Con il termine generale citochine si intendono dei mediatori polipeptidici non antigene-specifici che fungono da segnali di comunicazione fra le cellule del sistema immunitario e fra queste e diversi organi [...] 1, ma particolarmente importanti sono i prodotti microbici ligandi dei recettori della famiglia Toll, e c. primarie. Infatti IL- o p55, è un recettore di morte, che attiva cioè un programma di morte apoptotica centrato sull'attivazione di una cascata ...
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SANGUE (XXX, p. 664)
Giuseppe MONTALENTI
Ferdinando CORELLI
I gruppi sanguigni. - Da tempo era conosciuto che il siero di sangue di una specie zoologica agglutina i corpuscoli rossi di un'altra specie [...] gli undici Rh conosciuti nel 1944 e i due del fattore secrezione, il numero dei possibili gruppi fenotipicamente riconoscibili è: 6 × 3 × 2 × 11 × 2 - è una delle vie da seguire per la profilassi della malattia e per evitare la morte talora di tutti ...
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PROTEINE
Franca Ascoli
(XXVIII, p. 371; App. II, II, p. 621; IV, III, p. 78)
Gli studi rivolti alla caratterizzazione strutturale e funzionale delle p. hanno subito un nuovo impulso e una rinnovata [...] , che provocano progressiva degenerazione cerebrale, anche fino alla morte. Infatti, l'agente virale infettante di una malattia compresa). Si pensa che gli scopi dei processi fisiologici di glicosilazione delle p. siano principalmente tre: produrre p ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] ricercatori a ritenere che processi analoghi fossero responsabili della c. dei sistemi viventi e del suo incremento. L'analogia battaglia risolve un'incertezza, e quella che annuncia la morte improvvisa di un tiranno introduce l'imprevisto oltre che ...
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Poiché gli e. sono di natura proteica, il problema della loro sintesi s'identifica con quello della sintesi delle proteine specifiche; soltanto la formazione dei coenzimi batte vie particolari, diverse [...] il gene operatore, che comanda il funzionamento o il non funzionamento dei geni strutturali dell'operone (se questo gene è libero, i geni strutturali funzionano o di mortedelle cellule e ciò porta a una rapida degradazione della parete cellulare e ...
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L'espansione degl'interessi della f. agli aspetti sia conoscitivi sia applicativi dell'azione dei farmaci ha comportato lo sviluppo di distinti settori di studio con metodologie e tecniche d'indagine loro [...] essenziali di microrganismi e di cellule tumorali, determinandone la morte o l'arresto della moltiplicazione. A livello del sistema nervoso centrale e autonomo la trasmissione dei messaggi affidata a mediatori endogeni (come le catecolamine) può ...
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PALEOANTROPOLOGIA (XXVI, p. 1; App. II, 11, p. 486)
Sergio SERGI
La preominazione (preumani e non preumani). - Nuove scoperte di primati fossili e la revisione del materiale già conosciuto hanno portato [...] particolare i denti, tra cui: la lunghezza media della serie dei denti mandibolari e mascellari che segue l'ordine tipico degli di forme caratterizzano l'altro momento, il quale segna la morte di una gran parte di esse, mentre le sopravvissute in ...
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Il nostro sistema immunitario può essere considerato un 'sesto senso' in grado di riconoscere e contrastare tutto quello che può arrecarci danno. Nel corso dell'evoluzione si è sviluppato in maniera da [...] per poter capire come questo gene funzioni e quali siano i bersagli della sua attività.
FAS. - La molecola FAS, conosciuta anche come CD95, è il prototipo dei recettori di morte che appartengono a un'ampia famiglia di geni, nota come famiglia del ...
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La b. è l'insieme di tutti gli organismi viventi e rappresenta fisicamente l'ambiente in cui i processi biotici si verificano, generando la continua alterazione ed evoluzione della b. stessa. Sul pianeta [...] (BOD), che in casi di scarsa ossigenazione delle acque, può indurre anossia fino ad alterazione nella struttura e funzionalità della comunità biotica, con mortedei pesci. L'eutrofizzazione è considerata uno dei danni più seri che l'uomo ha causato ...
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(App. IV, i, p. 291; V, i, p. 378)
Le conoscenze acquisite sulla struttura e la funzione degli acidi nucleici (v. nucleici, acidi, App. IV e V; riproduzione, XXIX, App. III, IV e V; genetica, XVI, App. [...] sequenze a esso complementari del cDNA presenti in uno dei cloni batterici della genoteca. Dopo ripetuti lavaggi, la sonda non la cellula che lo esprime, determinandone, pertanto, la morte. Questi vettori vengono introdotti in tutte le cellule di un ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...
morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...