Secondo la tradizione tardiva, figlia di Desiderio re deo Longobardi e prima moglie di Carlomagno. Il nome E. non ricorre, infatti, nelle fonti del tempo, ma, datoci per la prima volta, nella forma Irmogarda, [...] muore in un chiostro, perdonando al marito, anzi ancora innamorata di lui; ella è, nella sua innocenza, vittima dei delitti e delle prevaricazioni della sua stirpe, e in genere della storia che avanza inesorabilmente, e che non può essere compresa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Alessandro Manzoni
Mario Gabriele Giordano
La netta eccellenza che caratterizza Alessandro Manzoni in sede letteraria non deve indurre a trascurare la rilevante importanza del suo pensiero storico-politico [...] marzo 1785 dal nobile Pietro e da Giulia Beccaria, primogenita di Cesare (1738-1794), l’autore del celebre trattato Dei delitti e delle pene. Sarebbe però provato che suo padre naturale fosse Giovanni Verri, fratello dei più noti Pietro e Alessandro ...
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CEVOLOTTO, Mario
Mario Caravale
Nacque a Treviso, il 1º apr. 1887, da Aurelio a da Emilia Pascolato. Dopo aver compiuto gli studi secondari nella città natale, si laureò in giurisprudenza nell'università [...] nelle riviste ora ricordate. In particolare, approfondì aspetti penali della disciplina dei rapporti di lavoro con il volume I delitti contro la libertà di lavoro nel diritto penale italiano (Torino 1911).
Dopo una breve premessa storica e un rapido ...
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FERRI, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a San Benedetto Po, in provincia di Mantova, il 25 febbr. 1856 da Eraclio e da Colomba Amadei. Frequentò il liceo classico "Virgilio" di Mantova, dove ebbe come [...] rischio di recidiva, dal momento che la pena non incontra concettualmente un suo limite naturale nell'avvenuta espiazione del delitto connesso. Ancora in base al principio della pericolosità del soggetto, il F. sosteneva la necessità di omologare i ...
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CASTIGLIONI, Manfrino
Agostino Borromeo
Se ne ignora la data di nascita: figlio di Alfonso, commissario generale delle genti d'arme dello Stato di Milano, e di Caterina Visconti, nacque, presumibilmente [...] per il tentato omicidio di tale Aloisio Pado. Non è dato sapere se il C. avesse effettivamente commesso questi delitti, perché, secondo il diritto comune, l'imputato giudicato in contumacia si presumeva reo confesso: certo è che la reintegrazione ...
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FENAROLI AVOGADRO, Girolamo
Andrea Quadrellaro
Nacque a Brescia il 26 febbr. 1754, da un'antichissima famiglia di nobili rurali proveniente da Tavernola sul lago d'Iseo, ascritta in seguito al patriziato [...] confische contro i rivoltosi in armi ed anche contro chi fu giudicato reo di "tradimento" per meno gravi delitti politici. Contemporaneamente operò in quei mesi anche una Commissione criminale e una Deputazione straordinaria criminale cui spettava di ...
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BONGHI, Roberto
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Arcidiacono della cattedrale di Bergamo, il 21 marzo 1281 fu eletto dalla maggioranza del Capitolo a succedere al vescovo Guiscardo Suardi, morto nel febbraio precedente.
Appartenente [...] cattedrale: costoro si appellarono al papa, denunziando Pelezione come irregolare e il vescovo eletto come colpevole di delitti comuni, e perciò canonicamente indegno. Benché papa Martino IV avesse provveduto sollecitamente a nominare una commissione ...
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GALLARATI SCOTTI, Francesco
Nicola Raponi
Figlio del conte Giambattista e di Maria Teresa Spinola, nacque a Milano il 19 marzo 1751. Frequentò le scuole dei gesuiti di Brera, ove ricevette un'educazione [...] avevano indotto il fratello Pietro e il Beccaria a critiche radicali al sistema penale vigente e a proporre le riforme contenute in Dei delitti e delle pene (1764). Anche per il G. fu una scuola di esperienze di cui si avvarrà quando, nel 1790, verrà ...
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Uomo politico irlandese (Avondale, Wicklow, 1846 - Brighton 1891). Deputato per Meath (1875), ricorse spesso all'ostruzionismo per attirare l'attenzione dei Comuni sulle rivendicazioni irlandesi (in primo [...] dopo l'avvento al potere dei conservatori (luglio 1886), P. fu ingiustamente accusato di complicità in alcuni delitti politici commessi in Irlanda nel 1882; scagionato nel 1890, abbandonò definitivamente la politica perché coinvolto in un processo ...
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Giurista e uomo politico italiano (Perugia 1915 - Roma 2009), figlio di Filippo. Prof. univ. dal 1942 al 1990, ha insegnato diritto penale nelle univ. di Urbino, Pavia, Padova, Genova, Napoli e Roma. Socio [...] penale: studi (1995); Scritti giuridici (1997); Formula di Radbruch e diritto penale: note sulla punizione dei delitti di Stato nella Germania postnazista e nella Germania postcomunista (2001); Diritto penale e giurisprudenza costituzionale (2006 ...
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delitto
s. m. [dal lat. delictum, der. di delinquĕre (v. delinquere), part. pass. delictus]. – 1. In diritto, atto illecito, doloso o colposo, che determina danno ad altri e obbliga chi lo commette a risarcire il danno e sottostare alla pena;...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...