I più piccoli virus a DNA capaci di infettare gli animali e l’uomo.
Caratteristiche
Il genoma dei P. ha una scarsa capacità codificante e quindi la replicazione virale dipende dalle funzioni messe a disposizione [...] una molecola di DNA a singolo filamento lineare di 5 kilobasi. La replicazione dei P. ha luogo nel nucleo di cellule in mitosi e determina la mortedelle cellule.
Patogenesi delle infezioni nell’uomo
Il virus umano B19 è stato implicato come agente ...
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Nato in un medesimo parto; per estensione si dice di cose appaiate o, più raramente, simili di forma, e con la stessa destinazione.
Biologia
In alcune specie di Mammiferi nasce, di regola, un solo figlio [...] (o identici o omologhi): sono costantemente dello stesso sesso e hanno tra loro, specialmente nell’età giovanile, una strettissima rassomiglianza. Talvolta lo sviluppo dei due feti può essere disuguale fino alla morte di uno di essi.
Il parto ...
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In patologia, disturbo generico del trofismo di singoli tessuti o dell’intero organismo, congenito o acquisito, da cause varie e non sempre chiare (disturbi dell’apporto nutritivo, lesioni dei centri nervosi [...] che portano alla morte se il neonato non riceve ventilazione assistita. Il fenotipo dei bambini è anche distrofia muscolare di Duchenne è una malattia ereditaria che, prima dell’avvento della diagnosi molecolare, messa a punto negli anni 1990, aveva ...
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Veleno usato dagli indigeni dell’alta Amazzonia e dell’Orinoco per avvelenare frecce e dardi per cerbottana. È ricavato da varie specie di piante delle famiglie Loganiacee e Menispermacee pestandone la [...] secchi di calebassa ( vaso-c., calebassa-c.). I c. delle diverse provenienze si presentano con aspetto resinoide o sciropposo, di dei nervi motori mentre lascia intatti i centri nervosi; l’immobilità dei muscoli respiratori provoca rapida morte ...
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Biologo francese (Parigi 1910 - Cannes 1976). Assistente nel laboratorio di zoologia della Sorbona, M. si recò nel 1936 con B. Ephrussi al California Institute of Technology, ove entrò in contatto con [...] . Nel 1957 M. iniziò la collaborazione con F. Jacob che lavorava sul fenomeno della lisogenia, cioè l'induzione di un virus batterico. La messa in comune dei risultati e delle tecniche di questi due settori di ricerca portò sia alla chiarificazione ...
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Naturalista e letterato (Fabriano 1577 - Roma 1653), uno dei quattro fondatori dell'Accademia dei Lincei (1603). Come i suoi compagni subì avversità e persecuzioni da parte dei familiari di F. Cesi e fu [...] 1612 ne fu eletto procuratore generale. L'anno seguente fu a Napoli per fondarvi una sezione dell'Accademia "Il Liceo", che fu affidata a G. B. Della Porta. Dopo la morte di F. Cesi (1630) S. cercò di salvare l'Accademia, ma senza successo. Riuscì ...
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Genere (Globigerina; v. fig.) di Protozoi Sarcodini Rizopodi Foraminiferi marini planctonici della superfamiglia Globigerinoidei, con guscio ad avvolgimento trocospirale, camere globose con parete grossolanamente [...] porosa e apertura grande verso l’ombelico. Il genere compare nel Giurassico. I gusci calcarei di questi Foraminiferi, dopo la morte, cadono per gravità sul fondo marino, dove vanno a costituire i cosiddetti fanghi a globigerine, che sono fra i più ...
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Genetica
Raffaella Elli
(XVI, p. 509; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. 7; V, ii, p. 372)
Le tecniche veloci e sensibili sviluppatesi a partire dalla metà degli anni Settanta, che complessivamente [...] DNA situato a 20 Kb a monte della sequenza dei geni della famiglia β, la quasi totalità dei topi transgenici ottenuti ha espresso il gene è osservata la morte precoce degli embrioni, come conseguenza della riduzione del 95% della metilazione. Questo ...
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Immunologia
Paolo Dellabona
Roberto Sitia
L' i. è la disciplina che studia la risposta immunitaria, cioè il complesso fenomeno biologico attraverso il quale un organismo risponde a un segnale di pericolo, [...]
La specificità antigenica dei singoli cloni è alla base della teoria della selezione clonale, uno dei cardini dell'i. moderna, peptide del self riceverà un segnale che ne causa la morte (fig. 7). I linfociti T potenzialmente autoimmuni vengono in ...
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INFIAMMAZIONE
Paolo Schlechter
(XIX, p. 196; App. II, II, p. 32)
Ricordiamo che per i. o flogosi s'intende un insieme di avvenimenti che si realizzano quando i tessuti di animali superiori vengono a [...] un lato alla durata e all'intensità dello stimolo e dall'altro alla diversa natura dei mediatori iniziali e di quelli che intervengono di questo tendono a fondersi attorno ad altri macrofagi morti, e la fusione dà origine alle cosiddette ''cellule ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...
morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...