Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] utili, cioè, per verificare che il messaggio sia stato ricevuto correttamente. Altre forme rare nello scritto sono i ➔ deittici, ovvero quegli aggettivi, pronomi e avverbi il cui referente si può recuperare soltanto dal contesto, quali questo, quello ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] cambiamento
il referente posto al centro dell’argomentazione sarebbe stato naturalmente diverso: come indica l’elemento deittico nostra (➔ deittici) e il successivo soggetto di prima persona plurale, si sarebbe trattato cioè del parlante, dei lettori ...
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L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] generici, come fare (fare la nanna, fare la pipì, fare ciao ciao «salutare»);
(e) Livello discorsivo: frequenza di elementi deittici che collegano il discorso all’ambiente in cui esso è prodotto (avv. e pron. dimostr.); espressioni di rinforzo delle ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] Nel parlato, sono infatti diffuse frasi come quelle che compongono il testo (6), cioè frasi che contengono espressioni deittiche (➔ deittici), che si riferiscono a entità extralinguistiche (la sottolineatura è nostra; ED1 è un’educatrice che parla a ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] , ciascuna delle quali si articola in micro-funzioni (tab. 1).
Le funzioni interazionali sottolineano l’ancoraggio deittico (➔ deittici) dell’enunciato al luogo, al tempo, alle persone relative all’enunciazione, in particolare rispetto al parlante ...
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Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] tu / lei / voi (per varianti regionali, cfr. Niculescu 1966; sulla deissi personale, Renzi 1993 e Scaglia 2003: ➔ deittici). Nella lingua scritta standard, e nell’interazione orale meno formale, la scelta possibile sembra tuttavia limitata al tu e al ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] , in questo periodo, è sovraeccitata: le hanno regalato troppi giocattoli
Le forme intrinsecamente coesive, fatti salvi i loro usi ➔ deittici, sono segni di coesione ogni qual volta si manifestano in un testo: la loro interpretazione richiede infatti ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] , linguaggio) prevedono inoltre il ricorso a forme impersonali e a tecnicismi (➔ terminologie), l’assenza di espressioni emotive e deittiche, nonché l’impiego di costruzioni sintatticamente non marcate (cfr. § 3).
Le ricette di cucina e i manuali di ...
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Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] con indicazioni circostanziali del tipo il diciassette ottobre 2008).
Le ultime due funzioni possono anche essere assolte da ➔ deittici riferibili al momento dell’enunciazione, reale o fittivo (due anni fa, ieri pomeriggio). È comunque l’insieme di ...
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Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] Sono dunque possibili descrizioni governate dal ➔ presente non deittico o dall’➔imperfetto, non da tempi perfettivi come il le parti dell’oggetto descrittivo coerente con il centro deittico (➔ deittici) da cui avviene la descrizione (sinistra, destra ...
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deittico
deìttico (poco com. deìctico; raro dìttico) agg. [dal gr. δεικτικός, der. di δεῖξις: v. deissi] (pl. m. -ci), letter. – Che designa con evidenza, con precisione; in partic., riferito a pronome o aggettivo, sinon. di dimostrativo....
coreferenza
coreferènza s. f. [comp. di co-1 e referenza]. – In linguistica, l’insieme dei rinvii a uno stesso referente, ottenuto attraverso l’anafora, la catafora, i deittici, ecc.