Pensatore (Heston, Middlesex, 1676 - Londra 1729); tra i più notevoli rappresentanti del deismo inglese, difese la libertà di pensiero, sostenendo che essa è anzi il più valido sostegno della religione [...] (A discourse of free thinking, occasioned by the rise and growth of a sect called freethinkers, 1713) ...
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Deista inglese (East Harnham 1679 - Salisbury 1746). Opere più importanti: The supremacy of the father asserted (1715), che riguarda la controversia trinitaria; The true gospel of Jesus Christ (1738), [...] che è un'esposizione del suo deismo moralistico. ...
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Filosofo e medico (Lipsia 1744 - ivi 1818). Prof. di medicina nell'univ. di Lipsia (1770-80), poi di filosofia. Il più notevole dei suoi scritti è costituito dai Philosophische Aphorismen (2 voll., 1776-82), [...] dove, partendo da Leibniz, arriva a una concezione filosofica oscillante tra deismo illuministico e scetticismo; interessanti inoltre le critiche da lui mosse ad alcuni punti della filosofia kantiana. ...
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Teologo, filologo e letterato (Zurigo 1701 - ivi 1776). Prof. di ebraico (1731), poi (1745) di greco al Gymnasium di Zurigo, nelle sue opere teologiche (De principiis in examinanda et definienda religionis [...] essentia, 1741) e storiche mostra un aperto influsso del razionalismo critico tedesco. Fu però un avversario deciso del deismo: e la sua polemica religiosa, contro la sistematica ortodossa da un lato, e contro la teologia "matematica" alla Wolf, è ...
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Filosofo deista (Bere Ferrers, Devonshire, 1656 - Oxford 1733). Convertitosi al cattolicesimo (1685), tornò all'anglicanesimo (1687). Studioso di diritto naturale, si dedicò a una brillante attività pubblicistica, [...] creation, or the gospel a republication of the religion of nature (1730), che fu chiamata anche la "Bibbia del deismo". In essa, muovendo dal concetto di religione naturale, si interpretano come parziali espressioni di quest'ultima tutte le religioni ...
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Teologo evangelico (Triebsees, Pomerania, 1714 - Berlino 1804). Predicatore, dal 1749 parroco di Lassahn, poi di Barth (presso di lui studiò teologia J. K. Lavater, l'amico e corrispondente di Goethe). [...] di un misurato illuminismo teologico-religioso. Collegando gli influssi del wolffismo e dell'illuminismo inglese (deismo), in particolare di Shaftesbury, alla sua cultura tradizionale, egli divenne perspicuo rappresentante del moto di rinnovamento ...
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BOCCELLA, Cesare
Mirena Bernardini Stanghellini
Nato a Lucca il 24 marzo 1810 dal marchese Cristoforo e da Elisabetta Bartolommei, fu educato a Parma in un collegio retto dai padri benedettini, da cui [...] e, come egli stesso confesserà più tardi, non sfuggì "alle seduzioni infinite del razionalismo, passò attraverso lo scetticismo, il deismo" e nelle sue lunghe dimore all'estero subì il fascino della cultura protestante per quella "fatale apparenza di ...
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Filosofo (Wantage, Berkshire, 1692 - Bath 1752); presbiteriano, aderì (1713) alla chiesa anglicana e nel 1718 ne fu ordinato sacerdote. Segretario (1736) della regina Carolina, vescovo di Bristol (1738), [...] e la benevolenza (Fifteen sermons, 1726). Nella Analogy of religion natural and revealed to the constitution and course of nature (1736) difese contro il deismo la religione rivelata, che pur non essendo dimostrabile sarebbe altamente probabile. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Gioberti
Marcello Mustè
Fin dall’inizio l’opera di Gioberti appare indirizzata alla ricerca del punto di intersezione tra una metafisica concreta e un pensiero politico capace di guidare il [...] che segnò la giovinezza di Gioberti, e che, come si è visto, arrivò ad assumere forme diverse e disparate (dal deismo al panteismo), ruotava intorno a un nucleo teorico unitario e ben definito che riguardava la relazione tra la natura finita dell ...
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Pubblicista e filosofo (Saint-Malo 1782 - Parigi 1854). Schierato dapprima su posizioni cattolico-tradizionaliste (ispirate al pensiero di J. de Maistre e L.-G.-A. de Bonald), divenne a partire dagli anni [...] fideistica e ultramontana, e nell'Essai sur l'indifférence en matière de religion (4 voll., 1817-23) attacca ateismo, deismo, relativismo, protestantesimo come causa d'ogni disordine civile, e a essi contrappone la fede e la piena sottomissione alla ...
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deismo
s. m. [dal fr. déisme, der. del lat. deus «dio»]. – In generale, orientamento di pensiero che riconosce l’esistenza di un Dio come prima causa, creatore e ordinatore del mondo: tale credenza (che, stabilita dalla ragione naturale, costituisce...
teismo1
teismo1 s. m. [der. del gr. ϑεός «dio»]. – 1. Termine filosofico designante in generale ogni dottrina che riconosce l’esistenza di Dio; nel senso più ampio, si contrappone perciò all’ateismo, che è la negazione, comunque compiuta,...