Teologo e alto ecclesiastico anglicano (Newark 1698 - Gloucester 1779). Tutta la sua opera apologetica è volta ad affermare, contro il "naturalismo" dei deisti (Locke, Hume, Bolingbroke), l'esistenza della [...] divina rivelazione. A questo scopo diede avvio a una serie di conferenze Warburtonian Lectures continuate fino a tempi recenti. Fra le sue opere: Divine legation of Moses (1737); Principles of natural ...
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Storico e teologo luterano (Klosterreichenbach, Württemberg, 1811 - Lipsia 1888). Studiò a Tubinga. Nella Geschichte des englischen Deismus (1841) mostra scarso vigore speculativo, ma il suo atteggiamento [...] di fronte ai deisti è abbastanza equilibrato. Nel 1858 fu chiamato a insegnare storia ecclesiastica a Lipsia. Scrisse inoltre Das apostolische und nachapostolische Zeitalter (1851); Geschichte der Presbiterial- und Synodalverfassung seit der ...
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Libro contenente la denuncia delle tre religioni storiche come imposture e dei rispettivi fondatori (Mosè, Cristo, Maometto) come impostori. Stampato per la prima volta in Germania verso la metà del Settecento, [...] ma con la data del 1598, è citato più volte nelle polemiche contro atei, deisti e ‘libertini’ del Seicento, come un testo ‘clandestino’, che nessuno aveva letto ma del quale tutti sembravano conoscere il contenuto; di volta in volta era attribuito ...
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Controversista (Dublino 1650 - Glaslough, Monaghan, 1722). Ordinato prete anglicano nel 1680, nel 1687 L. era cancelliere della cattedrale di Connor; ma, giacobita e nonjuror, alla rivoluzione perdette [...] (The snake in the grass, 1696), mentre difendeva vigorosamente i sacramenti. La sua polemica più famosa è quella contro i deisti: A short and easy method with the deists (1698), che è in sostanza una difesa dei miracoli neotestamentarî. Costretto a ...
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FASSONI, Liberato (in religione Liberato da S. Giovanni Battista)
Carlo Fantappiè
Nacque a Voltri, vicino Genova, il 19 apr. 1721 da Raffaele e da Maria Camilla. Trasferitosi con la famiglia ad Ancona, [...] Mattheum cap. 2 vers. 1-13... (ibid. 1759) e De tempore adventus magorum ad Christum... (ibid. 1760) contro il deista A. Collins e altri demolitori del racconto evangelico.
La sua reputazione si era nel frattempo accresciuta sia negli ambienti della ...
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IGNAZIO della Croce (al secolo Ignazio Danisi)
Serena Veneziani
Nacque nel 1718 a Castellaneta, presso Taranto, da Nicola Danisi e Agata Mari. Alcuni biografi (De Tipaldo, Perini, Villani, Morei) gli [...] religionis Christianae forniscono un quadro esauriente dello stato dell'apologetica cattolica del tempo di fronte agli avversari deisti e razionalisti. Entrambe le opere sono corredate da una cospicua, ma non eccessiva erudizione storica, con ...
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BORGO, Carlo
Giuseppe Pignatelli
Nato a Vicenza il 26 luglio 1731 da Ignazio e Santa Borgo, entrò nella Compagnia di Gesù nel 1746. Discepolo del Pellegrini, insegnò lettere in vari collegi della Compagnia [...] propria di diverse sette, staccate da Roma, sembrava al B. fornire la prova che "il Giansenismo è un complotto di veri Deisti nemici non solo dell'integrità cattolica, ma del Cristianesimo tutto, e di Gesù Cristo" (p. 57). Il B. riprendeva così il ...
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Teologie
Giuseppe Ruggieri
Tra la fine del 20° e l'inizio del 21° sec. non ci sono state nuove acquisizioni capaci di sconvolgere il paesaggio teologico. Semmai si è consolidata una certa diversità [...] , occorre allora chiarire dove si collochi questa 'ragionevolezza'. Secondo l'apologetica che era stata elaborata contro i deisti e gli illuministi (Ruggieri 1987) questa ragionevolezza andava collocata nel fatto che la rivelazione storica di Dio è ...
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DI PIETRO, Michele
Marina Caffiero
Nacque ad Albano (Roma) il A genn. 1747 da agiata famiglia di mercanti, di modeste origini.
Secondo quanto scriveva nel 1782 l'abate G. C. Amaduzzi, il padre Domenico [...] e articolate Riflessioni su di essi in cui sosteneva l'irreligiosità del governo francese, "miscuglio d'atei, di deisti, di materialisti, in una parola di filosofi moderni", e denunciava il miglior trattamento riservato al culto protestante rispetto ...
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MANSI, Giovanni Domenico
Fabrizio Vannini
Nacque a Lucca il 16 febbr. 1692, da Giuseppe e da Maria Rosa Torre, in un ramo collaterale della famiglia patrizia dei Mansi, quello di San Donnino, primo [...] . Egli aderì alla richiesta essendo favorevole alla diffusione delle nuove idee, a patto che si preservasse il pubblico da "eccessi" deisti, atei o anticlericali. Nel 1758, con l'imprimatur di Benedetto XIV, uscirono i primi due volumi. Ma l'opera di ...
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