I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] ’ di numerose parole di origine greca dei lessici specialistici contemporanei (paideia, paideutico, elaiotecnica; deissi, deittico, eidetico, caleidoscopio, pleistocene; monoico, monoicismo, ecc.). Nonostante si vengano a formare coppie di parole ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] una barchetta piccola)» (Lodovico di Varthema). È probabile che «dietro queste citazioni occorra ricostruire una procedura deittico-onomasiologica tale per cui l’informatore rispondeva a una precisa domanda del viaggiatore riguardo a un determinato ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] nel parlato è legato a vari fattori, tra i quali bisogna almeno ricordare i seguenti:
(a) il già menzionato uso dei deittici;
(b) l’uso di catene anaforiche (➔ anaforiche, espressioni);
(c) l’uso di ➔ dislocazioni, a destra (lo compro io il giornale ...
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Vedi PYRGI dell'anno: 1965 - 1996
PYRGI (v. vol. VI, p. 570)
G. Colonna
Piccola città dell'Etruria meridionale costiera, porto principale di Caere, da cui dista c.a 13 km, e sede del più importante santuario [...] sui santuarî di Pyrgi e di Veio-Portonaccio, in SciAnt, III-IV, 1989-1990, pp. 658-667 (area S); C. De Simone, Il deittico etrusco - tra «da parte di» («von X her»), in AnnLing, XII, 1990, pp. 261-270; A. Morandi, Die Goldbleche von Pyrgi, in AW ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] ):
(62) l’amico di Carlo accompagna suo figlio a scuola
a. suo anaforico = «dell’amico di Carlo»
b. suo deittico = «di Carlo / di qualcun altro»
In altre parole, suo e loro riuniscono in sé le due diverse funzioni che il latino attribuiva a due ...
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Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] a una leggibilità generale: questi 'intellettuali' indigeni, mettendo insieme parole che fino allora avevano avuto solo valore deittico, costituiranno nel corso degli anni una prima mitologia comune, centrata su coloro che sono chiamati ormai Canachi ...
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Linguaggio
Domenico Parisi
Raffaele Simone
Olga Capirci
Virginia Volterra
In senso generico, linguaggio è un termine che designa qualunque codice destinato a esprimere o comunicare significati. In [...] altre per 'ancorare' i discorsi nel tempo e nello spazio: così alcuni avverbi e pronomi (qui, ora, lui ecc.: i deittici). Altri tipi di significato convogliano le frasi, i complessi di frasi e i testi nel loro insieme. Oltre che designare referenti e ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] rivolta l’intenzione dimostrativa del parlante. Così, mentre io è un indicale puro, lui (anche quando usato in modo deittico) va considerato un dimostrativo.
L’apparato della deissi spaziale e temporale (e della deissi di persona, limitatamente alle ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] i segni manuali in diverse combinazioni, e spesso insieme a espressioni facciali marcate per identificare, introdurre (deitticamente) e re-introdurre (nel riferimento anaforico) determinati referenti nel discorso. Proprio per questo tali indici, che ...
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Fare storia della lingua
Luca Serianni
Rispetto ad altri settori contigui, come la storia letteraria o anche la linguistica (almeno nella sua lunga fase prescientifica), la storia della lingua ha origini [...] . Oppure si potrebbe studiare la distribuzione del dimostrativo codesto (cotesto) – oggi inusitato fuori di Toscana con valore deittico («Dammi codesti occhiali!») e raro ovunque con valore anaforico, invece di questo, tale o, nel linguaggio ...
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deittico
deìttico (poco com. deìctico; raro dìttico) agg. [dal gr. δεικτικός, der. di δεῖξις: v. deissi] (pl. m. -ci), letter. – Che designa con evidenza, con precisione; in partic., riferito a pronome o aggettivo, sinon. di dimostrativo....
indessicale
agg. [dall’ingl. indexical «che indica»]. – In linguistica, di espressione la cui interpretazione dipende dal contesto e varia al variare di questo (per es., qui, oggi); deittico.