DE GAMERRA, Giovanni
Gabriella Romani
Nacque a Livorno nel 1743.
Fu mandato in seminario per intraprendere gli studi. In alcuni versi scritti all'età di diciassette anni si definiva abate, probabilmente [...] alla Mère coupable di Beaumarchais ma anche al George Barnewell di G. Lillo), che si dipana cupamente fra cumuli di delitti, temuti incesti, agnizioni incredibili. Il D. si rifà persino a un grande classico di Molière nel Novo Tartufo, rendendo il ...
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GRILLO, Clelia (del)
Guido G. Fagioli Vercellone
Nacque a Genova nel 1684 (entro il luglio: alla morte, nell'agosto 1777, aveva già compiuto i 93 anni), in una famiglia patrizia illustre e doviziosa, [...] marzo 1746, allorché la breve occupazione spagnola cessò e gli Imperiali rioccuparono la città, i congiurati furono imputati di delitti gravissimi (ribellione e lesa maestà).
La G. cercò rifugio nello Stato veneto, a Bergamo, mentre il Melzi fuggì a ...
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PETRUCCELLI della GATTINA, Ferdinando. – Nacque a Moliterno, in Lucania, il 28 agosto 1815 da Luigi e da Maria Antonia Piccininni.
La famiglia d’origine apparteneva alla borghesia locale di cultura liberale [...] regina, e altrettali, che vorrebbero dare quadri della Napoli borbonica, e danno invece un cumulo di cose enormi, di delitti tenebrosi, di stranezze, di scempiaggini, senza disegno e senza stile, con una disinvoltura e un brio di maniera, meccanici ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] fino a Monti o a Cesarotti: clamoroso l’evirati dei Sepolcri, così come fecondare, operoso, reliquie, soffermare, corrispondenza, patibolo, delitti, ecc.
Il lessico dell’Ortis è per lo più elevato e letterario, ma non mancano esempi di forme più ...
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CALOGERÀ, Angelo (al secolo Domenico Demetrio)
Cesare De Michelis
Nacque a Padova il 7 sett. 1696 da Liberale, gentiluomo di Corfù, e Giustina Labarvellon, di origine francese.
Il padre che al comando [...] 'Accademia dei Pugni non riusciva ad appassionarlo, anzi a chi apprezza il libro di Beccaria risponde con fermezza: "nel libro de' Delitti è vero che vi sono delle cose buone, ma sovrabbondano le cattive d'assai" e l'autore è soprattutto "un giovane ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] e la temporale, in tutto, e relativamente e in assoluto, procurate ed operate dagli errori e dalle colpe e dai delitti, dalla malvagità e malizia dell’uomo, dalle sue viltà come dalla sua superbia, dai ridicoli stessi delle sue presunzioni e dei ...
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BOCCALINI, Traiano
Luigi Firpo
Nacque in Loreto, verosimilmente nel 1556, da Giovanni, architetto della S. Casa; l'anno non è documentato, perché i libri battesimali cominciano solo dal 1568, e venne [...] ad andare in volta per i governi, venendo destinato a Comacchio, dove rimase fino al settembre 1605. Era la solita vita: delitti, beghe, litigi; il duca di Mantova, vicino altezzoso e potente, che esige la tutela delle sue riserve di caccia e accetta ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] nel 1926 (Bacchelli infatti manzonianamente narra «la storia di un errore, e di un errore che produsse in seguito delitti nefasti» e «terribili e detestabili sviluppi e influssi», ibid.). Ma il discorso di Bacchelli si muove sempre in piena ...
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Pietro Giannone: Opere – Introduzione
Sergio Bertelli
Tre figure risaltano in modo particolare nel primo Settecento italiano. Uomini della stessa generazione, con non pochi punti di contatto tra loro. [...] ». Tra il 1764 e il 1765 erano usciti i numeri del «Caffè» e nel 1764 Cesare Beccaria aveva pubblicato il suo Dei delitti e delle pene. Non solo, ma proprio nel 1763 Iustinus Febronius (Johann Nikolaus von Honthein) aveva pubblicato il suo De statu ...
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Narrare con la voce
Bruno Tognolini
La voce che parla nel buio all'inizio del tempo
C'è una voce che parla da molto lontano. La notte è nera, la brace è poca, là fuori ci sono orrori che non dormono. [...] l'unico modo per informarne il pubblico era far giungere il messaggero che raccontava per filo e per segno i delitti avvenuti altrove. E duemila anni dopo, William Shakespeare, il più grande scrittore di teatro della nostra cultura, nel prologo dell ...
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delitto
s. m. [dal lat. delictum, der. di delinquĕre (v. delinquere), part. pass. delictus]. – 1. In diritto, atto illecito, doloso o colposo, che determina danno ad altri e obbliga chi lo commette a risarcire il danno e sottostare alla pena;...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...