PIOT, René
Hélène M. Castell Baltrusaitis
Pittore e decoratore, nato a Parigi nel 1863. Lavorò alla Scuola di belle arti; nello studio di Gustave Moreau imparò a studiar da vicino i maestri antichi, [...] les palais de Han) conciliò un gusto raffinato con un grande lusso di colori. Il P. ha pubblicato anche un libro: Palettes de Delacroix (Parigi 1921).
Bibl.: C. Saunier, Un fresquiste d'aujourd'hui, R. P., in La Renaissance de l'art. franç., II (1919 ...
Leggi Tutto
NANTEUIL, Célestin-François
Jean Jacques Gruber
Pittore, incisore e litografo, nato a Roma l'11 luglio 1813, morto a Marlotte (Seine-et-Marne) il 4 settembre 1873. Dapprima allievo dell'oscuro Langlois, [...] dell'accademia di Digione, il N. chiuse la propria carriera eseguendo litografie quasi popolari di opere di Delacroix, Chaplin, Meissonnier.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931 (con bibl.). Inoltre: Th. Gautier, Histoire du ...
Leggi Tutto
Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] con la sua languida e sterile contemplazione. La tematica è press'a poco la stessa, esotismo lussurioso e sanguinario. Ma il Delacroix ci vive dentro, il Moreau la idoleggia dal di fuori, onde il primo è pittore, il secondo nelle grandi composizioni ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Millet, Courbet e Proudhon: due pittori e un filosofo, personalità diverse accomunate [...] del suo stile antiaccademico e, in tal senso, realistico. Fra i contemporanei predilige Jean-Louis-Théodore Géricault e Eugène Delacroix, ma fondamentale è per Courbet la frequentazione dei musei: il Louvre, dove ha modo di ammirare gli Olandesi, i ...
Leggi Tutto
CARNOVALI, Giovanni, detto il Piccio
Marco Valsecchi
Nato a Montegrino, sopra Luino, il 29 settembre del 1804, e non del 1806 come hanno sostenuto molti biografi, era figlio di Giovan Battista, muratore. [...] Quando partì per Parigi non era più il giovane pittore in cerca di insegnamenti: l'artista era già sbocciato e maturo. Delacroix, certo, fu un pittore legato alle grandi vicende culturali e storiche della Francia; il C. resta legato a spunti e motivi ...
Leggi Tutto
Pittore (Parigi 1863 - ivi 1935). Abbandonati gli studî di architettura nel 1882, si dedicò alla pittura formandosi da autodidatta a contatto con gli impressionisti e in particolare con C. Pisarro. Fu [...] matrice espressionista (Porto di Marsiglia, 1905, New York, Metropolitan Museum; Porto di La Rochelle, 1922, New York, Museum of modern art). Tra i suoi scritti di maggiore incisività: D'Eugène Delacroix au néoimpressionisme (1899); Jongkind (1927). ...
Leggi Tutto
FARUFFINI, Federico
Anna Finocchi
Nacque il 12 ag. 1833 a Sesto San Giovanni (Milano) da Paolo, farmacista, che vi si era stabilito dal 1822, e da Giuseppa Albini. Nel 1848 fu mandato dal padre a studiare [...] serie di bozzetti, in cui la pennellata nervosa, rapidissima, può far pensare a suggestioni della pittura di E. Delacroix, ma insieme è l'approfondimento delle indicazioni già emerse nelle sue opere precedenti il 1865.
Disorientato da stimoli tanto ...
Leggi Tutto
Pittore, disegnatore, litografo, nato a Parigi il 20 dicembre 1792, morto ivi il 30 dicembre 1845. Crebbe nell'atmosfera dell'epopea napoleonica, della quale si fece narratore nella sua opera. Entrato [...] , sa vie, ses lettres, 2ª ed., Parigi 1856; H. de Saint-Géorges, Ch., peint par lui-meme, Nantes 1862; E. Delacroix, Ch., in E. Delacroix, sa vie et ses oeuvres, Parigi 1865, p. 362; Lhomme, Ch., Parigi 1892; A. Dagot, Les peintres militaires Ch. et ...
Leggi Tutto
Atteggiamento caratterizzato da uno spiccato interesse e da una forte ammirazione per ciò che è orientale, per la civiltà e la cultura dell’Oriente.
L’interesse formale e contenutistico rivolto, dalla [...] solo in epoca romantica, specie dopo le campagne napoleoniche in Egitto e in Siria (1798-99).
Massimo esponente ne fu E. Delacroix; la sua influenza toccò T. Chassériau e portò alla formazione di un primo gruppo di orientalisti, fra i quali A.-G ...
Leggi Tutto
PICASSO, Pablo Ruiz (XXVII, p. 148; App. II, 11, p. 545)
Giovanna Casadei
Pittore, morto a Mougins (Nizza) l'8 aprile 1973. L'ultimo periodo dell'attività di P., svolta con vitalità e intensità sorprendenti [...] ed elaborato da P. nelle serie di variazioni da quadri "classici"; del 1954 sono le 15 variazioni da Femmes d'Alger di Delacroix, del 1957-58 le 58 variazioni da Las Meninas di Velásquez (donate nel 1968 alla città di Barcellona), del 1960 quelle su ...
Leggi Tutto
giaurro
s. m. [dall’ingl. giaour, adattam. del turco gâvur, pers. gaur, alteraz. dell’arabo kāfir «infedele»]. – Designazione spregiativa usata un tempo dai musulmani, spec. turchi, verso i cristiani; la voce si è diffusa soprattutto con la...