Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] romantica francese, segnata da una predilezione per i soggetti storici e letterari, caratteri che si ritrovano in E. Delacroix.
In Italia, la ricezione della nuova visione romantica fu orientata più alla pittura di storia che al paesaggismo. Il ...
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Disegnatore francese (Flessinga 1805 - Parigi 1892). Nel 1824 combatté volontario per la libertà della Grecia; fino al 1830 circa militò in Francia, e forse nell'Africa del Nord; nel 1842 era a Londra. [...] moderne). Autodidatta, G. si formò soprattutto studiando Goya; non pochi dei disegni della maturità rivelano influenze di Delacroix e degli impressionisti, soprattutto di Manet. La sua arte è tuttavia profondamente originale: alla prontezza e alla ...
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Manet, Édouard
Stella Bottai
Cambiare le regole della pittura
Il francese Édouard Manet è considerato il precursore della pittura impressionista per aver portato la luce del Sole nei toni scuri dei [...] Goya, Frans Hals (olandese vissuto nel Seicento), o il pittore romantico francese della prima metà dell’Ottocento Eugène Delacroix. Tutti artisti che sapevano ‘disegnare’ il soggetto con i pennelli intrisi di colore direttamente sulla tela, senza ...
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MEIER-GRAEFE, Julius
Carlo Lodovico Ragghianti
Critico d'arte, nato a Reşita̧ (Banato romeno) il 10 giugno 1867, vive in Francia a Saint-Cirsur-mer. Senza saldo metodo, né forte originalità, seguì passo [...] di ridurle spesso ad appartati e limitati movimenti di iniziati).
Opere pincipali: Die grossen Engländer, Monaco 1908; Eugène Delacroix,Beiträge zu einer Analyse, ivi 1914; Entwicklungsgeschichte der mod. Kunst, ivi 1914-1915; Cézanne u. sein Kreis ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] con la sua languida e sterile contemplazione. La tematica è press'a poco la stessa, esotismo lussurioso e sanguinario. Ma il Delacroix ci vive dentro, il Moreau la idoleggia dal di fuori, onde il primo è pittore, il secondo nelle grandi composizioni ...
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CARNOVALI, Giovanni, detto il Piccio
Marco Valsecchi
Nato a Montegrino, sopra Luino, il 29 settembre del 1804, e non del 1806 come hanno sostenuto molti biografi, era figlio di Giovan Battista, muratore. [...] Quando partì per Parigi non era più il giovane pittore in cerca di insegnamenti: l'artista era già sbocciato e maturo. Delacroix, certo, fu un pittore legato alle grandi vicende culturali e storiche della Francia; il C. resta legato a spunti e motivi ...
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Atteggiamento caratterizzato da uno spiccato interesse e da una forte ammirazione per ciò che è orientale, per la civiltà e la cultura dell’Oriente.
L’interesse formale e contenutistico rivolto, dalla [...] solo in epoca romantica, specie dopo le campagne napoleoniche in Egitto e in Siria (1798-99).
Massimo esponente ne fu E. Delacroix; la sua influenza toccò T. Chassériau e portò alla formazione di un primo gruppo di orientalisti, fra i quali A.-G ...
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PICASSO, Pablo Ruiz (XXVII, p. 148; App. II, 11, p. 545)
Giovanna Casadei
Pittore, morto a Mougins (Nizza) l'8 aprile 1973. L'ultimo periodo dell'attività di P., svolta con vitalità e intensità sorprendenti [...] ed elaborato da P. nelle serie di variazioni da quadri "classici"; del 1954 sono le 15 variazioni da Femmes d'Alger di Delacroix, del 1957-58 le 58 variazioni da Las Meninas di Velásquez (donate nel 1968 alla città di Barcellona), del 1960 quelle su ...
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Gruppo di pittori toscani della seconda metà del 19° secolo. Il termine fu usato ironicamente per la prima volta in occasione della Promotrice fiorentina del 1861, dove si esponevano ‘macchie’ (paesaggi [...] accademismo. Solo dal 1855, dopo il ritorno di alcuni di essi da Parigi e la conoscenza diretta delle opere di E. Delacroix, A.-G. Decamps e dei pittori di Barbizon (possedute dal conte Demidov a Firenze), il gruppo abbandonò la polemica ‘scapigliata ...
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Pittore (Rouen 1791 - Parigi 1824). Di famiglia colta e benestante, nel 1798 si trasferì a Parigi dove frequentò gli atelier di C. Vernet e poi di Ch. Guérin, ma sulla sua formazione influì soprattutto [...] , 1816, Rouen, Musée des beaux arts; La corsa dei barberi, 1817, Baltimora, Walters Art Gallery). Tornato a Parigi conobbe Delacroix e nel 1819 presentò al Salon La zattera della Medusa, quadro gigantesco (35 m2), fonte di accese polemiche per la ...
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giaurro
s. m. [dall’ingl. giaour, adattam. del turco gâvur, pers. gaur, alteraz. dell’arabo kāfir «infedele»]. – Designazione spregiativa usata un tempo dai musulmani, spec. turchi, verso i cristiani; la voce si è diffusa soprattutto con la...