IMPULSO (fr. impulsion; sp. impulso; ted. Trieb, Impuls; ingl. impulse)
Agostino GEMELLI
Ernesto LUGARO
La psicopatologia, piuttosto che di un'impulsività intesa come una manifestazione della vita [...] , che rivelano il loro carattere morboso anche nel modo di realizzarsi, come l'impulso a fuggire, ovvero quelle dei delitti sessuali. È dubbio, secondo alcuni autori, se si debbono qui far rientrare anche alcune azioni degl'isterici, le loro ...
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PREMEDITAZIONE
Giovanni Novelli
. La premeditazione costituisce un'aggravante del delitto di omicidio. Nella dottrina resta fondamentale la definizione che ne diede G. Carmignani: "Occidendi propositum [...] del dolo, ed è considerata non inerente alla persona del colpevole (art. 70, n. 2); si comunica ai compartecipi del delitto anche se non conosciuta, se sia servita ad agevolare le condizioni del reato (art. 118). La prova della premeditazione non è ...
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INSTITORE (fr. gérant; sp. agente; ted. Prokurist; ingl. agent)
Pier Franco Biemmi
Nel diritto romano institor era il filiusfamilias o il servus che il paterfamilias preponeva alla gestione d'una sua [...] preponente, della regolare tenuta dei libri di commercio e, in caso di fallimento del preponente, delle colpe e dei delitti commessi nella gestione (articoli 373, 862, cod. di comm.). La procura può risultare da un atto depositato nella cancelleria ...
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SODERBERGH, Steven (propr. Steven Andrew)
Simone Emiliani
Regista, sceneggiatore, produttore, direttore della fotografia e montatore statunitense, nato ad Atlanta il 14 gennaio 1963. Il suo cinema è [...] le loro conseguenze morali. Nella sua filmografia si sono poi alternati film ad alto budget o indipendenti. Ha infatti diretto Kafka (1991; Delitti e segreti), girato in bianco e nero e ispirato alla vita e alle opere di Franz Kafka; King of the hill ...
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Romanziere tedesco, nato a Breslavia il 29 giugno 1798, morto ad Arnstadt (Turingia) il 16 dicembre 1871. Discendeva da una famiglia di profughi ugonotti, che, riparata in Germania, mutò il nome originario [...] , raccolse insieme allo Hitzig in un'opera poderosa, il Neuer Pitaval (in 33 voll.), la storia dei più famosi delitti, e si cacciò perfino, come il Balzac, in rischiose intraprese commerciali, in cui perdette buona parte del patrimonio.
Colpito ...
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MALATESTA, Sigismondo Pandolfo
Giovanni Soranzo
Signore di Rimini, Fano e Senigallia, tipica figura del signore italiano del Rinascimento, figlio naturale di Pandolfo e di Antonia da Barignano, nacque [...] . Alle armi temporali Pio II aggiunse quelle spirituali, che furono precedute da una requisitoria sui veri o presunti delitti di lui, tenuta in pubblico concistoro (1461). Fiaccato a Senigallia dalle milizie pontificie e feltresche, perdette a una ...
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TIESTE (Thyestes, Θυέστης)
Giorgio Pasquali
Secondo la forma più diffusa della leggenda, figlio di Pelope e fratello di Atreo. Tradizioni che introducono in questa genealogia un'altra figura, Plistene [...] dell'inganno, rovescia con un calcio la mensa e scaglia sulla stirpe una maledizione che si adempirà in lunga catena di delitti; poi torna in esilio col tredicesimo figliuolo ancor pargolo, Egisto.
Le scene precedenti sono meno chiare per colpa della ...
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Uomo politico e utopista francese, nato a Digione il 2 gennaio 1788. Sebbene di umile origine, poté compiere gli studî legali ed esercitare l'avvocatura. Andato a Parigi (1818), diresse per alcun tempo [...] ai suoi bisogni, qualunque ne fosse la capacità. Fissata in questo modo l'eguaglianza, non più guerre, né furti, né delitti, e, come conseguenza, non più prigioni, polizie, eserciti. Il Voyage in Icarie ebbe ben presto molte edizioni e gran numero ...
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È la famosa "Monaca di Monza", Marianna De Leyva. Nacque nel 1575 a Milano, e vi morì il 7 gennaio 1650.
Costrettavi dal padre Martino, conte di Monza, il 12 settembre 1591 pronunziava i voti religiosi [...] creduto amico, che lo uccise. Suor Virginia, che, come risultò dal processo, non aveva avuto nessuna complicità nei delitti dell'Osio, fu condotta nel monastero delle benedettine, detto del Bocchetto, a Milano; trasferita poi in quello delle pentite ...
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MERLIN, Philippe-Antoine, detto Merlin de Douai
Walter Maturi
Legislatore francese, nato ad Arleux il 30 ottobre 1754, morto a Parigi il 26 dicembre 1838. Compiuti i suoi studî a Douai, il M. divenne [...] , egli investì dei pieni poteri Barras e Bonaparte nella famosa giornata del 13 vendemmiaio. Compilò poi il codice dei delitti e delle pene, fece parte del consiglio degli Anziani e divenne ministro della Giustizia, poi della Polizia, infine di ...
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delitto
s. m. [dal lat. delictum, der. di delinquĕre (v. delinquere), part. pass. delictus]. – 1. In diritto, atto illecito, doloso o colposo, che determina danno ad altri e obbliga chi lo commette a risarcire il danno e sottostare alla pena;...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...