Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] normalmente un avverbio locativo, ma si possono avere anche avverbi temporali (fare prima, venire dopo, fare tardi, fare presto), ➔ deittici (essere lì (lì), buttare là), di modo (volere bene, andare male, parlare chiaro) e di quantità (mancarci poco ...
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Per italiano di Svizzera si intende qui l’insieme delle varietà di lingua italiana presenti sul territorio della Confederazione Elvetica. Ne fanno parte sia l’italiano della Svizzera italiana, sia le varietà [...] la pronuncia chiusa).
È tipicamente settentrionale la forte frequenza di verbi sintagmatici (➔ sintagmatici, verbi) o di rinforzi deittici di sintagmi nominali. Esempi dei primi possono essere prendere su, sporcare giù, scrivere su, dei secondi quel ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] ):
(62) l’amico di Carlo accompagna suo figlio a scuola
a. suo anaforico = «dell’amico di Carlo»
b. suo deittico = «di Carlo / di qualcun altro»
In altre parole, suo e loro riuniscono in sé le due diverse funzioni che il latino attribuiva a due ...
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deittico
deìttico (poco com. deìctico; raro dìttico) agg. [dal gr. δεικτικός, der. di δεῖξις: v. deissi] (pl. m. -ci), letter. – Che designa con evidenza, con precisione; in partic., riferito a pronome o aggettivo, sinon. di dimostrativo....
coreferenza
coreferènza s. f. [comp. di co-1 e referenza]. – In linguistica, l’insieme dei rinvii a uno stesso referente, ottenuto attraverso l’anafora, la catafora, i deittici, ecc.