CARAFA, Diomede
Carla Russo
Del ramo dei Carafa della Stadera, nacque in data imprecisata da Marzio, duca di Maddaloni, e da Maria di Capua Pacheco y Zuñica, figlia del principe di Conca, erede del [...] "forti di un largo seguito, di numerosa parentela e di grosse e turbolente bande di seguaci... poterono macchiarsi di delitti contro i loro vassalli, e perpetrare abusi inauditi senza essere, di fatto, perseguiti" (Villari, p. 9). Conseguenza, questa ...
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BANNISIO (Bannisius, Bannissius, de Bannissiis), Iacopo
Gerhard Rill
Nato il 15 ott. 1547 nell'isola di Curzola in Dalmazia, da Paolo Bannisio, forse di una famiglia di bassa nobiltà, il B., compiuti [...] nel 1514, Rovereto nel 1515, Lomaso nel 1517 (dopo che, su sua denuncia, era stato imprigionato a causa di diversi delitti Brunoro de Orioli che era già stato nominato parroco); nello stesso anno, il 4 settembre, avvenne la sua presentazione per la ...
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DUODO, Francesco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 6 marzo 1590, primogenito di Alvise del procuratore Francesco, del ramo di S. Maria Zobenigo (già Madonna dell'Orto), ed Elisabetta Tiepolo dei [...] echi della crisi della Valtellina; tutto sommato fu però un reggimento abbastanza tranquillo, eccezion fatta per gli efferati delitti che impegnarono le sue truppe a motivo dell'imperversare di bravi ed altri "scellerati siccarij" che taglieggiavano ...
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CONTARINI, Carlo
Angelo Baiocchi
Nacque, probabilmente a Venezia, nel 1474, primo figlio di Panfilo di Francesco detto "il grande", del ramo di S. Felice della famiglia, e di una figlia di Domenico [...] alla fine prevalse.
Fino al 1523 proseguì, intensissima, la sua attività di avvocato: difese dei privati accusati di delitti comuni; intervenne nelle controversie tra cittadini e la Signoria, trovandosi talvolta a patrocinare il privato, talaltra gli ...
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GUERCINO (Prete da Guercino)
Renato Sansa
Nacque probabilmente a Guercino (oggi Guarcino), nella provincia pontificia di Campagna, intorno al 1550.
Su G., "famoso bandito" o "assassino da strada", secondo [...] (Storia arcana…, I, p. 155), e pare che questi si fosse deciso per l'assoluzione. Di fatto G. perseverò nei suoi delitti nonostante la ferma intenzione di Gregorio XIII, pur tra difficoltà e tentennamenti, di venire a capo del banditismo.
Un presidio ...
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BORIO, Giuseppe
Maurizio Cassetti
Nato a Niella Tanaro (Cuneo) il 23 dic. 1761 dal maggior generale Gugliehno e da Anna Solaro, si laureò in legge all'università, di Torino il 15 maggio 1782. Dopo aver [...] in contumacia. Soppressa la delegazione, dal 22 ott. 1821 al 18 marzo 1823 il B. firmò ben ventisei sentenze per delitti politici, contenenti condanne non miti, tanto che il Dionisotti, a proposito del suo operato in questo periodo, scrisse che "non ...
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CAVALLOTTI, Felice Carlo Emanuele
Alessandro Galante Garrone
Nacque il 6 ott. (secondo altre fonti dic.) 1842 a Milano, al n. 4129 di piazza S. Giovanni in Conca. Tipico rappresentante della democrazia [...] 1876 al 1882, fu per la riforma elettorale (l'allargamento del suffragio, lo scrutinio di lista, la distinzione fra delitti comuni e delitti politici, l'abolizione di odiose discriminazioni fra gli aventi diritto di voto, ecc.), della quale si era ...
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LAMBERTENGHI, Luigi Stefano
Carlo Capra
Nacque a Milano il 26 dic. 1739 da Giovanni Francesco e Teresa Pogliaghi. Il padre, di nobile, ma non ricca famiglia di origine comasca e cugino del più noto [...] . Il L. - Luisino, come lo chiamavano gli amici - si adoperò con gli altri per incitare e aiutare Beccaria nella stesura del Dei delitti e delle pene: "Il libro è del marchese Beccaria. L'argomento gliel'ho dato io, e la maggior parte de' pensieri è ...
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CAVALLI, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 7 sett. 1613, da Daria di Alvise Mocenigo e da Federico (1567-1618; rettore a Crema - affermerà riconoscente il musicista Francesco Cavalli - "mi condusse" [...] " e perciò imprigionato, è riuscito a fuggire. Altrettanto esiziale la mole dei processi "inespediti",ché "la maggior parte dei delitti non si possono punire"; per quanto il C. abbia perfezionato tutti i "casi d'homicidio" avvenuti "ne' reggimenti ...
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CAPRA (de Capra), Giuseppe
Angela Dillon Bussi
Nacque tra il 1530 e il 1542, probabilmente in Piemonte. Secondo la genealogia tracciata da A. Manno fu il sesto dei sette figli di Oliviero priore del [...] finché, per ragioni che rimangono oscure, venne imputato, forse nel 1595 regnante Carlo Emanuele I, "di aver commesso alcuni delitti in discredito" del sovrano. Su parere del Senato fu sospeso dall'ufficio per qualche anno in pendenza della causa ...
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delitto
s. m. [dal lat. delictum, der. di delinquĕre (v. delinquere), part. pass. delictus]. – 1. In diritto, atto illecito, doloso o colposo, che determina danno ad altri e obbliga chi lo commette a risarcire il danno e sottostare alla pena;...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...