Vigevano Comune della prov. di Pavia (82,4 km2 con 60.738 ab. nel 2008). Situato nella Lomellina, tra il Ticino e il torrente Terdoppio, è importante centro industriale, commerciale e agricolo. Industria [...] dell’abbigliamento, cartaria, della lavorazione delle materie plastiche.
La località acquistò qualche rilievo con la conquista dei la morte di Federico II divenne stabile possesso milanese. Proclamatasi libera in seguito all’estinzione della casa ...
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Uomo politico (Catania 1852 - Roma 1914); sindaco di Catania (1879), deputato dal 1882, appoggiò la politica di Crispi divenendo in seguito sottosegretario all'Agricoltura (1892) e ministro delle Poste [...] conoscitore dei problemi internazionali, S. G. resse il ministero degli Esteri (1905-06), le ambasciate di Londra (1906-09) e Parigi (1909-10), e, dal marzo 1910 fino alla morte, nuovamente il ministero degli Esteri. Sostenitore dell'espansione ...
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Storico francese (Nancy 1878 - Saint-Amour, Giura, 1956). Prof. nelle univ. di Besançon, Digione (1912), Strasburgo (1918) e infine (1930-50) al Collegio di Francia. Già nella sua esemplare thèse (Philippe [...] (religiosa, economica, sociale, della mentalità) che diverrà il centro vero dei suoi larghissimi interessi. Tra gli fondata nel 1929 con M. Bloch, e diretta poi fino alla morte. La sua attenzione, spesso vivacemente polemica, per i problemi di metodo ...
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Figlio primogenito (Vienna 1527 - Ratisbona 1576) dell'imperatore Ferdinando I e di Anna Iagellone, sposò nel 1548 la cugina Maria, figlia dell'imperatore Carlo V. Pur simpatizzando per il protestantesimo, [...] sett. 1562), re dei Romani (nov. 1562) e re di Ungheria (1563). Alla morte del padre, a M. spettarono, dei dominî asburgici, la Boemia i Turchi si prefisse la conservazione dello statu quo e il mantenimento della pace. Per tali ragioni continuò a ...
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Diplomatico e uomo politico italiano (Livorno 1903 - Verona 1944); figlio di Costanzo; console generale a Shanghai (1930), poi ministro plenipotenziario in Cina, divenne per il suo matrimonio con Edda [...] Passivo esecutore, di fatto, dei voleri del suocero (la responsabilità dell'invasione dell'Albania nel 1939 ricade peraltro ), fu consegnato alla Repubblica Sociale Italiana. Condannato a morte dal tribunale speciale fascista di Verona, fu fucilato. ...
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Statista inglese (Brooksby, Leicestershire, 1592 - Londra 1628); presentato nel 1614 a Giacomo I, se ne acquistò in breve la simpatia percorrendo una carriera rapida; nel 1615 gentiluomo di camera, nel [...] della sfortunata spedizione in aiuto degli ugonotti della Rochelle. La rinnovata agitazione della Camera dei Comuni nuova spedizione contro la Francia. Aveva raccolto una preziosa collezione d'arte, specie di pitture, dispersa dopo la sua morte. ...
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Industriale e pensatore politico, detto le père E. (Parigi 1796 - ivi 1864). Uscito dall'École polytechnique, lavorò in una banca; nel 1822 si avvicinò al Saint-Simon, di cui divenne ardente e fedelissimo [...] al problema del Canale di Suez; tornato in Francia, licenziò i discepoli e si dedicò allo studio dei problemi economici. Fu direttore della linea ferroviaria Lione-Parigi e diede vita a Le Crédit, giornale repubblicano conservatore (1848-50). Tra le ...
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Uomo politico (Londra 1792 - Richmond, Londra, 1878). Deputato whig dal 1813, si distinse presto per le sue battaglie liberali, opponendosi nel 1817 alla sospensione dell'Habeas corpus e divenendo dal [...] volte a eliminare le discriminazioni nei confronti dei cattolici. Come ministro dell'Interno (1835-39), ridusse il numero dei crimini perseguibili con la pena di morte e provvide alle riforme municipali. Ministro delle Colonie dal 1839 al 1841, passò ...
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Figlio (n. 1293 - m. Nogent-le-Roi 1350) di Carlo di Valois, fratello di Filippo IV il Bello, e di Margherita di Sicilia; era conte di Valois, d'Angiò e d'altri feudi, quando, in seguito alla morte di [...] e altre città che si erano ribellate e ne profittò per incamerare la parte migliore dei beni confiscati. La sua successione al trono però fu causa della guerra dei Cent'anni poiché Edoardo III non volle rassegnarsi a essere vassallo di Filippo. La ...
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Generale e uomo politico peruviano (Tarapacá 1797 - Tiviliche, Arica, 1867); popolarissimo e assertore della legalità, dominò la scena politica del suo paese nei decennî successivi alla liberazione. Partigiano [...] a Lima, si proclamò dittatore. Rieletto presidente nel 1858, attuò varie riforme (abolizione della schiavitù, dei privilegi ecclesiastici e militari, della pena di morte per delitti politici), promulgò nel 1860 una nuova costituzione, e, dopo un ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...
morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...