Mercante d'arte, editore e scrittore (Isola della Riunione 1865 - Parigi 1939); ospitò nella sua galleria le opere dei pittori d'avanguardia, che egli andava man mano scoprendo con intuito eccezionalmente [...] chef-d'oeuvre inconnu di Balzac (1931) e l'Histoire naturelle di Buffon illustrati da Picasso; La Maison Tellier di Maupassant (1931, Degas); Ubu-Roi (1918; Rouault); Les âmes mortes di Gogol e le Fables di La Fontaine (1930, Chagall); ecc. Lasciò un ...
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SIGNORINI, Telemaco
Nello Tarchiani
Pittore, nato il 18 agosto 1835 a Firenze, morto ivi il 10 febbraio 1901. Figlio di Giovanni, pittore del granduca, il S. intraprese gli studî classici; ma li abbandonò [...] , viaggiava ancora e faceva amicizie. Conosceva già il Gamba e il Leighton, come poi conoscerà il Fontanesi e il Morelli, il Degas e il Ruskin. Durante la campagna aveva fatto studî secondo i principî della "macchia", e nei quali la tonalità è sempre ...
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CASSIOLI, Amos
Luciano Arcangeli
Nacque ad Asciano (Siena) il 10 ag. 1832, da Domenico, modesto caffettiere, e da Assunta Mazzoni. Fu iniziato agli studi dallo zio Ottavio Cassioli, organista della [...] . Del Bravo), e i due Ritratti virili a matita di Firenze (coll. privata). In queste opere è notevole la vicinanza a Degas, dovuta anche alla lontana, comune matrice: Ingres (la cui opera il C. può aver conosciuto sia direttamente sia - soprattutto ...
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ROMAGNOLI, Giovanni
Virgilio Guzzi
Pittore e scultore, nato a Faenza il 12 maggio 1893. Studiò a Bologna, presso quella accademia di belle arti fino al 1911; e già nel 1917, presentatosi alla "Promotrice [...] , e ottenne uno dei premî.
Fondato su un ideale pittorico che risale dall'Ottocento francese - un certo impressionismo alla Renoir o alla Degas, e qua e là qualcosa di Cézanne - fino ai Veneti e a Tiziano; e su un interesse tutto sensuale per la vita ...
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KEMP, Lindsay
Biancamaria Mazzoleni
Attore, mimo e regista inglese, nato a Irby (Chesire) il 3 maggio 1938. Precocemente attratto da ogni forma di esibizione artistica, si trasferì nel 1954 a Londra, [...] , sociologico e artistico. Improntati a moduli impressionisti − in particolare al vibrante cromatismo di Renoir, Degas, Toulouse-Lautrec −, ma fortemente caratterizzati da influenze dell'espressionismo e delle grandi esperienze figurative del ...
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Hopper, Edward
Bettina Mirabile
Uno stile realista per rappresentare l'America della solitudine
Lo statunitense Edward Hopper ripete nei suoi quadri sempre gli stessi soggetti, tutti ispirati alla città [...] allo stile realista appreso da giovane, quando subisce il fascino della pittura impressionista e delle audaci inquadrature fotografiche di Degas.
A New York dipinge lentamente e, come riflesso di una vita metodica e poco incline al cambiamento, anche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Elegie urbane: così potremmo definire i dipinti di Edward Hopper, figurativo puro e insieme [...] stanza di Summer Interior (Whitney Museum of American Art, New York) dipinta nel 1909, sembra una delle ballerine in deshabillé di Degas, anche per il modo di dipingere ricco di velature e colpi di pennello che si sovrappongono a campi di colore, una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo aver guidato con determinazione gli amici impressionisti nella ricerca degli effetti [...] grande fiducia nel suo talento, ma dubita della sua preparazione culturale. Incapace di sostenere sottili discussioni teoriche, come fanno Degas, Manet e Zola, acquista di colpo sicurezza e autorità quando si mette con il cavalletto e con il pennello ...
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Tissot, Jacques-Joseph, detto James. - Pittore e incisore francese (Nantes 1836 - abbazia di Buillon, Doubs, 1902). Artista inquieto e poliedrico, il suo complesso percorso esistenziale trova puntuali [...] à Paris, 1883-85). Artista dal segno elegante e aristocratico, nella sua produzione di quei decenni si rilevano gli influssi di E. Degas e R. Wisthler, dei quali fu amico, di H. Leys e della grafica giapponese (Giovane con la veste rossa, 1864, e ...
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LIOTARD, Jean-Étienne
Jean Jacques Gruber
Pittore e miniatore, nato il 22 dicembre 1702 a Ginevra, morto ivi il 12 giugno 1789. Studiò a Parigi con il Massé; il Lemoyne gli consigliò di dipingere dal [...] di stile che lo pongono al disopra delle altre opere dell'artista: nella storia del ritratto va posto tra Vermeer e Degas. Ma il L. non ebbe successo in Francia; dei mediocri ritratti ch'egli vi eseguì meritano di essere menzionati solo quelli ...
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impressionismo
s. m. [dal fr. impressionnisme]. – 1. Corrente artistica, la più vitale e rinnovatrice della pittura nel sec. 19°, che deriva il suo nome dall’epiteto spregiativo (impressionnistes, e questo dal titolo di un quadro di C. Monet,...