L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo egeo
Luigi Caliò
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Nel Neolitico aceramico e nel Neolitico antico in Egeo, come in Oriente ed in Europa, il defunto [...] deposti in pithoi fino all'età di un anno, gli altri in posizione contratta o, se uomini, appoggiati sul dorso. Il defunto è sepolto vestito con i propri oggetti personali o coperto da un sudario. Il corredo è povero e consiste in utensili, vasi ...
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linguaggio
Domenico Russo
La più potente e duttile delle facoltà umane
Facoltà della mente che permette al genere umano di formare, apprendere, usare e cambiare le diverse lingue del mondo, il linguaggio [...] al tempo stesso elabora anche funzioni vitali totalmente diverse e nuove. Elabora e coltiva i sentimenti, fondamentali quelli legati ai defunti; elabora una visione religiosa della realtà e di sé stessa; scopre e sviluppa l’arte; impara a riflettere ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: Gli Alamanni
Volker Bierbrauer
Gli alamanni
Popolazione germanica per la quale non disponiamo, a differenza di [...] certezza al 600 circa. L’indizio più significativo è l’usanza di origine mediterranea di poggiare sulla bocca del defunto, quale offerta funeraria, una croce di lamina d’oro cucita sul cuoio oppure sulla stoffa, rinvenuta solo eccezionalmente. Tra ...
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ORENGO, Lorenzo
Francesco Franco
– Nacque a Genova il 29 novembre 1838, da Luigi e da Teresa Ottone.
A partire dai primi anni Cinquanta si formò all’Accademia ligustica con Santo Varni, frequentandone [...] Tomba Mantero (1895; porticato inferiore a sud) in cui la figura dell'angelo, da personaggio consolatorio che accompagna il defunto, diventa, sulla scia della cultura simbolista e decadentista, un essere che medita il mistero della morte, con lo ...
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SEINE-OISE-MARNE, Civiltà di
E. Castaldi
Orizzonte culturale della prima metà del II millennio a. C. che appare nella sua forma tipica nella valle della Senna e dei suoi affluenti Oise, Marne, Eure, [...] alla vera e propria cella di forma quadrangolare. Le tombe a galleria lunghe anche 18 m possono contenere fino a 100 defunti, quelle scavate nella roccia non più di 30-40: in entrambi i casi si tratta di deposizioni successive. Relativamente numerosi ...
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Bronzo, Età del
Isabella Damiani
Il grande sviluppo della metallurgia
Età del Bronzo è il nome dato, nel 1836, dall'archeologo danese Christian J. Thomsen a uno dei tre periodi della preistoria europea [...] , come è possibile capire grazie all'uso di deporre tali oggetti, in alcuni casi molto preziosi ed elaborati, accanto ai defunti. Con l'affermarsi della cremazione, nel corso delle fasi avanzate dell'Età del Bronzo, cambiano le norme rituali e le ...
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IMPUTATO (fr. prévenu; sp. prevenido; ted. Angeklagter; ingl. culprit)
Domenico Rende
L'imputato è uno dei soggetti del processo penale: gli altri sono il pubblico ministero e il giudice, e fra essi [...] può essere che una persona fisica umana e vivente non essendo ammessa nel diritto penale italiano la responsabilità penale né dei defunti, né degli animali, né delle persone giuridiche. Le persone giuridiche, di cui parla l'art. 197 cod. pen., sono ...
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GAISER, Gerd
P. Ch.
Scrittore tedesco, nato a Oberriexingen an der Enz (Württemberg) il 15 settembre 1908. Figlio d'un pastore protestante e avviato dapprima agli studî teologici, ha seguito poi i corsi [...] " assai vicina a quella di Nossack che vede voci "di dentro", viventi, alternarsi a voci "di fuori", cioè di defunti con ballatesco effetto di contrappunto, la nota dominante è quella della terribile solitudine dell'individuo in un mondo fatto di ...
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OTTAVA e OTTAVARIO
Giuseppe DE LUCA
. La parola viene da octava (dies; cfr. dominica dies), e designa o il giorno ottavo dopo una festa solenne (anch'esso festivo nella liturgia romana), ovvero tutti [...] (v. breviario), da recitare nelle ottave delle feste; ma nell'uso odierno dei fedeli il termine indica anche una serie di pratiche di pietà che si protrae per otto giorni: celebre l'ottavario dei Morti, in suffragio appunto delle anime dei defunti. ...
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Le scuole
Patricia Fortini Brown
Le "scuole"
Nella relazione inviata nel 1497 al duca di Milano sulle istituzioni caritative, l'ambasciatore milanese Battista Sfondrato dichiarava che le Scuole grandi [...] soror che dara alturio [aiuto> o conseio a questa benedeta scuola (73).
Il cero perennemente acceso in memoria del defunto doveva inoltre essere rafforzato dalle preghiere dei vivi. La seconda domenica del mese il gastaldo, i diaconi e tutti i ...
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defunto
agg. [dal lat. defunctus, part. pass. di defungi «compiere»; propr. defunctus vitā «che ha compiuto il tempo della vita»]. – 1. Morto: la d. zia; il d. genitore. Spesso sostantivato: i parenti del d., della d.; messa per i d.; l’ufficio...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...