ALFIERO, Giuseppe
Ulisse Prota-Giurleo
Nato a Napoli nel 1630, fu, all'età di dodici anni, collocato dal padre Francesco nel conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo, dove l'A. compì i suoi studi musicali.
Fu [...] 1642 (Locatio servitiorum pro Conservatorio Iesu Christi et Francisco de Alferio)- Parrocchia di S. Marco di Palazzo di Napoli. Libro 4o - Defunti folio 106, t. (atto di morte); B. Croce, I Teatri di Napoli,Napoli 1891, pp. 136-37; U. Prota-Giurleo ...
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TESSALONICESI, Lettere ai
Silvio Rosadini
Sono due lettere di S. Paolo, indirizzate ai cristiani di Tessalonica, e contenute nel Nuovo Testamento.
Tessalonica (oggi Salonicco; v.) ai tempi di S. Paolo [...] che ha dato e dà occasione a molte dispute fra cattolici e non cattolici; ivi dove l'apostolo parla della sorte dei defunti prima della "parusia", dice: "Noi vi diciamo questo come parola del Signore, che noi, i viventi, i rimasti fino alla parusia ...
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RESURREZIONE (dal lat. resurrectio; ted. Auferstehung)
Alberto PINCHERLE
Pietro TOESCA
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È propriamente il "rialzarsi" (gr. ἀνάστασις) dei morti, il loro ritorno in vita, o piuttosto, secondo le concezioni [...] se in certo modo ridestati dall'offerta di sacrifici, quale si trova nella religione dell'Egitto antichissimo, ove poi il defunto venne identificato con Osiride, divinità che muore e rinasce; così come muoiono e rinascono le divinità dei culti agrarî ...
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. L'uso di fabbricare figure di cera fu assai comune presso Greci e Romani, e, per quanto ne abbiamo minori testimonianze, anche presso gli Egizî e i popoli dell'Asia anteriore. Di cera si facevano soprattutto [...] maniera visibilmente efficace l'annullamento della figura. Infine di cera si facevano le maschere e le immagini dei defunti, da trasportare nelle cerimonie funebri, o soprattutto da conservare nell'atrio della casa insieme con quelle degli antenati ...
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Popolazione di tipo finnico, con statura al di sotto della media (m. 1,63), testa allungata, corporatura poco sviluppata, colorito scuro, naso schiacciato, zigomi sporgenti, occhi piccoli obliqui, barba [...] la loro mitologia, di cui si ha la prima notizia nel Viaggio di Adam Olearius (1633), specie per il culto dei defunti; tracce del culto della natura si hanno nei nomi dei mesi (febbraio = mese dei nevischi, aprile = mese delle pozzanghere, maggio ...
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KENYON, Sir Frederik George (XX, p. 167)
Papirologo inglese, morto a Londra il 23 agosto 1952.
Collocato a riposo dalla carica di conservatore dei papiri del British Museum (1930), il K. si dedicò alla [...] pp. 1-11. Si vedano inoltre i necrologi di V. Arangio Ruiz, in Rendiconti dell'Accademia dei Lincei. Appendice: necrologi di soci defunti (1945-55), Roma 1957, pp. 24-26; H. I. Bell, in Proceedings of the British Academy, XXXVIII (1953), pp. 179-183 ...
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KUNYAH (in arabo, lett. "metafora, metonimia")
Elementi dell'onomastica araba e arabo-musulmana, consistente nel nome assunto da una persona come "padre" (in arabo Abū) di un dato figlio, di solito il [...] , ecc.). L'origine della denominazione è stata da alcuni connessa col sentimento e i riti di pietà filiale verso i genitori defunti.
Bibl.: G. Gabrieli, Il nome proprio arabo musulmano, Roma 1915, pp. 50-85; I. Goldziher, Der Gebrauch der Kunya als ...
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La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Atene
Demetrio U. Schilardi
Atene
Capitale dell’Attica (gr. Ἀθῆναι; lat. Athenae), prende il nome da Atena, protettrice della città. Al centro della pianura [...] al di sotto del Pompeion, gli scavi tedeschi (1927-1938) hanno riportato alla luce 108 tombe disposte in 11 file; i defunti venivano deposti in fosse scavate nel banco roccioso o in ciste, i cui lati erano delimitati da lastre di pietra. La medesima ...
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ANULARIUS
I. Calabi Limentani
La voga di portare anelli fu così diffusa nella Roma antica, che una categoria di gioiellieri, gli anularii (o annulari), li produceva esclusivamente.
Di contro ad una [...] dei e anche materialmente infilati alle statue, ai simulacri (Plin., Nat. hist., xxxiii, 4; A. Gell., x, 10) e alle statue dei defunti (C. I. L., ii, 2060). Roma conobbe una vera mania degli anelli, che fu argomento della satira dei poeti (cfr., per ...
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TEOSSENIE (Θεοξενίαι)
E. Paribeni
Il termine ha diverse accezioni che possono includere banchetti sacramentali, patti d'alleanza e cerimonie d'altro tipo. Tuttavia per quanto può concernere gli aspetti [...] e non attici con la figurazione di un autorevole personaggio a banchetto vengono comunemente riferiti al culto degli eroi e dei defunti eroizzati.
Vere e proprie T. possono dirsi quelle in cui figurano i Dioscuri: è noto infatti come fosse comune nel ...
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defunto
agg. [dal lat. defunctus, part. pass. di defungi «compiere»; propr. defunctus vitā «che ha compiuto il tempo della vita»]. – 1. Morto: la d. zia; il d. genitore. Spesso sostantivato: i parenti del d., della d.; messa per i d.; l’ufficio...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...