Doré, Gustavo
Valerio Mariani
Pittore e incisore (Strasburgo 1832 - Parigi 1883), operoso, agl'inizi, nell'ambiente degli artisti francesi del tardo Romanticismo; precoce e fervido compositore, svolse [...] sua arte, in cui predomina un'inventiva assai varia e mossa, riflette il gusto, ben altrimenti geniale, di E. Delacroix, del quale condivide la ricerca dinamica e concitata, i contrasti chiaroscurali e i tratti di verismo ambientale, senza tentare di ...
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Pittore, nato a Vercelli l'11 marzo 1806, morto poveramente a Parigi il 5 marzo 1867. Fu scolaro di Lethière e, dal 1860, direttore della Scuola di Belle Arti di Digione. Il suo Supplice de Mazeppa, esposto [...] Le circostanze han fatto si che quel quadro fosse collocato nel Museo di Rouen poco lontano dal Triomphe de Trajan di Delacroix, e tale vicinanza non ci permette più oggi di ingannarci sulla distanza che separa il pittore del Romanticismo dal pittore ...
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RENOIR, Pierre-Auguste
René Schneider
Pittore, incisore e scultore, nato a Limoges il 25 febbraio 1841, morto il 3 dicembre 1919 a Cagnes (Alpes Maritimes). Entrò nello studio del Gleyre, dove i suoi [...] col pennello legato alla mano artritica, questo pittore pagano, che rimane il più grande colorista francese del sec. XIX dopo il Delacroix, cercò solo la gioia di dipingere e colse nei suoi modelli femminili il minuto felice. Il R. è l'erede più ...
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Poeta francese (Parigi 1821 - ivi 1867). Pur fra interpretazioni diverse o opposte, è ritenuto l'iniziatore di un nuovo corso poetico, e la sua opera viene collocata fra le più alte espressioni della poesia [...] mezzi di ricerca di voluttà e di moltiplicazione dell'individualità. Di grande acutezza sono i suoi saggi critici su Delacroix, Constantin Guys, V. Hugo, Wagner, ecc., raccolti nei due volumi Curiosités esthétiques e L'art romantique (1868), nella ...
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Pittore francese, nato a Etrépagny (Eure) il 26 gennaio 1861, pur appartenendo alla scuola tradizionale, ebbe simpatie pel movimento impressionista. Nelle sue tele, rapidamente eseguite, si scorge l'influsso [...] del palazzo del barone Empain a Bruxelles (1905), si ricollega piuttosto alla tradizione classica di Rubens e di Delacroix. L'A. ha pure fornito alle manifatture nazionali molti cartoni per arazzi.
Bibl.: C. Mauclair, L'impressionisme, Parigi ...
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FORNARA, Carlo
Andreina Ciufo
Nacque a Prestinone (oggi frazione di Craveggia, provincia di Novara) il 21 ott. 1871, da Giuseppe Antonio, battitore di rame, e Anna Maria Nicolai. Manifestò subito una [...] la guida di E. Cavalli, pittore locale formatosi all'Accademia di Lione con J. Guichard, collaboratore di E. Delacroix nella decorazione della "sala di Apollo" al Louvre. Influenzato dal colorismo di A. Monticelli, frequentato a Marsiglia, esperto ...
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Deschamps, Émile
Felice del Beccaro
Poeta francese (Bourges 1791-Versailles 1871), fratello di Antoine (v.), fu con Hugo (col quale aveva fondato nel 1823 " La Muse française ", l'organo dei giovani [...] in poesia e difensore di Baudelaire, amò vivamente la pittura e la musica e fu amico di Géricault, Ingres, David d'Angers, Delacroix. La sua importanza è soprattutto storica né si può parlare di un vero e proprio influsso di D. su di lui, bensì di ...
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Pittore (Lione 1814 - Morestel, Isère, 1894). A Parigi, interrotti gli studî per divenire notaio, si dedicò alla pittura e si formò, più che all'École des beaux-arts (1837-38), guardando a C. Corot, di [...] della scuola di Barbizon per l'intensità cromatica e la resa degli effetti di luce e atmosfera che rivelano la sua attenzione per E. Delacroix e J. M. W. Turner (molti quadri e schizzi nei musei di Lione e Grenoble e, a Parigi, nel Musée d'Orsay ...
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MONTICELLI, Adolfo
Palma Bucarelli
Pittore, nato da famiglia italiana in Marsiglia il 14 ottobre 1824, morto ivi il 26 maggio 1886. Studiò disegno nella scuola di belle arti della sua città natale col [...] si sono cercate nell'opera sua, oltre quelle del Diaz, influenze di Rembrandt, di Tiziano, del Veronese, del Watteau, del Delacroix, del van Gogh; e non si può negare che l'intenso studio degli antichi maestri italiani e olandesi e il ravvicinamento ...
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Movimento artistico sorto in Francia nell’ultimo ventennio del 19° sec., con l’intento di sviluppare e sistematizzare i principi di visione dell’impressionismo. Il termine, usato per la prima volta dal [...] fu usato anche il termine pointillisme. P. Signac, teorico del movimento, nel saggio D’Eugène Delacroix au néo-impressionisme (1899), notò come già in E. Delacroix emergesse il problema della luce e vi fossero esperienze vicine alle posizioni del ...
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giaurro
s. m. [dall’ingl. giaour, adattam. del turco gâvur, pers. gaur, alteraz. dell’arabo kāfir «infedele»]. – Designazione spregiativa usata un tempo dai musulmani, spec. turchi, verso i cristiani; la voce si è diffusa soprattutto con la...