UNGHERIA (XXXIV, p. 674)
Anna Maria RATTI
Ugo FISCHETTI
Joseph HEGEDUS
Storia (p. 696) - Il 1° e 9 luglio 1937 le due Camere approvarono la nuova legge concernente l'elezione e i poteri del reggente, [...] che seguirono, fu notevole l'intensificarsi della propaganda e dell'azione dei gruppi a tendenza nazionalsocialista: il e fellonia.
Bibl.: La raccolta delle leggi ungheresi dal tempo di re Stefano il Santo (morto nel 1038) si chiama Corpus iuris ...
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È il complesso di beni che la donna porta al marito per sostenere gli oneri del matrimonio.
Diritto romano e intermedio. - La dote è istituto antichissimo: benché non esclusivo della società romana, fu [...] di un rappresentante, onde gli atti compiuti entro i limiti legali producono effetti nei riguardi della moglie.
Il regime dotale ha fine con la morte di uno dei coniugi, col divorzio (laddove questo è ammesso), con la separazione personale quando sia ...
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È colui che impiega una nave per uno o più viaggi o spedizioni, munendola degli oggetti a ciò necessarî e affidandola a un capitano o padrone, sia egli o no il proprietario.
L'armatore nel diritto greco. [...] Agli stessi navicularii fu, infine, accordata l'esenzione dal pagamento dei tributi per il commercio che essi esercitavano per proprio conto ( essa non si estingueva né per la morte del magister, né per quella dell'exercitor, né per la sua alienazione ...
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La nozione di a. rilevante agli effetti penali viene generalmente individuata nella "interruzione intenzionale del processo fisiologico della gravidanza con la conseguente morte del prodotto del concepimento" [...] agli artt. 31 e 32 Cost. (il primo dei quali prevede la tutela della maternità, dell'infanzia e della gioventù e il secondo la salute "come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività"), è stato il seguente: anzitutto essa ha ...
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L'istituto del d. che consente lo scioglimento del matrimonio per cause diverse dalla morte di uno dei coniugi, è stato introdotto in Italia con la l. 1° dic. 1970, n. 898, che ha profondamente mutato [...] dopo la riforma del diritto di famiglia, non come sanzione per il comportamento di uno, o reciproco, dei coniugi, né come effetto della loro volontà e del loro consenso, ma come rimedio per il fallimento del matrimonio, attuato con il formale ...
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. Per "diritto agrario" s'intende il complesso delle norme, sia di diritto privato sia di diritto pubblico, che regolano i soggetti, i beni, gli atti e i rapporti giuridici pertinenti all'agricoltura: [...] il complesso delle cose mobili che il proprietario vi colloca ai fini della coltivazione (scorte vive e morte: immobili per 32, voll. 2; A. Poggi, Cenni storici delle leggi dell'agricoltura dai tempi dei Romani fino ai nostri, Firenze 1945-48, voll. ...
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MONTPELLIER (A. T., 35-36)
Gino LUZZATTO
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Città della Francia meridionale, capoluogo del dipartimento del Hérault, sorta a 10 km. dal Mediterraneo su un'altura poco elevata [...] . XI s'iniziò l'attività della scuola di medicina, a cui la maggior parte dei maestri fu allora fornita dall'importante s'impossessa della città, vi si fortifica e vi costituisce una specie di repubblica. Ripresa poi la lotta, dopo la morte di Enrico ...
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. Diritto. - È ogni atto o serie di atti, che abbia per effetto l'attribuzione ai comproprietarî o ai coeredi delle quote loro spettanti. La divisione può operare, naturalmente, soltanto su di un patrimonio [...] vita del de cuius per mezzo di donazioni, o in sua morte per mezzo di testamento, beni determinati costituenti l'asse; lo in Enciclopedia giuridica italiana, XXI; M. Vita-Levi, Trattato della comunione dei beni, Torino 1884, II, p. 234 segg.; R. ...
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MOMMSEN, Theodor
Plinio Fraccaro
Giurista, filologo, sommo epigrafista tedesco e uno dei maggiori storici di Roma antica. Nacque a Garding (Schleswig) il 30 novembre 1817 e morì a Charlottenburg il [...] opera è immenso. Essa era a buon punto all'epoca della sua morte, è ora quasi interamente compiuta e viene aggiornata con la iuris anteiustinianei (1890); rivide con O. Gradenwitz la 6ª ed. dei Fontes iuris romani antiqui di K. G. Bruns (1893); curò l ...
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. Con gli istituti della delegazione, dell'espromissione e dell'accollo (v. in App. I, p. 12), il vigente codice civile ha inteso dare disciplina compiuta del problema riguardante l'intervento di un nuovo [...] di provvista.
Il complesso dei rapporti giuridici che concorrono a costituire il fenomeno della d. è triangolare, secondo dopo la morte o la sopravvenuta incapacità del delegante (art. 1270, 2° comma, cod. civ.). A seguito della costituzione di ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...
morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...