Figlio (n. 584 - m. 629) di Chilperico I, successe a quattro mesi d'età al padre, sotto la tutela della madre Fredegonda, che chiese la protezione del re di Borgogna Gontrano, fratello di Chilperico, nei [...] riuscì ad ottenere con le armi, per il figlio, parte dei suoi dominî toccati in eredità a Childeberto; e contro gli eredi di questo, morto nel 597, C. lottò anche dopo la mortedella madre (597), riuscendo infine a riunire nelle sue mani tutti ...
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Figlio (Pietroburgo 1845 - Livadia, Crimea, 1894) di Alessandro II, chiamato improvvisamente al trono il 13 marzo 1881 dalla morte violenta del padre, subì l'influenza dell'antico precettore, il reazionario [...] B. Pobedonoscev, e annullò con misure restrittive gli effetti delle riforme paterne. Tentò pure la russificazione della Finlandia, della Polonia e dei paesi baltici. Cessato l'afflusso di capitali tedeschi, sostituiti dai francesi, A. si avvicinò ...
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Agitatore politico francese di famiglia belga (Parigi 1797 - Coye, Oise, 1863). Ufficiale napoleonico nel 1815, rifugiatosi (1820) a Ginevra per debiti contratti in Francia, divenne amico di F. Buonarroti, [...] (1837-38), larghe confessioni sull'attività e i legami internazionali della setta dei "Federati lombardi". Ebbe il processo accoppiato a quello di F. Confalonieri e fu condannato a morte (pena commutata nel 1824 in carcere duro a vita allo Spielberg ...
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Generale e patriota (Napoli 1770 circa - Terracina 1849). Entrato nell'esercito napoleonico partecipò alle campagne d'Egitto (1800) e di Spagna (1808). Nel 1820 aderì ai moti rivoluzionarî, per cui dovette [...] in Spagna (1834) tra le file dei costituzionali. Tornato in Francia servì nell'esercito gli Austriaci. Nella fase iniziale della prima guerra d'Indipendenza fu repubblicano gli affidò un corpo d'osservazione a Terracina, ove rimase fino alla morte. ...
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Originario (m. 829) di Amorio, in Frigia, da oscura famiglia, raggiunse i più elevati gradi dell'esercito finché l'imperatore Leone V lo creò comandante della guardia palatina. Tra i responsabili dell'assassinio [...] era fatto acclamare imperatore forte del sostegno dei temi dell'Asia Minore, con l'aiuto del morte (823). Durante il suo regno, Arabi provenienti dalla Spagna occuparono Creta (827 o 828), e altri, dall'Africa, iniziarono nell'827 la conquista della ...
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Figlio (Vienna 1418 - ivi 1463) del duca Ernesto di Stiria, del ramo leopoldino degli Asburgo, ottenne nel 1439 dal fratello maggiore (poi imperatore) Federico (III) la reggenza del Vorland austriaco, [...] 1443; riaffacciò le sue pretese alla morte di Ladislao, con cui si estingueva (1457) la linea albertina. Federico III lo tacitò cedendogli l'Alta Austria; ma nel 1462, con l'appoggio dei principi vicini e della nobiltà ribelle, e con la mediazione ...
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Sesto presidente degli Stati Uniti (Braintree, Massachusetts, 1767 - Washington 1848); figlio del secondo presidente John A., assistette il padre nelle missioni politiche. Prima federalista, poi repubblicano, [...] Occidentali, un confine favorevole con i territorî russi sulla costa nord-occidentale. Dal 1831 alla morte membro della Camera dei rappresentanti, dove difese l'esercizio integrale del diritto di petizione riuscendo a trionfare sui rappresentanti ...
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1. Satrapo della Lidia dal 391 a. C. (m. nel 350 circa). Combatté successivamente contro Datame e Ariobarzane che si erano ribellati al re di Persia (380-365 circa), ma poco dopo aderì lui stesso alla [...] . Pacificatosi col sovrano, conservò infatti la sua satrapia fino alla morte. 2. Ammiraglio persiano vissuto nel 4º sec. a. C. Comandò con successo nel 333-32 le operazioni della flotta persiana volte a riconquistare le isole e le piazze marittime ...
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Figlio cadetto (Mantova 1587 - ivi 1626) del duca Vincenzo I, fu avviato alla carriera ecclesiastica e nel 1607 divenne cardinale. Divenuto duca (22 dic. 1612) per la morte del fratello Francesco IV, e [...] avuto figli, fu tormentato dal problema dell'estinzione della dinastia e della successione nello stato, cui aspirava insediando così nello stato il ramo dei Gonzaga-Nevers, ma dando anche occasione, dopo la morte del fratello Vincenzo II (1627), ...
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Pedagogista e uomo politico (Sondrio 1860 - Roma 1939). Prof. univ. dal 1890 a Pavia, poi (1901) a Roma, fu deputato al Parlamento dal 1895 al 1919, quindi senatore. Socio nazionale dei Lincei (1914). [...] 'Unione magistrale nazionale, fu ministro della Pubblica Istruzione dal 1910 al 1914 e fece approvare importanti diresse sino alla morte la Rivista pedagogica. Tra i suoi scritti: Il problema della libertà di volere nella filosofia dei Greci (1892), ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...
morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...