AMENDOLA, Giovanni
Giampiero Carocci
Nacque a Napoli, da famiglia di Sarno, il 15 apr. 1882. Dopo un primo tirocinio giornalistico fatto, giovanissimo, sotto la guida di E. Arbib, l'A. prese le mosse [...] a quelli salandrini. Fin dai primi mesi del 1923 aveva anche combattuto la politica tributaria e doganale del fascismo.
Il delitto Matteotti indusse l'A., insieme con le altre opposizioni eccettuata la comunista, a ritirarsi dalla Camera e a dar vita ...
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CORTESI, Alessandro (Alessandro Tommaso)
Gianni Ballistreri
Nacque probabilmente intorno al 1460 a San Gimignano, da Antonio, scrittore apostolico, e da Tita Aldobrandini.
La data di nascita, proposta [...] l'espulsione, e a cui viceversa il C. e tutta la sua famiglia erano fedelissimi. Quando il greco, per delitti che il C. non specifica - ma probabilmente riconducibili all'incorreggibile pederastia che ne aveva forse determinato la cacciata da ...
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DI MARCO, Giulia
Jean-Michel Sallmann
Nacque verso il 1574-1575 a Sepino nella contea del Molise (ora prov. di Campobasso). La sua estrazione sociale era molto modesta: il padre era un bracciante, la [...] lo esigevano, di fare confessare qualunque cosa, usando abilmente pressioni psicologiche e costrizioni fisiche. Il fatto è che i delitti confessati dalla D. e dai suoi amici rientrano in un modello stereotipato che la Chiesa ha utilizzato, a partire ...
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CARAFA, Diomede
Carla Russo
Del ramo dei Carafa della Stadera, nacque in data imprecisata da Marzio, duca di Maddaloni, e da Maria di Capua Pacheco y Zuñica, figlia del principe di Conca, erede del [...] "forti di un largo seguito, di numerosa parentela e di grosse e turbolente bande di seguaci... poterono macchiarsi di delitti contro i loro vassalli, e perpetrare abusi inauditi senza essere, di fatto, perseguiti" (Villari, p. 9). Conseguenza, questa ...
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BANNISIO (Bannisius, Bannissius, de Bannissiis), Iacopo
Gerhard Rill
Nato il 15 ott. 1547 nell'isola di Curzola in Dalmazia, da Paolo Bannisio, forse di una famiglia di bassa nobiltà, il B., compiuti [...] nel 1514, Rovereto nel 1515, Lomaso nel 1517 (dopo che, su sua denuncia, era stato imprigionato a causa di diversi delitti Brunoro de Orioli che era già stato nominato parroco); nello stesso anno, il 4 settembre, avvenne la sua presentazione per la ...
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DUODO, Francesco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 6 marzo 1590, primogenito di Alvise del procuratore Francesco, del ramo di S. Maria Zobenigo (già Madonna dell'Orto), ed Elisabetta Tiepolo dei [...] echi della crisi della Valtellina; tutto sommato fu però un reggimento abbastanza tranquillo, eccezion fatta per gli efferati delitti che impegnarono le sue truppe a motivo dell'imperversare di bravi ed altri "scellerati siccarij" che taglieggiavano ...
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FRANCESCO da Lendinara
Paolo Vian
Figlio del farmacista Rinaldo da Lendinara di Rovigo, F. (nei documenti è anche chiamato Franceschino, forse per distinguerlo da qualche religioso più anziano) nacque [...] scossa da una grave crisi: numerosi francescani, tra i più ragguardevoli della provincia, furono arrestati con l'accusa di delitti contro la fede e contro i costumi. F. passò indenne attraverso i drammatici eventi, frutto - secondo Cenci (1962) - di ...
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CASATI, Ettore
Giorgio Rebuffa
Nacque a Chiavenna, nella provincia di Sondrio, il 24 marzo 1873 da Luca e da Valentina Lavanga. Laureatosi in giurisprudenza alla università di Milano, egli iniziò subito [...] la riapertura di taluni processi politici che erano stati conclusi troppo affrettatamente allo scopo di scagionare i colpevoli di delitti compiuti per favorire l'affermazione del regime fascista. Tale disegno di legge trovò tuttavia l'opposizione del ...
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FROMOND, Giovanni Claudio (al secolo Guglielmo Giuseppe)
Renato Pasta
Di famiglia originaria di Dôle, nella Franca Contea, nacque a Cremona il 4 febbr. 1703, terzogenito di Gian Simone e di Lucia Binda.
La [...] . stor. ital., LXXXVII [1975], pp. 571-574), nonché i rapporti con Giuseppe Aubert e la lettura partecipe della princeps del Dei delitti e delle pene di C. Beccaria (lettere al Federighi, 24 giugno, 1 e 9 luglio 1764), egualmente favorevoli furono i ...
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DECIANI, Tiberio
Enrico Spagnesi
Figlio di Gian Francesco e di Franceschina Masero, nacque a Udine il 3 agosto 1509.
La famiglia, originaria di Tolmezzo, acquistò rilevanza sociale e politica, sullo [...] fatto doloso o colposo dell'uomo, proibito dalla legge sotto minaccia di pena, in assenza di cause esimenti); la richiesta di proporzione tra delitto e pena, e del favor rei; in tema di culpa, il rifiuto delle teorie di Bartolo e altri sui sei (o più ...
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delitto
s. m. [dal lat. delictum, der. di delinquĕre (v. delinquere), part. pass. delictus]. – 1. In diritto, atto illecito, doloso o colposo, che determina danno ad altri e obbliga chi lo commette a risarcire il danno e sottostare alla pena;...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...