Figlia del luogotenente dello Châtelet e moglie del marchese di B. (Parigi 1630 - ivi 1676); fu protagonista di un processo clamoroso, legato al famoso affaire des poisons: per vendicarsi dell'arresto [...] Croix, avvelenò il padre e i fratelli; sospettata, si rifugiò in Inghilterra, poi nei Paesi Bassi, finché non fu arrestata a Liegi, ove le fu sequestrato un cinico diario in cui confessava innumerevoli delitti, che le valsero la condanna al patibolo. ...
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Uomo politico (m. 1462); cancelliere di Savoia (1452), legatissimo al Delfino di Francia, quando questi cadde in disgrazia presso il padre Carlo VII fu privato della carica e d'ogni possesso. Salito al [...] Francia, poi riottenne la sua carica in Savoia, spadroneggiando a favore della Francia, finché il figlio del duca Ludovico, Filippo Senzaterra, lo catturò e, estortagli con la tortura la confessione di delitti, lo fece annegare nel Lago di Ginevra. ...
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DRAGONETTI, Giacinto
Luigi Cepparrone
Nato a L'Aquila nel 1738 dal marchese Gianfilippo, studiò a Roma nel collegio "Nazareno", dove si mise in mostra come scrittore di eleganti versi italiani e latini. [...] essa il D. volle sviluppare, ma in senso positivo, la teoria utilitaristica contenuta nell'opera del Beccaria; quindi non più i delitti e le relative pene sono l'oggetto della sua analisi, bensì le virtù e i premi necessari a svilupparle.
L'operetta ...
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Singh Bhindranwale, «Sant» Jarnail
Predicatore religioso e rivoluzionario indiano (Rhode, Panjab, 1947-Amritsar 1984). Di famiglia Jat, negli anni Settanta si affermò come leader del movimento di consolidamento [...] S.B. nell’intento di indebolire l’autonomismo moderato dell’Akali dal, ma l’intensificarsi del terrorismo e gli efferati delitti compiuti da S.B. contro i Nirankari (sikh non ortodossi), i panjabi indù e altri avversari politici indussero il primo ...
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Predicatore (n. presso Amiens 1050 circa - m. Neufmoûtier, Liegi, 1115), in seguito al Concilio di Clermont (1095), che bandiva per la prima volta la crociata, percorse predicando la Francia settentr., [...] , si avviò verso l'Oriente. Durante il tragitto P. non poté impedire che i suoi seguaci compissero gravi delitti (massacri di ebrei nella zona renana, saccheggi in Ungheria). Dopo molti stenti fu raggiunta Costantinopoli (agosto 1096); passate ...
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Diplomatico britannico (n. 1767 - m. Kinnegad, Westmeath, 1837). Deputato dal 1796 al parlamento irlandese, dopo l'unione legislativa con la Gran Bretagna entrò nel parlamento inglese e fu sostenitore [...] del "Board of Trade" (ministero del Commercio). Fu favorevole a una soluzione di compromesso sulla questione dei delitti politici dei cattolici irlandesi. Inviato ambasciatore presso Guglielmo d'Orange, ritornato all'Aia nel 1813, richiese d'urgenza ...
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Ku-Klux Klan
Margherita Zizi
Una società segreta razzista americana
Il Ku-Klux Klan è il nome di una società segreta sorta negli Stati Uniti e caratterizzata da razzismo e odio per gli stranieri e i [...] anni Venti e negli anni Sessanta del Novecento, dilagando in tutti gli Stati del Sud e ispirando innumerevoli violenze e delitti
Il primo KKK
La nascita del Ku-Klux Klan negli Stati Uniti è legata al contrasto tra schiavisti e antischiavisti che ...
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Generale e uomo politico peruviano (Tarapacá 1797 - Tiviliche, Arica, 1867); popolarissimo e assertore della legalità, dominò la scena politica del suo paese nei decennî successivi alla liberazione. Partigiano [...] nel 1858, attuò varie riforme (abolizione della schiavitù, dei privilegi ecclesiastici e militari, della pena di morte per delitti politici), promulgò nel 1860 una nuova costituzione, e, dopo un infruttuoso tentativo di annessione della Bolivia (1861 ...
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Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] deplora la pratica e l’accanimento della tortura; Blaise Pascal, riflettendo sul relativismo delle leggi per cui ciò che è considerato delitto in un luogo in un altro non lo è, e sul travestimento della mera forza in diritto, in un’ottica cristiana ...
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GUERRA (XVIII, p. 53)
Aldo BALDASSARRI
Ovidio CIANCARINI
Diritto internazionale. - Il 27 luglio 1929 fu conclusa a Ginevra una nuova convenzione per il miglioramento della sorte dei malati e feriti [...] per giungere ad un accordo circa una comune linea di condotta nell'azione investigatrice e punitiva è esposta alla voce delitto: Delitti contro la pace e l'umanità (in questa App., p. 766). Impegni e dichiarazioni solenni si susseguirono, insieme ad ...
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delitto
s. m. [dal lat. delictum, der. di delinquĕre (v. delinquere), part. pass. delictus]. – 1. In diritto, atto illecito, doloso o colposo, che determina danno ad altri e obbliga chi lo commette a risarcire il danno e sottostare alla pena;...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...