festa
Cecilia Gatto Trocchi
Celebrazione solenne
Dal latino festus dies ("giorno solenne"), la festa è un periodo di tempo dedicato a celebrazioni particolari, a riti e a liturgie ben distinti dalla [...] dei morti. Sulle tombe si pongono i ceri affinché la luce trionfi sul buio, si suona e si canta per rallegrare i defunti, si fanno copiose libagioni di liquore di agave e acquavite, si regalano ai bambini gli angelitos (speciali dolci di zucchero a ...
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Rapporto che si stabilisce fra più persone attraverso un vincolo materiale o spirituale che le unisce.
Diritto
Profili generali
La c. (artt. 1100 ss. c.c.) si ha quando la proprietà o altro diritto reale [...] il trapassato con i viventi.
comunione C. dei santi È il vincolo strettissimo per il quale tutti i credenti in Cristo, vivi e defunti, formano un solo corpo in Gesù Cristo, così che ognuno profitta di tutto il bene che è e si fa nel corpo stesso ...
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(russo Tungusy) Popolazione dell’Asia settentrionale, distribuita nei vastissimi territori fra lo Enisej e l’Oceano Pacifico, il Mare Artico e la frontiera cinese. Fra i principali gruppi dei T.: gli [...] ha fatto sparire le credenze precedenti, fra cui ha speciale rilievo lo sciamanismo, né l’uso di esporre i defunti su piattaforme sollevate dal suolo. Differenze sensibili si rilevano fra i vari gruppi nella nozione dell’Essere supremo; presso gli ...
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Homo naledi Denominazione con la quale si identifica un ominide estinto i cui resti sono stati individuati nel 2013 in un ambiente sotterraneo delle grotte di Rising Star (Johannesburg, Sud Africa), essendo [...] , atti di deposizione ripetuti in un ampio arco cronologico, che suffragano l’ipotesi di una collocazione intenzionale e sistematica dei defunti, seppure ad essa non si possano attribuire le valenze simboliche che connotano le pratiche funerarie. ...
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Compositore, nato a Bergamo verso il 1556 e morto nella stessa città l'11 agosto 1626. Il Fétis (che fa del C. tre compositori diversi: Caravaccio, Cavaccio, Cavati) dice che fu dapprima cantore alla corte [...] carica rimase fino alla morte. Oltre alle opere citate, si conoscono del C. due libri di Magnificat e le Messe per i defunti del 1611, dalla stampa delle quali si deduce che l'Accademia degli elevati di Firenze lo aveva compreso nel numero dei suoi ...
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MARSO, Pietro
Stefano Benedetti
– Nacque nel borgo di Cese, a breve distanza da Avezzano, in una data da collocarsi intorno al 30 ott. 1441 sulla scorta della data di morte che si ricava da un obituario [...] e una casa appartenenti al M., nonché di altri beni paterni trasmessi a lui e agli eredi dei suoi due fratelli defunti, Domenico e Giovanni.
Esigue anche le notizie sulla formazione del M., che dovette farsi chierico assai giovane, come accenna nelle ...
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ORANTE
C. Bertelli
Il termine designa una figura, maschile o femminile, solitamente in veduta frontale, con le braccia alzate all'altezza all'incirca delle spalle, in un gesto che si deve interpretare [...] il valore della scena di lettura e quindi il suo rapporto con le altre due figure: i tratti fisionomici della coppia dei defunti sono infatti attribuiti ora al filosofo-maestro e all'orante, ora al filosofo e alla sua ascoltatrice (nel sarcofago di ...
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MONTANARI, Antonio
Antonella D'Ovidio
(Antonio Maria). – Nacque il 29 nov. 1676 probabilmente a Modena, come riportato nel frontespizio della raccolta del M. pubblicata da M.-Ch. Le Cène nel 1730 ca., [...] «filius q[uonda]m Iacobi bononiensis» (Roma, Archivio storico del Vicariato, Parrocchia dei Ss. Dodici Apostoli, Libri dei defunti, 8 c. 50v).
Un'accurata ricostruzione biografica del M. è stata spesso ostacolata dalla confusione che nei principali ...
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MORO, Giacomo
Rodobaldo Tibaldi
MORO, Giacomo. – Nacque a Viadana (Mantova) probabilmente poco dopo la metà del secolo XVI.
Le notizie sulla vita, assai scarse, si desumono quasi solo dai frontespizi [...] , 25 s.; R. Tibaldi, Un aspetto poco noto della musica liturgica in Italia tra i secoli XVI e XVII: l’ufficio dei defunti polifonico, in Rivista internazionale di musica sacra, XI (1990), pp. 173 s.; C. Assenza, La canzonetta dal 1570 al 1615, Lucca ...
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Vedi EDESSA dell'anno: 1960 - 1994
EDESSA (v. vol. III, p. 211)
H. J. W. Drijvers
L'intensificarsi delle ricerche ha consentito, innanzitutto, qualche precisazione (o nuova riflessione) sulla storia [...] . Il tutto è circondato da ghirlande, generalmente con un'iscrizione in greco recante il nome (o i nomi) del defunto (o dei defunti), mentre al di sopra si trova un frontoncino triangolare con una rosetta al centro. Questo tipo è conosciuto anche al ...
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defunto
agg. [dal lat. defunctus, part. pass. di defungi «compiere»; propr. defunctus vitā «che ha compiuto il tempo della vita»]. – 1. Morto: la d. zia; il d. genitore. Spesso sostantivato: i parenti del d., della d.; messa per i d.; l’ufficio...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...