Poeta ceco (Praga 1905 - ivi 1980). Cultore, in un primo tempo, della poesia astratta, spesso indecifrabile (Blouznivý vějíř "Il ventaglio delirante", 1926), seppe farsi appassionato testimone degli anni [...] tragici della Boemia (Září 1938 "Settembre 1938") e limpido cantore della nuova Cecoslovacchia (Dík Sovětskému Svazu "Gratitudine all'Unione Sovietica", 1945; Tobě "A te", 1947). Dal 1948 si chiuse in ...
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Scrittore e diplomatico messicano (Città di Messico 1902 - ivi 1974). Più volte ministro, T. fu, tra l'altro, direttore generale dell'UNESCO (1948-52). Alla carriera politica affiancò un'intensa attività [...] sua vasta produzione letteraria comprende, tra l'altro, raccolte di versi (oltre a Fervor e a Destrierro: El corazón delirante, 1922; Canciones, 1922; Nuevas canciones, 1923;Sin Tregua, 1957; Trébol de cuatro hojas, 1958, riunite poi in Obra poética ...
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Scrittore francese (Besançon 1802 - Parigi 1885), figlio di Joseph-Léopold-Sigisbert (v.), che egli seguì da bambino nei suoi spostamenti (Corsica, Calabria, Spagna). Già nel 1818 e nel 1819 fu premiato [...] 1830), che rompe apertamente con la tradizione delle regole classiche, suscitò la violenta reazione dei classicisti e il delirante entusiasmo dei romantici. Fu per questi ultimi una "battaglia" vinta: l'avvenimento fece epoca e per molti storici ...
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Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F.T. Marinetti. Il f., attraverso tutta una serie di ‘manifesti’ e di clamorose polemiche, propugnò un’arte e un costume che avrebbero dovuto [...]
In campo letterario, eliminata ogni conseguenzialità logica e psicologica, sostituita alla mediatezza della costruzione sintattica l’immediatezza delirante dell’onomatopea, il f. promosse le ‘parole in libertà’, in cui un esasperato associazionismo ...
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CAMPANA, Dino
Alberto Asor Rosa
Nacque a Marradi (Faenza) il 20ag. 1885 da Giovanni, maestro elementare, e da Fanny Luti, casalinga benestante. Dopo aver frequentato il ginnasio inferiore presso il [...] confusione mentale. "Fallacie sensoriali o solo rappresentative, ossia percepite come idee immesse da altri, generano e rafforzano i deliri". Si adattava comunque al trattamento riservato ai più umili fra i ricoverati. Mostrava, ma solo a sprazzi, di ...
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FIORE, Angelo
Massimo Onofri
Nacque il 1° febbr. 1908 a Palermo, da Gaetano, impiegato del genio militare, e Marianna Conforto. A Palermo, conseguita la maturità classica nel '26 presso il liceo-ginnasio [...] ", si convince di essere il vicario di una ben altra autorità, nella progressiva disgregazione dell'Io in un polimorfo e delirante coro di voci divine, tra realtà ed allucinazione. A dirottare il protagonista dai retti binari di una vita mediocre è ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] , creando in imagine un paradiso, tutto fatto di sola luce e di solo suono. L'amore di donna era nulla, di fronte al tempestoso e delirante amore di Dio. L'eco, appena un'eco, ne risuona nelle nostre pagine, ma è ben l'eco di quel pianto e di quel ...
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BAROLINI, Antonio
Renato Bertacchini
Nacque a Vicenza il 29 maggio 1910, da una famiglia di navigatori: il padre Giuseppe, ufficiale di marina, morì nel 1919 per i postumi di una malattia contratta [...] oscure, e che venne pubblicato quasi dieci anni più tardi (Milano 1962) col titolo Una lunga pazzia.
Nel romanzo, la delirante vicenda di Maria Assunta e di suo figlio Giovanni, la tragica superstizione religiosa che spinge una madre alla follia e al ...
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GALFO, Antonino
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Modica (Ragusa) il 24 ag. 1740 (ma secondo Ch. Sommervogel il 13), primogenito di Carmelo e Anna Sigona.
Il padre, nato a Modica intorno al [...] in competizione col Monti), Il giudizio d'Imene, e il bizzarro L'entusiasmo fanatico, ossia tetra pittura di fantasia delirante.
Tuttavia, il genere nel quale il G. trova la sua espressione più spontanea resta quello satirico, rappresentato ...
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Filosofo e scrittore latino (n. Cordova 4 a. C. - m. 65 d. C.). Figlio di Seneca il Retore, compì i suoi studî a Roma, con Papirio Fabiano, retore e filosofo stoico, lo stoico Attalo, il cinico Demetrio [...] stile di S. raggiunge l'apice; il gusto per lo studio dei caratteri, per la vicenda truce, per l'espressione delirante, per il linguaggio liricizzante, le resero modello per la tragedia cinquecentesca italiana e per il dramma elisabettiano inglese ...
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delirante
agg. [part. pres. di delirare]. – 1. a. Di persona che è in stato di delirio: il malato è d., l’ho trovato delirante. b. Proprio del delirio, che ha i caratteri del delirio: percezione, rappresentazione d., esperienze deliranti....
delirare
v. intr. [dal lat. delirare, propr. «uscire dal solco (lira)»] (aus. avere). – 1. a. Essere in delirio, parlare in stato di delirio: d. per la febbre; il malato ha delirato tutta la notte. b. Con sign. più ampio, deviare con la mente,...