Famiglia di piante Dicotiledoni Simpetale caratterizzate da fusto legnoso, ora cespuglioso nano, prostrato-ascendente, ora fruticoso eretto, più di rado un piccolo albero; non sono mai erbacee, qualche [...] dorso o alla base, divergenti all'estremità, ciascuna spesso munita di un'appendice a forma di cornetto rivolta all'indietro, deiscenti per un foro all'apice ovvero per una fessura longitudinale; l'ovario è libero e supero, ovvero infero e aderente ...
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Le piante, benché destituite di movimenti, possiedono mezzi potenti per conquistare lo spazio; e siccome ogni individuo vegetale trae origine da un corpo riproduttore o germe in vita latente, è evidente [...] dire che con le prime restino tassativamente escluse le altre.
Disseminazione dell'atto della deiscenza. Frutti esplodenti. - Frutti tipicamente deiscenti sono le capsule, i legumi, le silique, ecc. Anche il modo di aprirsi nelle capsule è vario: in ...
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Si dicevano anticamente agrumi gli ortaggi acri al gusto, come cipolle e simili; oggi con questo nome si designano collettivamente le specie coltivate del genere Citrus L., piante della famiglia delle [...] (irregolarmente poliadelfi), con filamenti triangolari allungati terminanti a lesina, con antere allungate, sagittate, biloculari, introrse, deiscenti per il lungo; un disco ipogino a scodelletta, nettarifero, sostiene l'ovario, il quale è ovato ...
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In botanica, trasporto dei granelli di polline dalle antere all’ovulo (nelle Gimnosperme) e allo stimma (nelle Angiosperme). L’i. è condizione necessaria per la fecondazione e per il successivo sviluppo [...] lunghezza. In altre specie sono presenti invece adattamenti contrari, capaci di assicurare l’autogamia, come la cleistogamia o i movimenti dagli stami che portano, al momento opportuno, le antere deiscenti a contatto degli stimmi dello stesso fiore. ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Vicino Oriente ed Egitto
Willem van Zeist
Lucio Milano
Daniele Morandi Bonacossi
Le origini e i primi sviluppi
di Willem van Zeist
I dati archeobotanici [...] restano invece chiusi. Similmente, la coltivazione del lino comportò l'introduzione di piante con capsule non deiscenti, dalle quali i semi non possono essere rilasciati spontaneamente. Il lasso di tempo necessario alla trasformazione dallo ...
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RISO (fr. riz; sp. arroz; ted. Reis; ingl. rice)
Novello Novelli
Origine e diffusione. - Il riso è una pianta comunemente ritenuta originaria dell'Asia sud-orientale (India, Indocina, Cina).
Quest'ipotesi [...] porta in certe varietà l'arista. L'androceo consta di 6 stami riuniti in due verticilli uguali, con antere introrse, deiscenti a x; il pistillo è monocarpellato; l'ovario ha forma di ellissoide irregolare, e contiene un ovolo campilotropo, largamente ...
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OSSEO, SISTEMA.
Primo DORELLO
Tullio GAYDA
Piero PALAGI
Giovanni CAGNETO
Raffaele MINERVINI
Eugenio MILANI
Sommario: Anatomia p. 695; Fisiologia p. 703; Fisiopatologia p. 705; Anatomia patologica [...] rendano evidenti come piccole perdite di sostanza a carattere varicoso e ad aspetto stellato; le suture appaiono slargate e deiscenti; la base può apparire modificata per avvallamento del piano sellare e per alterazioni del profilo sellare (come le ...
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deiscente
deiscènte agg. [dal lat. dehiscens -entis, part. pres. di dehiscĕre «aprirsi, spalancarsi»]. – In botanica, che si apre, detto di apparato vegetale e particolarm. dei frutti, come le capsule e i legumi.
oleandro
s. m. [lat. mediev. lorandrum, attestato da Isidoro di Siviglia come alteraz. volg. di rhododendron (v. rododendro)]. – Arbusto o alberello sempreverde della famiglia apocinacee (Nerium oleander), detto anche leandro, lauro rosa,...