Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] strenuamente, auspicio, onusto, ove locativo).
Sul piano testuale, è notevole anzitutto la presenza di elementi di deissi (➔ deittici) che fanno esplicito riferimento al contesto extralinguistico in cui le lapidi sono collocate e che ne giustificano ...
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Con la locuzione correzione di bozze si indicano complessivamente i diversi tipi di intervento eseguiti sulle prove (o bozze) di stampa per preparare un testo in vista della sua pubblicazione. Si tratta [...] ai testi, di riferimenti alla prima persona singolare e plurale. In tale quadro rientrano anche l’eliminazione degli elementi deittici, la sistematica espunzione della virgola dopo il soggetto espanso (la cosiddetta virgola prosodica) e la tendenza a ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] coglie la tendenza prevalente nella genesi dell’articolo determinativo (definito) che trae origine da un elemento deittico (➔ deittici) utilizzato per richiamare un elemento già menzionato nel discorso. Esso acquisisce, dunque, una funzione anaforica ...
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Carlo Goldoni (Venezia 1707 - Parigi 1793) trascorse parte della fanciullezza a Venezia, e l’adolescenza e la giovinezza in varie sedi. Compì studi disordinati e concluse quelli di diritto. Avvocato a [...] si esprime nella lingua reale di un personaggio immerso in un ambiente e in una situazione, ricca quindi di deittici, di espressioni comuni, di segmentazioni e dislocazioni, in una sintassi mossa, con frasi brevi e legami impliciti in grado ...
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Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] tu / lei / voi (per varianti regionali, cfr. Niculescu 1966; sulla deissi personale, Renzi 1993 e Scaglia 2003: ➔ deittici). Nella lingua scritta standard, e nell’interazione orale meno formale, la scelta possibile sembra tuttavia limitata al tu e al ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] l’infinito: tali verbi sono i verbi modali (dovere, potere, sapere e volere), i verbi di moto a luogo deittici (andare e venire: ➔ movimento, verbi di) e i tre verbi aspettuali cominciare, continuare e solere (➔ aspetto; ➔ fraseologici, verbi):
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] pronome personale anaforico.
Il primo passo verso la grammaticalizzazione dei dimostrativi consiste nell’indebolimento della componente deittica (➔ deittici), con il mantenimento della sola componente di definitezza, e ciò avviene soprattutto con il ...
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FALCONE da Benevento
Errico Cuozzo-Edoardo D'Angelo
Nacque a Benevento verso la fine del sec. XI, se è da attribuire alla sua mano di notaio, sulla base di riscontri diplomatici e stilistici, un atto [...] "militare" con pochi termini ripetuti centinaia di volte ("miles", "pedes", "exercitus", ecc.); in un uso pesantissimo dei deittici, che finiscono col ricorrere con valore di pura ridondanza ("ipse" ed "ille", soprattutto). Per quel che riguarda la ...
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In generale una struttura perifrastica è un’espressione composta da più costituenti, che nel loro insieme convogliano un significato unitario. In italiano esistono differenti tipi di perifrasi (➔ locuzioni), [...] il senso proprio.
Tuttavia, sia andare + gerundio che venire + gerundio conservano tracce delle proprietà deittiche del verbo modificatore (➔ deittici), eventualmente da riferire a un movimento orientato in senso non più spaziale ma temporale ...
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Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] normalmente un avverbio locativo, ma si possono avere anche avverbi temporali (fare prima, venire dopo, fare tardi, fare presto), ➔ deittici (essere lì (lì), buttare là), di modo (volere bene, andare male, parlare chiaro) e di quantità (mancarci poco ...
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deittico
deìttico (poco com. deìctico; raro dìttico) agg. [dal gr. δεικτικός, der. di δεῖξις: v. deissi] (pl. m. -ci), letter. – Che designa con evidenza, con precisione; in partic., riferito a pronome o aggettivo, sinon. di dimostrativo....
coreferenza
coreferènza s. f. [comp. di co-1 e referenza]. – In linguistica, l’insieme dei rinvii a uno stesso referente, ottenuto attraverso l’anafora, la catafora, i deittici, ecc.