FRANCESCO II Sforza, duca di Milano
Gino Benzoni
Secondogenito di Ludovico Maria Sforza detto il Moro e di Beatrice d'Este nasce a Milano il 4 febbr. 1495. Orfano ben presto della madre, che muore il [...] der Gesellschaft der Wissenschaften zu Göttingen, phil.-hist. klasse, n.s., VIII (1939), 2, pp. 139-231; N. Guastalla, Tre pretesi delitti di F.…, in Arch. stor. lomb., LXXV-LXXVI (1948-49), pp. 115-167; K. Brandi, Carlo V, Torino 1961, ad Indicem ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] la fascistizzazione del Secolo estromise il F., con M. Borsa, L. Magrini, P. Schinetti e altri pochi. Dopo il delitto Matteotti si associò a tutte le ancora possibili attività antifasciste, soprattutto perché i sordi e i ciechi si affrancassero dall ...
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Fratello di Titina e Peppino, nacque a Napoli il 24 (secondo altre fonti il 26*) maggio 1900, dalla relazione dell'attore ed autore Edoardo (Eduardo) Scarpetta con la nipote Luisa De Filippo.
Si formò [...] credere vero un sogno fa scatenare una catena di infamie nella famiglia Cimmaruta in cui tutti reciprocamente si accusano del delitto sognato. Alberto Saporito, che ha ritenuto realtà il sogno, ha scatenato un gioco delle parti intenso che può anche ...
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CINGOLANI, Mario
Alessandro Albertazzi
Nacque a Roma il 2 ag. 1883 da Pollione e da Giuseppa Deserti. Laureatosi nell'università di Roma in chimica, intraprese in questo campo un'apprezzata attività [...] e Umbria, riuscì primo eletto con 7.086 voti di preferenza.
Eletto membro del direttorio del gruppo parlamentare popolare, dopo il delitto Matteotti prese parte all'Aventino. Al quinto e ultimo congresso del P. P. I. (Roma, 28-30 giugno 1925) venne ...
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DEGOLA, Eustachio
Marina Caffiero
Nacque a Genova, in una famiglia agiata della borghesia mercantile, il 20 sett. 1761, da Giovanni Pietro. Mancano notizie dell'infanzia e dell'adolescenza: le prime [...] Bartolomeo Rivera con il suo Giuda traditore giustificato ossia La dottrina del giansenismo, atta a giustificare ogni sorta di delitti. Dialoghi diciotto..., Rovigo 1815.
È del 1820, infine, l'opera sua più significativa e meditata, il Catechismo de ...
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BIANCHI, Isidoro
Franco Venturi
Nacque a Cremona nel 1731 e venne battezzato col nome di Pietro Martire. Suo padre era sarto e la famiglia povera. Frequentò le scuole dei gesuiti e si accese "d'una [...] segrete, l'emigrazione politica e i primi moti per l'indipendenza, Modena 1942, pp. 27, 34-35. 63; A. Pace, B. Franklin and Italy, Philadelphia 1958, pp. 137 ss.; C. Beccaria, Dei delitti e delle pene, a cura di F. Venturi, Torino 1965, pp. 214 ss. ...
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BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] ricche di intelligenti disposizioni, relative all'autogovemo comunale, alla facoltà di darsi statuti, alla responsabilità per delitti o reati, alle imposte; toccano specialmente questioni di procedura (lentezza nei processi, eccessività di ammende ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] secolo come per i fatti più recenti, è essenzialmente una storia, disincantata e senza simpatia, di atti, spogliazioni, delitti politici. Non a caso, vantando le proprie benemerenze storiografiche allo Sforza, egli sceglieva l'esempio di Ezzelino da ...
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CLEMENTE VIII, papa
Agostino Borromeo
Ippolito Aldobrandini nacque a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) il 24febbraio del 1536 da Silvestro e Lisa Deti. Il padre, noto giureconsulto fiorentino costretto [...] che il fenomeno del banditismo fosse in netta regressione. Con particolare severità, poi, vennero puniti sotto C. VIII i delitti comuni, in particolare quelli commessi da esponenti della nobiltà, come attesta il caso tristemente celebre dei Cenci. I ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] : "Molte corti [tribunali] ci sono"" (II, 20).
Per il C. ricerca della verità storica e ricerca dei colpevoli di delitti presentano difficoltà analoghe e richiedono, quindi, accorgimenti simili (cfr. anche Pirodda, pp. 340-42). In un caso come nell ...
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delitto
s. m. [dal lat. delictum, der. di delinquĕre (v. delinquere), part. pass. delictus]. – 1. In diritto, atto illecito, doloso o colposo, che determina danno ad altri e obbliga chi lo commette a risarcire il danno e sottostare alla pena;...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...