Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] : i due termini si devono a Fillmore 1975: 40), con il parlante considerato come l’origo (Bühler 1934), cioè il centro deittico, il punto a partire dal quale si considera la distanza. Questo è allora il dimostrativo prossimale; quello, invece, è il ...
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Il passato prossimo (denominato anche, raramente, perfetto composto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che ha come principale significato quello di indicare un evento concluso nel passato. Il [...] suoi usi, il passato prossimo indica una localizzazione temporale e quindi ha la funzione di indicare il tempo (cioè deittica; ➔ deittici). Nell’italiano standard a base toscana, esso esprime, come s’è detto, eventi passati anteriori al momento dell ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] loro da un rapporto di implicazione, non ancora realizzatisi nel momento dell’enunciazione.
3.1.2Il futuro volitivo. L’uso deittico del futuro è compatibile con l’espressione di varie sfumature modali. Il futuro può indicare l’intenzione da parte del ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] in cui il discorso avviene (➔ contesto). Nel primo caso il rinvio è di tipo anaforico (➔ anafora), nel secondo è di tipo deittico (➔ deittici):
(2) sul secondo ripiano della credenza ci sono delle forbici: me le prendi per favore? [le = le forbici di ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] va’ al diavolo!, santo cielo!, al fuoco!, per carità!, Dio ce ne liberi!
Le interiezioni sono espressioni deittiche (➔ deittici) e come tali richiedono, ai fini dell’interpretazione, un riferimento al ➔ contesto situazionale. Tale carattere appare ...
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L’espressione concordanza dei tempi (che corrisponde in parte alla consecutio temporum della grammatica latina) designa il rapporto tra il tempo del verbo della frase principale (o reggente) e quello del [...] 611-632; Serianni 1988: 145-164).
Riguardo alla subordinazione all’indicativo occorre tener conto della distinzione tra tempi deittici e anaforici (D’Achille 2003: 118-119). I primi (presente, passato prossimo e remoto, futuro) fanno riferimento al ...
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L’aspetto è una categoria grammaticale dei ➔ verbi che esprime diversi modi di vedere la scansione temporale interna a una situazione. Bertinetto (1986: 76) descrive come segue le proprietà aspettuali [...] momento dell’enunciazione: l’aspetto non va dunque confuso con il tempo, del quale non condivide la funzione deittica (➔ deittici).
Le frasi in (1) e (2) sono espressione rispettivamente dell’aspetto perfettivo e imperfettivo. L’aspetto perfettivo ...
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Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] sono considerati solo in relazione alla categoria della persona.
Al singolare, nei pronomi tonici, l’italiano ha due pronomi ➔ deittici indicanti la prima e la seconda persona singolare, senza distinzione di genere: io e tu. Al plurale, se voi ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] principale.
Il tempo del verbo di una frase subordinata può essere lo stesso che si avrebbe se la frase fosse indipendente (tempo deittico):
(9) Giovanni verrà da noi domani
(10) Giovanni mi ha detto che verrà da noi domani
In altri casi, il tempo ...
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deittico
deìttico (poco com. deìctico; raro dìttico) agg. [dal gr. δεικτικός, der. di δεῖξις: v. deissi] (pl. m. -ci), letter. – Che designa con evidenza, con precisione; in partic., riferito a pronome o aggettivo, sinon. di dimostrativo....
coreferenza
coreferènza s. f. [comp. di co-1 e referenza]. – In linguistica, l’insieme dei rinvii a uno stesso referente, ottenuto attraverso l’anafora, la catafora, i deittici, ecc.