Tributi
Amedeo Tagliacozzo
(v. imposte e tasse, XVIII, p. 928; App. I, p. 722; II, ii, p. 9; III, i, p. 850; tributaria, riforma, IV, iii, p. 689; tributi, V, v, p. 583)
Sistema tributario italiano
Gli [...] : contravvenzioni e, nel caso di frode fiscale ovvero di omesso versamento all'erario di ritenute effettivamente operate, delitti. Il rigore del nuovo sistema sanzionatorio penale non ha peraltro dato i risultati auspicati nella lotta all'evasione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Felicità pubblica
Stefano Zamagni
Felicità e vita sociale
Secondo la celebre tesi di Hans Baron (1955) e di Eugenio Garin (1947), l’Umanesimo ha conosciuto due stagioni, quella dell’Umanesimo civile [...] (p. 102). Non stupisce quindi che fu proprio Verri l’ispiratore del libro più famoso dell’Illuminismo italiano, quel Dei delitti e delle pene di Beccaria, pubblicato nel 1764, che lanciò la tesi, rivoluzionaria per quel tempo, della non compatibilità ...
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GIOIA (Gioja), Melchiorre
Francesca Sofia
Nacque a Piacenza il 19 genn. 1767 da Gaspare e Marianna Coppellotti. Rimasto orfano a cinque anni del padre e a tredici della madre, andò a vivere con lo zio [...] vagheggiata dal G. si contrapponesse all'antica assumendo come proprio principio regolatore il merito e le ricompense anziché i delitti e le pene. Rivisitando e ampliando le proposte di Bentham, il G. approntava una minuta casistica dei meriti civili ...
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CARPANI, Francesco Maria
Carlo Capra
Nacque a Milano dal marchese Bartolomeo intorno al 1705. Il suo casato, benché di antica origine (figura gia in una matricola dei nobili milanesi compilata nel 1277 [...] busta 30; per l'amicizia con Morellet la lettera di quest'ultimo a Beccaria pubblicata da F. Venturi nella sua ediz. di Dei delitti e delle pene, Torino 1965, pp. 348, 359. Il Discorso sopra la necessità di un controllore è inedito in Arch. di Stato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gaetano Filangieri
Adriano Giannola
Filangieri è una figura di primo piano nell’Europa della seconda metà del Settecento: riceve a più riprese Goethe e intrattiene rapporti con il fior fiore dell’intellettualità [...] nel lungo periodo educa all’osservanza delle norme essenziali per la «conservazione» e la «tranquillità»; il declino dei delitti e delle pene consente di avvicinarsi all’età dell’oro (simile al bliss che l’economia neoclassica individua come ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L’economia civile (1750-1850)
Pier Luigi Porta
Il periodo che intercorre tra la metà del Settecento e la metà dell’Ottocento presenta caratteri di unitarietà di particolare interesse per quanto concerne [...] 3°), Milano 1984-2009.
C. Cattaneo, Il Politecnico 1839-1844, 2 voll., a cura di L. Ambrosoli, Torino 1989.
C. Beccaria, Dei delitti e delle pene (1764), a cura di F. Venturi, Torino 1994.
Edizione nazionale delle Opere di Pietro Verri, diretta da C ...
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LAVORO
Alessandro Roncaglia e Marino Regini e Giuseppe Pera
Economia
di Alessandro Roncaglia
Introduzione
È necessario innanzitutto precisare che ci occuperemo del lavoro solo dal punto di vista della [...] fondamentali del diritto del lavoro in Gran Bretagna, in "Diritto del lavoro", 1951, I, p. 83.
Laschi, R., I delitti contro la libertà del lavoro, Torino 1903.
Levasseur, P.E., Histoire des classes ouvrières et de l'industrie en France de 1789 ...
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delitto
s. m. [dal lat. delictum, der. di delinquĕre (v. delinquere), part. pass. delictus]. – 1. In diritto, atto illecito, doloso o colposo, che determina danno ad altri e obbliga chi lo commette a risarcire il danno e sottostare alla pena;...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...