Il passato prossimo (denominato anche, raramente, perfetto composto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che ha come principale significato quello di indicare un evento concluso nel passato. Il [...] suoi usi, il passato prossimo indica una localizzazione temporale e quindi ha la funzione di indicare il tempo (cioè deittica; ➔ deittici). Nell’italiano standard a base toscana, esso esprime, come s’è detto, eventi passati anteriori al momento dell ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] principale.
Il tempo del verbo di una frase subordinata può essere lo stesso che si avrebbe se la frase fosse indipendente (tempo deittico):
(9) Giovanni verrà da noi domani
(10) Giovanni mi ha detto che verrà da noi domani
In altri casi, il tempo ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] in cui il discorso avviene (➔ contesto). Nel primo caso il rinvio è di tipo anaforico (➔ anafora), nel secondo è di tipo deittico (➔ deittici):
(2) sul secondo ripiano della credenza ci sono delle forbici: me le prendi per favore? [le = le forbici di ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] loro da un rapporto di implicazione, non ancora realizzatisi nel momento dell’enunciazione.
3.1.2Il futuro volitivo. L’uso deittico del futuro è compatibile con l’espressione di varie sfumature modali. Il futuro può indicare l’intenzione da parte del ...
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Il dativo etico (lat. dativus ethicus) indica la partecipazione o il coinvolgimento emotivo di una persona rispetto a un’azione o a una circostanza indicata dal predicato; è sempre espresso da un pronome [...] prima e quarta persona mi e ci serve a enfatizzare la partecipazione emotiva del parlante, come effetto del riferimento deittico al soggetto enunciativo:
(3) cosa mi combini?
(4) aspettavamo Marco e all’improvviso ci troviamo davanti Giorgio
Quando ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] lui / lei / loro non veicola solo un’opposizione di caso (soggetto ~ non soggetto), ma anche di referenza (anaforico ~ deittico) e informativa (elemento dato ~ elemento nuovo).
Il sistema dei pronomi personali italiani marca la persona e il numero in ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] coglie la tendenza prevalente nella genesi dell’articolo determinativo (definito) che trae origine da un elemento deittico (➔ deittici) utilizzato per richiamare un elemento già menzionato nel discorso. Esso acquisisce, dunque, una funzione anaforica ...
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Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] : i due termini si devono a Fillmore 1975: 40), con il parlante considerato come l’origo (Bühler 1934), cioè il centro deittico, il punto a partire dal quale si considera la distanza. Questo è allora il dimostrativo prossimale; quello, invece, è il ...
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Il trapassato prossimo (chiamato anche, più raramente, piuccheperfetto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, il cui principale significato consiste nell’indicare un evento compiuto prima di un [...] nel passato e conclusa, il trapassato prossimo, a differenza del ➔ passato prossimo, non può essere considerato un tempo deittico. Il processo che esso esprime è in genere avvenuto prima del momento dell’enunciazione, ma, a differenza di quello ...
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Il sintagma nominale è un tipo di sintagma (➔ sintagma, tipi di) il cui elemento principale – quello che determina l’➔accordo e la funzione sintattica dell’intera combinazione – è un nome. In termini tecnici, [...] da un sintagma preposizionale o da una frase relativa) si ricorre necessariamente al dimostrativo quello, che, privato di valore deittico, è impiegato come forma suppletiva dell’articolo (Vanelli 1979: 187):
(11)
a. non trovo la mia penna: mi dai ...
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deittico
deìttico (poco com. deìctico; raro dìttico) agg. [dal gr. δεικτικός, der. di δεῖξις: v. deissi] (pl. m. -ci), letter. – Che designa con evidenza, con precisione; in partic., riferito a pronome o aggettivo, sinon. di dimostrativo....
indessicale
agg. [dall’ingl. indexical «che indica»]. – In linguistica, di espressione la cui interpretazione dipende dal contesto e varia al variare di questo (per es., qui, oggi); deittico.