Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] mente le opere di Montesquieu, Rossò e il libro Dei delitti e delle pene, letto da tutti con vero entusiasmo e , decidono de' loro rapporti così esterni che interni e quindi tentò di dimostrare la ragione dei vari costumi e delle leggi degli ...
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Cerimonie, feste, lusso
Federica Ambrosini
Cerimonie e processioni
Nel corso dei secoli, fino alla caduta della Repubblica, la vita veneziana appare scandita da una grande varietà di pubbliche cerimonie. [...] il corteo precedente l'esecuzione di chi si fosse macchiato di delitti di sangue. Al condannato si faceva percorrere su una chiatta di vestiario. A volte gli abusi che si tentava di reprimere erano circoscritti a particolari settori dell' ...
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Storia operaia di Porto Marghera
Cesco Chinello
«Industrializzare Venezia significa per essi [i socialisti] iniziare una nuova epoca. Più forze di produzione il capitalismo evoca, più forze di ribellione [...] stasi, anche se nei lunghi anni intercorsi si è tentato di smuoverla attraverso vertenze sindacali e accordi di carattere persone, come indicato negli allegati […]), per colpa cagionavano il delitto di strage e di disastro di cui agli artt. 422 ...
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Gli ultimi quarant’anni
Luca Pes
Il territorio e le parole
Chi studia Venezia nella seconda metà del Novecento si trova davanti a un problema inedito: quello della sua definizione e descrizione. Infatti, [...] difficoltà finanziarie. La moglie lavora il merletto in casa, lui tenta di mettere su, senza successo, un allevamento di cozze a a giudizio trentotto dirigenti Montedison-Enichem imputati di «delitto di strage e di disastro», per la morte di ...
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Il Dominio da terra: politica e istituzioni
Alfredo Viggiano
Città capitale e Dominio da terra; ambiente veneziano e ambiente veneto; vocazione per il mare e attrazione verso la terra: questi alcuni [...] delle scritture processuali emergeva con chiarezza che il delitto non era stato commesso con premeditazione, bensì era che, "cum spe indebiti et iniusti lucri", avevano tentato di approfittare della situazione che si era creata per arricchirsi ...
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L'apparato militare
Aldo A. Settia
Premessa
Le potenze marittime italiane, contemporanee e concorrenti di Venezia, ebbero, insieme con una forza navale, anche un esercito impegnato in uno sforzo [...] che ivi "serviunt in varnitionibus": gente di mano pronta al delitto, e causa, nel 1271, di una "seditio civilis". truppe turche e imperiali. Il capitano Malipiero con 500 uomini tentò bensì di fermare il nemico "e essortava quanto poteva li suoi ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] l'opera stava per giungere in porto, non gli restò che tentare di bloccarla. Gridò così allo 'scandalo' in due lettere ( cui qualcuno sia accusato di tradimento o di altro grave delitto simile, la cui cognizione spetta alla Maestà Nostra". Quindi ...
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Grandezza e miseria della nobiltà veneziana
Laura Megna
Ricchi e poveri
Tra Sei e Settecento la nobiltà veneziana presenta un quadro complesso di realtà economiche e sociali, politiche e culturali assai [...] solo quando «voci diverse» e secondo i dieci «seditiose» avevano tentato di «addossar la colpa a soggetti grandi» che del mercato del breve ma non erano la stessa cosa; sul delitto individuale e almeno apparentemente occasionale si poteva chiudere un ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] di Francia, il pontefice fece propria la posizione imperiale: tentò comunque dapprima una mediazione, offrendo in cambio di Parma il cardinale Innocenzo del Monte, incarcerato da P. per un delitto commesso mentre si recava al conclave del 1559). Del ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] risorse pubbliche e private, che Giuliano aveva tentato di ristrutturare eliminando il parassitismo di corte90, più importante non è la punizione, ma la prevenzione del delitto. E se il delitto viene commesso, il governo spirituale è incline a far ...
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tentare
v. tr. [lat. tĕmptare e tĕntare (prob. due verbi di diversa origine, confusisi già in latino)] (io tènto, ecc.). – 1. letter. a. Toccare leggermente: Io era in giuso ancora attento e chino, Quando il mio duca mi tentò di costa, Dicendo:...
tentativo
s. m. [der. di tentare]. – L’azione e il fatto di tentare, cioè quanto si prova, si sperimenta, si mette in atto per riuscire in un intento: fece un vano t. di fuga; ogni t. di resistenza fu inutile; tutti i t. sono stati vani; ha...