Per italiano di Svizzera si intende qui l’insieme delle varietà di lingua italiana presenti sul territorio della Confederazione Elvetica. Ne fanno parte sia l’italiano della Svizzera italiana, sia le varietà [...] la pronuncia chiusa).
È tipicamente settentrionale la forte frequenza di verbi sintagmatici (➔ sintagmatici, verbi) o di rinforzi deittici di sintagmi nominali. Esempi dei primi possono essere prendere su, sporcare giù, scrivere su, dei secondi quel ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] lui / lei / loro non veicola solo un’opposizione di caso (soggetto ~ non soggetto), ma anche di referenza (anaforico ~ deittico) e informativa (elemento dato ~ elemento nuovo).
Il sistema dei pronomi personali italiani marca la persona e il numero in ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] , in questo periodo, è sovraeccitata: le hanno regalato troppi giocattoli
Le forme intrinsecamente coesive, fatti salvi i loro usi ➔ deittici, sono segni di coesione ogni qual volta si manifestano in un testo: la loro interpretazione richiede infatti ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] , linguaggio) prevedono inoltre il ricorso a forme impersonali e a tecnicismi (➔ terminologie), l’assenza di espressioni emotive e deittiche, nonché l’impiego di costruzioni sintatticamente non marcate (cfr. § 3).
Le ricette di cucina e i manuali di ...
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Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] con indicazioni circostanziali del tipo il diciassette ottobre 2008).
Le ultime due funzioni possono anche essere assolte da ➔ deittici riferibili al momento dell’enunciazione, reale o fittivo (due anni fa, ieri pomeriggio). È comunque l’insieme di ...
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Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] Sono dunque possibili descrizioni governate dal ➔ presente non deittico o dall’➔imperfetto, non da tempi perfettivi come il le parti dell’oggetto descrittivo coerente con il centro deittico (➔ deittici) da cui avviene la descrizione (sinistra, destra ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] ):
(62) l’amico di Carlo accompagna suo figlio a scuola
a. suo anaforico = «dell’amico di Carlo»
b. suo deittico = «di Carlo / di qualcun altro»
In altre parole, suo e loro riuniscono in sé le due diverse funzioni che il latino attribuiva a due ...
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Linguaggi specialistici
Riccardo Gualdo
La definizione di linguaggi specialistici è forse quella oggi più in uso, ma non è certo l’unica e non ancora quella su cui concordano tutti gli studiosi (Gotti [...] ripresa e ridondanze garantiscono la coesione, presupponendo la fruizione discontinua del flusso televisivo; un accorto uso di deittici, in funzione indicale, ma anche ostensiva e attualizzante, tiene viva l’attenzione del telespettatore; i termini ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] testo parlato; anche il passaggio da una frase diretta a una indiretta richiede in primo luogo un’adeguata ristrutturazione dei ➔ deittici (ieri → il giorno prima; tu → l’uomo / la madre / Franco, ecc.; dirmi → dirle; qui → in quella casa):
(9) Sono ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La circolazione delle opere: i papiri filosofici e logici
Maria Serena Funghi e Ermelinda Valentina Di Lascio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in [...] limito ad elencare alcune questioni che sembrano essere discusse nel resto del papiro: (1) problemi connessi all’uso dei pronomi deittici e all’ambiguità di significato di enunciati in cui non è chiaro quale sia il soggetto e quale il predicato; (2 ...
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deittico
deìttico (poco com. deìctico; raro dìttico) agg. [dal gr. δεικτικός, der. di δεῖξις: v. deissi] (pl. m. -ci), letter. – Che designa con evidenza, con precisione; in partic., riferito a pronome o aggettivo, sinon. di dimostrativo....
coreferenza
coreferènza s. f. [comp. di co-1 e referenza]. – In linguistica, l’insieme dei rinvii a uno stesso referente, ottenuto attraverso l’anafora, la catafora, i deittici, ecc.