FEDERIGHI, Giovanni Francesco
Orsola Gori Pasta
Nacque a Firenze il 16 febbr. 1716 (battezzato il 1ºmarzo) da Mattias di Giovanni e da Maria di Luigi Bernardino Albizzi.
Appartenne ad una nobile famiglia [...] testo del 22 giugno 1764) sono conservate a Milano, Bibl. Ambrosiana, cod. Z. 391 sup. (L. Firpo, Le edizioni italiane del "Dei delitti e delle pene", Milano 1984, in Ediz. naz. d. opere di C. Beccaria, I, Milano 1984, pp. 387 s., 390); Firenze, Bibl ...
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Diritto
Contratto di c. Contratto con cui un soggetto, detto committente, conferisce mandato senza rappresentanza a un altro soggetto, detto commissionario, per acquistare o vendere beni per suo conto, [...] la funzione di organo referente verso il Parlamento in seduta comune nei giudizi contro il presidente della Repubblica, per i delitti di alto tradimento e attentato alla Costituzione (art. 90 Cost.) e nei confronti del presidente del Consiglio e dei ...
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Terzogenito (Chambéry 1528 -Torino 1580) del duca Carlo III e di Beatrice di Portogallo. Al servizio dell'imperatore Carlo V e di Filippo II d'Asburgo, si distinse in particolare per la sconfitta inferta [...] anche una piccola flotta militare che partecipò onorevolmente alla battaglia di Lepanto. In politica interna, ristabilì per i delitti gravi le pene corporali del diritto comune al posto di quelle pecuniarie degli statuti cittadini (1559), riformò la ...
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Libia
Anna Bordoni
Martina Teodoli
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(XXI, p. 57; App. I, p. 790; II, ii, p. 196; III, i, p. 990; IV, ii, p. 333; V, iii, p. 199)
geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Popolazione
Il penultimo [...] Libia. Ne è un esempio la decisione governativa (marzo 1997) di istituire punizioni collettive per i complici di alcuni 'delitti', quali atti sovversivi, violenza armata e 'devianza' religiosa. Dato che le tribù svolgono nella società libica un ruolo ...
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DOLFIN, Daniele
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 14 ott. 1654, da Daniele (II), detto Andrea (1631-1707), di Niccolò e da Elisabetta di Daniele Gradenigo, il D. ebbe il nome di Daniele (III) e venne [...] Persia "aggittata da interne rivolutioni e lacerata da' Moscoviti alla parte del Caspio", sulle malefatte della pirateria, sui delitti della "gente iniqua della Vallona". Stralciabile da quello del 5 dic. 1726 lo schizzo del sultano Aḥmed per il ...
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AMENDOLA, Giovanni
Giampiero Carocci
Nacque a Napoli, da famiglia di Sarno, il 15 apr. 1882. Dopo un primo tirocinio giornalistico fatto, giovanissimo, sotto la guida di E. Arbib, l'A. prese le mosse [...] a quelli salandrini. Fin dai primi mesi del 1923 aveva anche combattuto la politica tributaria e doganale del fascismo.
Il delitto Matteotti indusse l'A., insieme con le altre opposizioni eccettuata la comunista, a ritirarsi dalla Camera e a dar vita ...
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CARAFA, Diomede
Carla Russo
Del ramo dei Carafa della Stadera, nacque in data imprecisata da Marzio, duca di Maddaloni, e da Maria di Capua Pacheco y Zuñica, figlia del principe di Conca, erede del [...] "forti di un largo seguito, di numerosa parentela e di grosse e turbolente bande di seguaci... poterono macchiarsi di delitti contro i loro vassalli, e perpetrare abusi inauditi senza essere, di fatto, perseguiti" (Villari, p. 9). Conseguenza, questa ...
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BANNISIO (Bannisius, Bannissius, de Bannissiis), Iacopo
Gerhard Rill
Nato il 15 ott. 1547 nell'isola di Curzola in Dalmazia, da Paolo Bannisio, forse di una famiglia di bassa nobiltà, il B., compiuti [...] nel 1514, Rovereto nel 1515, Lomaso nel 1517 (dopo che, su sua denuncia, era stato imprigionato a causa di diversi delitti Brunoro de Orioli che era già stato nominato parroco); nello stesso anno, il 4 settembre, avvenne la sua presentazione per la ...
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DUODO, Francesco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 6 marzo 1590, primogenito di Alvise del procuratore Francesco, del ramo di S. Maria Zobenigo (già Madonna dell'Orto), ed Elisabetta Tiepolo dei [...] echi della crisi della Valtellina; tutto sommato fu però un reggimento abbastanza tranquillo, eccezion fatta per gli efferati delitti che impegnarono le sue truppe a motivo dell'imperversare di bravi ed altri "scellerati siccarij" che taglieggiavano ...
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Magna curia
EErrico Cuozzo
Alle origini della "magna curia regis Siciliae". Il gran conte di Sicilia Ruggero I d'Altavilla organizzò il governo centrale della sua signoria territoriale senza un preciso [...] e Val di Sinni.
La magna curia aveva una giurisdizione tanto penale quanto civile. Era corte di prima istanza per tutti i gravi delitti commessi dai grandi del Regno, o contro il re; per le offese ai curiali; per le controversie civili e penali che ...
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delitto
s. m. [dal lat. delictum, der. di delinquĕre (v. delinquere), part. pass. delictus]. – 1. In diritto, atto illecito, doloso o colposo, che determina danno ad altri e obbliga chi lo commette a risarcire il danno e sottostare alla pena;...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...