EUKLEIDAS (Εὐκλείδας)
L. Breglia
È, dopo Eumenes e Sosios, il terzo incisore della zecca di Siracusa che firmi le proprie opere; attivo fra il 440 e il 420 circa a. C. lascia, per tutta la durata della [...] ai tipi monetali precedenti, il ricchissimo orecchino dai lunghi pendagli; così come nuovo e felicemente audace è il gioco dei quattro delfini che si raccolgono verso il basso, sotto il taglio del collo, da cui si affaccia, in vivace scorcio, uno di ...
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AGNESE di Faucigny
Anna Maria Patrone
Figlia secondogenita di Aimone II, barone del Faucigny. Nel febbraio 1234 nel castello di Châtillon (appunto nel Faucigny) furono redatti gli atti impegnativi del [...] nipoti maschi. La clausola, tuttavia, non venne osservata, in quanto dal matrimonio nacque un'unica figlia Beatrice sposa di Guigo Delfino, conte di Albon. (S. Guichenon, IV, Turin 1780, p. 78).
Quando poco dopo Aimone morì, A. si proclamò signora di ...
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Botswana
Stato dell’Africa australe, la Repubblica del B. (in epoca coloniale Bechuanaland, «Beciuania») è in gran parte occupata dal Deserto del Kalahari e priva di sbocco al mare. Area popolata originariamente [...] . L’industria diamantifera sostenne un notevole sviluppo economico e sociale. Alla morte di Seretse Khama (1980), gli successe il delfino, Quett Masire (riconfermato nel 1984, 1989 e 1994). Dal 1998 ha ricoperto la carica di presidente Festus Mogae ...
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PALERMO 489, Pittore di
L. Banti
Uno dei migliori ceramografi corinzi della fine del Periodo di Transizione e dell'inizio del Corinzio Arcaico. Il nome deriva da un alàbastron del museo di Palermo (n. [...] più robusti e massicci ed iniziano la tipologia degli animali corinzî (v. chimera, pittore della). È vicino al Pittore del Delfino (v.).
Bibl.: H. Payne, Necrocorinthia, Oxford 1931, pp. 275, nn. 76-80; 278, nn. 163-164; J. L. Benson, Geschichte ...
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In araldica, alterazione di un’arma gentilizia per distinguere i vari rami di una famiglia o le linee bastarde. L’uso risale al 12° sec., quando i cavalieri appartenenti a una stessa famiglia, per farsi [...] la bordura; per quanto riguarda il primogenito non tutti gli araldisti sono d’accordo che usasse una b. anche se è certo che il delfino di Francia brisava l’arma paterna (tre gigli d’oro in campo azzurro) con un bastone composto di argento e di rosso ...
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È l'impronta di una scultura, e, in genere, di ogni lavoro in rilievo, ricavata con cera, terra molle, gesso o altro, per trarre dalla forma così ottenuta copie dell'oggetto originale (sulla tecnica del [...] sulle coste del Mar Nero per portarne la statua di Plutone e di Kore, sbattuti dalla tempesta e poi guidati da un delfino a Cirra, porto di Delfi, portarono con sé la sola statua di Plutone, lasciando sul posto quella di Kore, dopo averne preso ...
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SCHIAVONETTI, Luigi
Alfredo Petrucci
Incisore, nato a Bassano il 10 febbraio 1764, morto a Brompton nel 1810. Cominciò a studiare col Colini e con l'intagliatore Lorio, ma la sua attività si svolse [...] XVI al tempio, da Benazeck; La felice riunione (Luigi XVI e Maria Antonietta che ricevono in Paradiso il delfino), da D. Pellegrini. Riprese il Pellegrinaggio a Canterbury che Stothard aveva lasciato incompiuto e incise in collaborazione con suo ...
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VIRY, Di
Antica famiglia della Savoia, insignita di molti feudi e divisa in varî rami dei quali uno optò per la nazionalità italiana nel 1859. Le prime notizie sicure di essa risalgono a Ugo di Sellenove, [...] comandante generale della Marina Sarda nel 1841, impose al bey di Tunisi la volontà di re Carlo Alberto. Eugenio Delfino, figlio del precedente; vice ammiraglio nel 1876, presidente del Consiglio di ammiragliato, morto nel 1877. Giorgio, figlio dell ...
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MARIA AMALIA d’Asburgo Lorena, duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla
Nacque a Vienna il 26 febbr. 1746 dall’imperatore Francesco I di Lorena e da Maria Teresa d’Asburgo. Maggiore di Maria Carolina [...] dopo l’unione di Maria Carolina con Ferdinando IV di Napoli e il previsto matrimonio di Maria Antonietta con il delfino di Francia.
L’imposizione del matrimonio – M. aveva ceduto alla ragion di Stato rinunciando alla passione per un altro pretendente ...
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DRAGHICCHIO, Gregorio
Sergio Cella
Nacque a Parenzo (Istria) il 5 febbr. 1851, in una modesta famiglia di pescatori, da Giuseppe ed Orsola.
Primogenito, fu mandato con grandi sacrifici a Trieste, dove [...] e irredentistico, istruiva gratuitamente i giovinetti della Pia Casa dei poveri (coadiuvato da G. Oberdan, R. Zampieri e M. Delfino che ne apprezzavano l'apostolato), sapeva infondere entusiasmo con la sua parola, i componimenti poetici e musicali, l ...
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delfino1
delfino1 s. m. [lat. delphīnus, gr. δελϕίς -ῖνος]. – 1. a. Cetaceo (Delphīnus delphis) di circa 2 m di lunghezza, agilissimo e assai vorace, con capo relativamente piccolo, che termina con un «becco» stretto e appuntito, lungo circa...
delfino2
delfino2 s. m. [adattam. del fr. dauphin, in origine soprannome, in seguito titolo]. – Titolo con cui s’indicò nel medioevo, a partire da Guigo IV d’Albon (1098-1142), il signore del Delfinato, antica provincia francese, e in seguito...