vista della s. della conoscenza il metodo positivo allo studio del delitto, del delinquente e dell’ambiente in cui il delitto si manifesta.
S. economica
...
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Fatto umano tipico (ovvero conforme a una fattispecie penale incriminatrice), antigiuridico e colpevole a cui è ricollegabile una sanzione penale.
I reati si distinguono in delitti e contravvenzioni a [...] della propria azione od omissione, sia essa dolosa o colposa.
Dal punto di vista del grado, il delitto può essere tentato o consumato. Il delitto è tentato (art. 56 c.p.) quando la sua esecuzione è iniziata ma non giunta a esaurimento a causa ...
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MACEDONIA (gr. classico Μακεδονία; lat. Macedonia; pronunzia loc. Makedonia; A. T., 75-76, 82-83)
Giuseppe CARACI
Pietro ROMANELLI
Secondina Lorenzina CESANO
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Paola [...] Atene, nella lotta contro i Tasî ribelli (465-63), tentò d'impadronirsi della foce dello Strimone e della regione del Pangeo Antigono. Con l'aiuto della fortuna, dell'astuzia, del delitto, si fece proclamare re (293). I Beoti turbolenti e ribelli ...
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tentare
v. tr. [lat. tĕmptare e tĕntare (prob. due verbi di diversa origine, confusisi già in latino)] (io tènto, ecc.). – 1. letter. a. Toccare leggermente: Io era in giuso ancora attento e chino, Quando il mio duca mi tentò di costa, Dicendo:...
tentativo
s. m. [der. di tentare]. – L’azione e il fatto di tentare, cioè quanto si prova, si sperimenta, si mette in atto per riuscire in un intento: fece un vano t. di fuga; ogni t. di resistenza fu inutile; tutti i t. sono stati vani; ha...